É sempre un' infinita emozione trovarsi dinnanzi a queste opere cosà antiche e ricche di storia.... La nostra storia!
La tomba dei giganti di Aiodda è situata su una collina in località Conca Purteddu, al confine tra Nuragus e Nurallao (in base al confine catastale sarebbe divisa diagonalmente quasi a metà tra i due Comuni). La scoperta del sito risale alla fine degli anni 70’ da parte dei proprietari terrieri che, lavoravano la terra con i propri macchinari, hanno purtroppo inevitabilmente danneggiato il monumento. Così tra il 19 marzo e il 18 giugno del 1979 ebbe inizio lo scavo condotto dagli archeologi Enrico Atzeni e Mario Sanges che portarono alla luce il sepolcro in tutta la sua meraviglia. La tomba è databile al Bronzo Medio-Bronzo Recente (XV sec. a.C.) ed è orientata perfettamente ad est. La camera funeraria misura 10 metri ed è composta da filari di pietre aggettanti che fanno ipotizzare una copertura originaria ogivale. La pianta del corridoio è navetiforme e lo spazio semicircolare dell’esedra, realizzata ad ortostati, ha una corda di 6 metri. Al suo centro sono stati rinvenuti i resti della stele centrale centinata spezzata trasversalmente che evidenzia dei rincassi rettangolari. Secondo Atzeni la tomba riutilizza un complesso megalitico più antico, quindi venne edificata in due fasi distinte: nella prima era presente solo la camera funeraria e nella successiva è stata aggiunta l’esedra e i due elementi lapidari a restringere l’ingresso. Al suo interno sono stati rinvenuti i resti di circa venti defunti, frammenti di ceramiche di tipo Bonannaro e reperti come spilloni in rame e in bronzo ma, il patrimonio più grande e prezioso è stato nel recuperare circa 22 statue menhir recanti motivi scolpiti o incisi, come esseri umani capovolti in schema ancoriforme o a candelabro provvisti o meno di pugnale. Alcune di esse sono state utilizzate come materiale costruttivo per l’edificazione della tomba, come quella visibile subito oltrepassato l’ingresso, sulla destra, che ha inciso un pugnale a lama foliata quasi volesse simboleggiare una guardia armata custode millenario del sepolcro. Il resto delle statue menhir è custodito e visibile al Museo Nazionale Giovanni Sanna di Sassari in quanto, al momento degli scavi, il territorio di Nurallao faceva parte della provincia di Nuoro e quindi seguito dalla Soprintendenza del Nord Sardegna.
Come arrivare: le coordinate gps sono 39°46’18’’ N – 9°4’40’’ E Da Nurallao imboccare la SS197 ad ovest, verso Nuragus. Dopo 400 mt girare a sinistra e seguendo le indicazioni prendere la strada vicinale Sant’Elia. Percorrerla per circa 1,7 km sinchè non ci ritroveremo davanti un ponticello con uno strettissimo varco. Invece che attraversarlo per proseguire dritto, salire la stradina sterrata sulla destra e si può scegliere se parcheggiare la macchina e continuare a piedi o addentrarsi comunque sul ponte andando verso sinistra anche se la segnaletica impone il traversamento solo a piedi o in bici. Da li percorrere altri 250 mt lungo la strada sterrata e arrivati al bivio tenersi sulla destra e proseguire per altri 500 mt circa. Troverete sulla vostra destra una stradina che sale sulla collina e dopo un centinaio di metri avrete alla vostra destra il recinto che racchiude e protegge la tomba. Il percorso non è semplice perché i cartelli segnaletici si interrompono prima di arrivare al ponte (da lì è stato salvifico il gps) rendendola difficile da localizzare. Ma probabilmente é giusto cosÃ... Protetta dalla natura incontaminata che le ha...
   Read moreuna bella passeggiata che non dura più di un ora. Questa è una delle tombe più importanti per la richezza dei reperti ritrovati nel sito e la storia che rappresenta. Arrivarci è abbastanza facile Percorrendo la SS197 da Nuragus verso Nurallao troverete l'indicazione sulla destra e lungo il percorso son presenti ulteriori cartelli stradali che Vi porteranno fino al sito. Arrivati di fronte ad un ponte abbastanza stretto dovede girare sulla destra per poter arrivarci sopra e proseguire lungo quella strada per un altro chilometro circa. Google Maps vi dirà di proseguire a piedi lungo la salita a destra ma non seguite quelle indicazioni e proseguite lungo la strada sterrata e, dopo aver passato il ponte, a circa 300 metri troverete l'ultima indicazione verso destra con una strada leggermente in salita e potete proseguire tranquillamente in auto fino a quando troverete il parcheggio di al recinto della...
   Read moreSepoltura databile al Bronzo Medio-Recente. Abbastanza semplice da raggiungere usando Google Maps nonostante l'assenza di indicazioni dall'inizio del sentiero sopra il ponticello. Il percorso è in salita ma presenta un punto di sosta (con tavolo) dal quale si può osservare in lontananza la Giara di Gesturi. L'area funeraria è pulita e ben tenuta, si accede tramite un cancelletto. Si individua l'esedra a lastre ortostatiche e la camera funeraria (priva di copertura) con le pareti a filari di pietre aggettanti. Attorno si leggono le tracce del tumulo. Da notare a destra subito dopo l'ingresso il menhir con la decorazione a pugnale alla base, riutilizzato come elemento strutturale del monumento. A poca distanza verso Nuragus si possono visitare il nuraghe Santu Millanu e il pozzo...
   Read more