Da Olbia non è difficile arrivare a questo castello, seguire le indicazioni per Loiri ed in circa 20 minuti si è sul posto... OLBIA CASTELLO DI PEDRES
I ruderi della fortificazione si situano a O della città di Olbia, in regione Casteddu. Per arrivare al sito è necessario salire per 1 km lungo le pendici del colle su cui il castello è costruito. Il colle è ricoperto di ulivi e disseminato di cavità naturali nel granito. Nonostante i crolli, la visuale del Castello di Pedres da Nord lo fa sembrare ancora oggi poderoso ed inespugnabile. Il castello di Pedres simboleggia e rappresenta, insieme alla chiesa romanico-pisana di San Simplicio, il pieno periodo giudicale di Olbia. La sua origine, infatti, si fa risalire tra il 1296 e il 1322, e la committenza è attribuita ai Visconti, la potente famiglia di Pisa che dominò il giudicato gallurese per quasi tutto il XIII secolo. Il castello caratterizza tutta la parte meridionale della conca olbiese, interamente dominata dall’edificio nonostante esso sorga su una rocca di soli 89 mt. Scarse le notizie storiche riguardanti la fortificazione: nel 1339 era castellano un frate dell'ordine ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme; tra il 1355 e la fine del secolo il castello passa alternativamente nelle mani degli aragonesi e degli arborensi, per poi essere definitivamente abbandonato con la cessazione delle ostilità nell'isola, all'inizio del XV secolo. La struttura del castello, oggi restaurato, si presenta agli occhi del visitatore come composta di pochi elementi: una cinta muraria di forma poligonale racchiude i resti di una torre a pianta quadrata. Le modifiche occorse alle finestre della torre indicano come questa, nel corso dei secoli, sia stata riutilizzata anche in tempi di non belligeranza, subendo le modifiche e gli adattamenti del caso. L’impianto fortificato si compone di due piazzali cintati che integrano la rocca strategica naturale. Quello superiore è costituito dal mastio, da un ambiente di servizio ora crollato, da un edificio residenziale con volte a crociera e da una cisternetta isolata. Il mastio, conservato per un’altezza di oltre mt 10, originariamente era suddiviso in quattro ripiani lignei, con in cima un terrazzo pavimentato in cocciopesto. Si può prudentemente ipotizzare che il nome del fortilizio sia derivato dalla presenza della vicina Villa Petresa, o Petrosa, il piccolo centro medievale estintosi con la crisi economica e demografica del XIV-XV secolo. A breve distanza, si trovano due importanti monumenti d’età nuragica, la tomba di giganti di Su Monte de s’Ape ed il nuraghe Casteddhu.torre a pianta quadrata. Le modifiche occorse alle finestre della torre indicano come questa, nel corso dei secoli, sia stata riutilizzata anche in tempi di non belligeranza, subendo le modifiche e gli adattamenti del caso. L’impianto fortificato si compone di due piazzali cintati che integrano la rocca strategica naturale. Quello superiore è costituito dal mastio, da un ambiente di servizio ora crollato, da un edificio residenziale con volte a crociera e da una cisternetta isolata. Il mastio, conservato per un’altezza di oltre mt 10, originariamente era suddiviso in quattro ripiani lignei, con in cima un terrazzo pavimentato in cocciopesto. Si può prudentemente ipotizzare che il nome del fortilizio sia derivato dalla presenza della vicina Villa Petresa, o Petrosa, il piccolo centro medievale estintosi con la crisi economica e demografica del...
Read moreFirst stop was Pedres castle, built on a hill about 10k from the city and now overlooking Olbia airport. It's a fairly simple route from the city and there is a large car park. The last 500m of the road are a bit dodgy so just take care. This is a thirteenth century Pisan castle on a steep hill with commanding views. Very little is left other than one tower but there are traces of other buildings and walls within the forest surrounding the castle. The route up is actually quite pleasant, through the forest and follow the stone steps, taking 5-10 minutes. It was still sweaty work though! We watched several planes arriving or departing from the airport and just enjoyed the views from the peak. We could see our next stop, a megalithic tomb, in the...
Read moreIl castello risale al medioevo costruito sulla sommità di un monte alto 89 mt che domina tutta la piana intorno alla città di Olbia, capitale dell’allora regno del Giudicato di Gallura, che a quel tempo si chiamava Civita e aveva il compito di difendere la città e i confini con il giudicato di Torres. Fu edificato nel 1296, per volere del Giudice Nino Visconti che resse il Giudicato di Gallura sino al 13° secolo e lo utilizzò per scopi militari. Successivamente divenne proprietà della figlia Giovanna. Nel 1993 il castello venne affidato ai frati ospedalieri di San Giovanni di Gerusalemme. Erano famosi monaci, medici e soldati che dopo aver partecipato alla 1°Crociata divennero i difensori della Cristianità in Terra Santa. Nel 1448 fu occupato dagli Aragonesi e dal Giudicato di Arborea, mettendo fine all’istituzione Giudicale. Fu poi abbandonato definitivamente nel 15°secolo con lo spopolamento di Civita. Il castello possiede una doppia cinta muraria poligonale, la prima quadrilatera che ingloba uno dei 2 piazzali del Colle; la seconda invece cinge la vetta dove si innalza il mastio (la torre) alto 10 mt, un grande ambiente di servizio crollato, un edificio residenziale con volte a crociera ed una cisterna per l’acqua piovana che rimane più isolata. Originariamente le torri erano 4 e l’unica che ancora resiste al passare del tempo ci permette di constatare che era suddivisa in 4 ripiani lignei con in cima un terrazzo e il pavimento in cocciopesto. Essendo l’accesso posto a 6 metri d’altezza, per entrarvi occorrevano scale di legno retrattili. I piazzali erano raggiungibili attraverso scale costruite con grandi massi in granito. Ad oggi il Forte ha subìto molti danni dovuti sia all’incuria che ai bombardamenti della seconda guerra mondiale.
Come arrivare: da Olbia ci si dirige verso sud, in direzione Loiri e al km 3,3 si svolta a destra e si prosegue per altri 2 km sino al parcheggio proprio ai piedi del colle....
Read more