Su Tempiesu è un monumento di eccezionale interesse in quanto costituisce l'unica testimonianza originale delle strutture in elevato e della copertura dei pozzi e delle fonti sacri nuragici. In questo caso si tratta di una fonte sacra, in opera isodoma, edificata con conci di trachite e di basalto perfettamente lavorati e connessi con l'ausilio di grappe di piombo. Il materiale lapideo impiegato nella realizzazione del monumento è stato trasportato da lontano: la regione circostante, infatti, è interessata da affioramenti di granito e scisto. Il tempio (altezza m 6,85) è formato, secondo il consueto modulo architettonico, da un vestibolo, una scala e una cella che raccoglie l'acqua della vena sorgiva. Il vestibolo, quadrangolare in pianta (profondità m 1,60; larghezza m 1,85/1,30; altezza m 4,50) e con pavimento in leggera pendenza, presenta pareti aggettanti, realizzate con grandi lastre dai giunti perfetti. Due archetti monolitici, forse con funzione statica ma anche decorativa, sono inseriti nelle strutture murarie superiori. Eccezionale appare la copertura del monumento, costituita da un tetto a duplice spiovente con doppia gronda accuratamente scolpita nei blocchi di roccia vulcanica. Il tetto culmina in un timpano a triangolo acuto, con doppia cornice, sul quale poggiava un acroterio, costituito da un concio troncopiramidale, che sosteneva venti spade votive in bronzo infisse in altrettanti fori con piccole colate di piombo. Alla base delle pareti laterali del vestibolo sono presenti due banconi-sedile mentre due piccoli stipetti rettangolari per le offerte sono risparmiati ad una certa altezza nella muratura. Sulla parete di fondo l'ingresso immette in una scala di piccole dimensioni (profondità m 0,80; larghezza m 0,87-0,45), strombata verso l'esterno, composta da quattro gradini. La scala porta alla piccola camera a "tholos" (diametro m 0,90; altezza m 1,82), che protegge la vena sorgiva e che mostra un pavimento lastricato con al centro una fossetta di decantazione. Nei periodi di piena l'acqua che trabocca dal pozzo viene fatta defluire - attraverso un canale realizzato sui blocchi della soglia e sulle lastre del pavimento del vestibolo - in una seconda, piccola fonte realizzata all'interno di un struttura muraria antistante. Questa struttura, dall'andamento curvilineo molto irregolare, è costruita alla base con blocchi di trachite e basalto ben lavorati ai quali si sovrappone una struttura di sottili lastre di scisto, realizzata probabilmente in momenti successivi. Nel muro sono ricavate due nicchie e inserite alcune lastre sporgenti funzionali alla deposizione delle offerte. La seconda piccola fonte (diametro m 0,65; altezza m 0,90) è realizzata alla base di questo recinto esterno: si tratta di un pozzetto dotato di canaletta in steatite, provvista di gocciolatoio finemente lavorato. Il vano è sovrastato da un archetto monolitico di roccia vulcanica, oggi molto eroso, mentre sul fondo una fossetta, simile a quella presente nella fonte maggiore, consente la decantazione. Nel pozzetto sono state rinvenute numerose offerte votive in bronzo (spilloni, stiletti votivi, pendagli, bracciali, anelli, vaghi di collana, aghi crinali elementi di collana in ambra e, soprattutto, statuine raffiguranti offerenti, guerrieri, personaggi con mantello e bastone di comando). Altre offerte erano conservate in alcuni ripostigli realizzati in rientranze naturali della roccia rinforzate da muri di contenimento. I materiali hanno consentito di ricostruire le fasi di realizzazione e d'uso del complesso cultuale: il monumento venne edificato nelle fasi finali del Bronzo recente e fu frequentato sino alla prima età del Ferro, quando una frana ne causò...
Read moreDas war ein wirklich gelungener Ausflug. Kurzform: Toller, unterhaltsamer Spaziergang mit freundlichem Empfang und spannender Geschichte, liebevoll gepflegt. (1.5h, 5€, 1l Wasser/Person, ganzjährig geöffnet) Ausführlich (Besuch im Juli, 34°, 12:00): Orune thront wunderbar auf einer Bergzunge und ist super verwinkelt. Im Dorf immer schön rechts halten, links vom Friedhof beginnt dann die unscheinbare Landstrasse. Nach einigen Kilometern kommt zuerst der Parkplatz für grössere Fahrzeuge (bis 7m kein Problem), direkt dahinter folgt das kleine aber feine Besucherzentrum. Die Anlage wird von einer Kooperative gepflegt, die 2 Menschen die bei meinem Besuch vor Ort waren, hatten beide ein Lachen im Herzen. Nachdem die bescheidenen 5 Euro Eintritt bezahlt sind, erhält man eine Instruktion für den Rundweg und einen ausgedruckten, ausführlichen Beschrieb der Anlage (in allen geläufigen Sprachen erhältlich). Unbedingt kurz sicherstellen, dass genügend Wasser dabei ist, vor allem an heissen Tage. Die Wanderung war kürzer als gedacht, und der liebevoll gepflegte Weg bietet einiges zu entdecken. Der Abstieg (ca. 130 Höhenmeter) gleicht einem kleinen botanischen Garten, schnucklige Schilder und Pfeile weisen den Weg. Unten angekommen findet man die Quelle, ein wirkliches Kleinod, dessen Wasser sich auch heute noch eignet um eine andächtige Handvoll davon übers Gesicht zu giessen (danke an all die Menschen vor uns, welche diesen Ort so hinterlassen haben). Der Aufstieg danach ist kurzweilig, denn... machen die vielen Zeichnungen der lokalen Fauna den Weg abwechlsungsreich war es ganz gut auch in den Ferien den Kreislauf mal wieder etwas zu aktivieren Ist wirklich viel Schatten vorhanden, so dass der Weg auch im Hochsommer um die Mittagszeit kein Problem war. Für Kinder gibt es unterwegs ausserdem einiges zu entdecken. Oben kommt schneller als gedacht, und das Besucherzentrum lädt ein noch einige Minuten zu verschaufen. Falls wenig los ist, liegt auch ein angeregter Schwatz mit den Leuten der Kooperative drin. Viel Spass bei...
Read moreUn luogo scoperto per caso aprendo Google Maps, ma che consiglio vivamente di visitare! Nel comune di Orune, consiglio di prendere la circonvallazione perché a noi il navigatore ci ha fatto entrare erroneamente dentro il paese,il sito invece è fuori dal paese! È presente sia un parcheggio per bus e camper ed è il primo che si incontra sulla strada per arrivare al sito, mentre proprio fuori dal cancello della biglietteria è presente un parcheggio per auto con posti però limitati! Ci ha accolti un ragazzo giovane che è stato molto ospitale e soprattutto ci ha fornito diverse indicazioni sulla fonte che poi avremmo visto dandoci anche un foglio stampato con la storia e la descrizione della fonte , mentre al termine della visita che abbiamo svolto in autonomia senza guida, ci ha dato indicazioni su altri siti da visitare nella zona fornendoci anche una sorta di passaporto culturale, un progetto che alcuni paesi della Sardegna condividono, che ho trovato molto interessante! Il sentiero per arrivare alla fonte (circa 15/20 minuti di camminata) è quello botanico, ho apprezzato molto la presenza di cartelli vicino ad alberi e piante in cui era presente una raffigurazione fatta a mano e il nome della pianta in sardo,italiano e la denominazione scientifica. Quando si arriva giù alla fonte, si prova un senso di forte fascino per la perfezione architettonica che presenta e non essendoci quasi nessuno al nostro arrivo, abbiamo potuto godere di un attimo di relax immersi nella natura! Al rientro abbiamo percorso il sentiero faunistico, presenti anche qui cartelli con le raffigurazioni della fauna presente in zona! È possibile prenotare la visita guidata chiamando prima di recarsi al sito,magari con un buon anticipo in modo da permetterne l’organizzazione,ma anche in autonomia è una visita soddisfacente! Ne consiglio vivamente la visita per godere della nostra bellissima...
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