Ottima zona per avvistamento di uccelli acquatici. Si tratta della più vasta laguna costiera in Italia e tra quelle che si affacciano sul mare Tirreno. Fa parte di una serie di aree naturali protette che interessano la laguna di Orbetello. Le altre sono la Riserva naturale Dune di Feniglia e la Riserva naturale Laguna di Orbetello di Ponente. Rappresenta una zona umida di importanza internazionale. La riserva naturale è stata istituita nel 1998 e occupa una superficie di 1.533 ha. Fino agli anni sessanta la laguna di Orbetello, area di sosta e nidificazione di numerose specie di uccelli migratori, era un’area aperta alla caccia. "La salvaguardia di questo splendido territorio è legata a quella di un bellissimo uccello, il cavaliere d’Italia. Nel 1965 infatti Fulco Pratesi e Hardy Reichelt scoprirono che questa specie era tornata a nidificare nella laguna e lanciarono una campagna di sensibilizzazione in sua difesa.” Nel 1971, su sollecitazione del WWF, venne creata una prima oasi di circa 800 ettari. Fu nel 1977 che l’area fu dichiarata zona umida di importanza internazionale ai sensi della convenzione di Ramsar e successivamente divenne una riserva naturale. Oltre ai vasti specchi d’acqua, che accolgono innumerevoli specie di volatili, sono presenti aree piuttosto estese con vegetazione tipica dei suoli salmastri. Un tratto del Tombolo della Giannella è compreso nell’area protetta. Qui la vegetazione è costituita da alberi e arbusti, alle spalle di una spiaggia caratterizzata da dune. Aree agricole e i pascoli, alcune superfici di palude d’acqua dolce e foreste di pini marittimi completano il territorio di questa splendida area naturale. La componente più importante della fauna della riserva è rappresentata da specie rare di volatili, tra le quali l’aquila anatraia minore (Aquila pomarina), l’aquila di mare (Haliaeetus albicilla), l’airone guardabuoi (Bubulcus ibis) per citare le più rare. Sono poi presenti aironi, fenicotteri e anatre in quantità (germano reale, alzavola, mestolone, fischione, oltre all’elegante codone). Negli anni novanta vi sono stati i primi casi di nidificazione del fenicottero (Phoenicopterus roseus), che oggi è presente in gruppi di migliaia di esemplari. Questi animali in particolare sono diventati uno dei simboli della Maremma e un vasto numero di essi ha scelto il territorio maremmano come luogo di permanenza. Gli altri migrano in primavera per ritornare alle coste africane. La laguna rappresenta un paradiso per gli appassionati di birdwatching. Oltre alle specie già indicate è possibile osservare anche il cuculo dal ciuffo, il falco lanario, il falco di palude, la moretta tabaccata, la volpoca, l’averla cenerina, l’occhione, il tarabuso. Una delle presenze più rappresentative durante il periodo di svernamento sono gli Ibis Eremita, estinti in Europa da 400 anni, che sono tornati in Italia grazie ad un progetto avviato dal Waldrappteam di Vienna. Dal sito del WWF citiamo una descrizione dei percorsi presenti nella riserva. “L’oasi di Orbetello comprende tre itinerari. Il primo itinerario è il Sentiero Ornitologico, percorribile da settembre ad aprile, sia liberamente che con visita guidata; permette l’osservazione dell’avifauna attraverso un percorso con 9 osservatori; la lunghezza totale è di circa 1,2 km. Il secondo è il Sentiero del Bosco di Patanella, dove è allestito un percorso botanico, e sono presenti alcuni osservatori, visitabile tutto l’anno liberamente o con visita guidata su prenotazione; è lungo circa 1 km. Il terzo itinerario è il Sentiero escursionistico, che collega il centro visite del Ceriolo con il Bosco di Patanella: è un sentiero più lungo (circa 3 km) che attraversa vari ambienti e si può percorrerre tutto l’anno, ma solo con visita guidata su prenotazione. Inoltre vi è un piccolo sentiero natura presso il Casale Giannella, sede del Centro di Educazione Ambientale “A. Peccei”, dove è possibile visitare la mostra sulle zone umide e il giardino delle farfalle. L'Oasi è completamente...
Read moreL'Oasi Naturale WWF di Orbetello, conosciuta anche come "Oasi Laguna di Orbetello", è un'area protetta situata nella Maremma toscana, nella provincia di Grosseto, in Italia. L'oasi è gestita dal WWF Italia ed è stata istituita nel 1971 con lo scopo di preservare e proteggere l'ecosistema della laguna di Orbetello e le specie animali e vegetali che vi abitano.
La laguna di Orbetello è una zona umida di grande importanza dal punto di vista ecologico, che offre un habitat ideale per molte specie di uccelli migratori e nidificanti. L'oasi ospita una grande varietà di specie, tra cui aironi, fenicotteri, cavalieri d'Italia, folaghe, germani reali e molte altre.
L'Oasi WWF di Orbetello è aperta al pubblico e offre diverse attività per i visitatori. È possibile fare escursioni guidate lungo sentieri appositamente progettati per esplorare l'area, osservare gli uccelli e ammirare la bellezza del paesaggio lagunare. Ci sono anche punti di osservazione e piattaforme panoramiche da cui è possibile ammirare la fauna e la flora dell'oasi.
Inoltre, l'oasi promuove attività di educazione ambientale per sensibilizzare i visitatori sull'importanza della conservazione e della protezione dell'ambiente naturale. Ci sono laboratori, eventi e progetti educativi dedicati sia agli adulti che ai bambini.
L'Oasi Naturale WWF di Orbetello è un luogo straordinario per entrare in contatto con la natura, godere della bellezza paesaggistica e scoprire l'importanza della conservazione delle zone umide e delle specie...
Read moreSull'Aurelia, percorrendo la carreggiata in direzione sud, una minuscola indicazione (che rischia di sfuggire!) indica la deviazione che, in poche centinaia di metri di agevole sterrata, conduce all'ingresso all'Oasi del WWF di Orbetello (gloriosa, perché è stata la terza ad essere costituita in Italia). Passeggiata di circa tre chilometri facile e piacevole, con possibili soste nei 9 capanni collocati per favorire l'osservazione della copiosa avifauna. Calcolare, con tutta calma, un paio d'ore. Binocolo di fatto indispensabile. Da novembre a maggio spettacolare presenza di fenicotteri, che arrivano a sfiorare le cinquemila unità nei momenti in cui l'affluenza è massima. Maestose le evoluzioni del falco pescatore, re indiscusso della riserva. All'interno dell'oasi non si possono consumare picnic, ma alcuni tavoli presso il parcheggio sono pronti ad ospitare...
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