Castello Visconteo di Pagazzano
Castello Visconteo di Pagazzano things to do, attractions, restaurants, events info and trip planning
Description
cultural
family friendly
The Visconti Castle of Pagazzano is a moated, late-medieval castle located in Pagazzano, a town in the Province of Bergamo in the Italian region of Lombardy.
attractions: , restaurants: Da Monir, Locanda Viola, Birrificio Sguaraunda
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Description
The Visconti Castle of Pagazzano is a moated, late-medieval castle located in Pagazzano, a town in the Province of Bergamo in the Italian region of Lombardy.
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Come sempre nel passato, anche questa interessante struttura difensiva andò a sostituirsi ad una preesistente costruzione munita. La difesa del territorio proponeva arroccamenti e punti di controllo del traffico commerciale lungo le scarse vie di comunicazione. In questo caso la struttura risale alla fine del XIII ed inizio del XIV secolo e fa parte della grande cinta difensiva più esterna del ducato visconteo a fronteggiare gli appetiti della Serenissima. Anche in questo caso la funzione difensiva si affiancava a quella gestionale del territorio e delle coltivazioni, fondamentali per uno stato senza sbocchi a mare. Assegnato a Milano a seguito delle spartizioni derivate dalla Pace di Costanza ne restò nell’orbita nonostante le lotte per il controllo del territorio che contrapposero Venezia a Milano, grazie anche alla definizione dei confini con la tracciatura del fosso bergamasco. Il canale difatti altro non era che una traccia d’acqua a congiungere vari invasi che dall’epoca romana venne più volte rimaneggiato ed allungato fino alla seconda metà del 1400. Ormai pacificata l’area, la struttura continuò ad avere senso soprattutto nella sua funzione di cerniera agricola. Le opere di ammodernamento ed estensione non vanno difatti a proporre assetti adatti ad una logica difensiva nei confronti degli armamenti ormai impostisi all’epoca. La struttura quadrata del mastio e gli allargamenti a loggiato, ben poco avrebbero potuto contrastare assedianti muniti di artiglieria. Erano infatti molto più utili per la lavorazione e lo stoccaggio dei prodotti del coltivo. Dai Visconti passò ai Bigli ed infine ai Crivelli e ad altri, finchè non subentrò il comune rilevandolo dagli ultimi proprietari. Il fossato, tuttora funzionante, difende un impianto quadrato con torri agli angoli e mastio al cento della parete nord. A fianco del portone si presenta la classica pusterla e più in là, a livello delle acque, un accesso diretto ai magazzini di epoca più moderna. La rete dei canali, utilizzata per i trasporti era infatti ben articolata e molto utilizzata, piuttosto che le poche e malsicure strade. Inoltre è da considerare che una chiatta può trasportare un carico enormemente superiore rispetto ad un carro. Da considerare è anche che quanto rimaneva delle strade romane quali la Emilia, Francigena, Postumia, Brixiana, etc, non erano certo più nelle condizioni migliori e le zone paludose erano ancora molto estese nonostante il perdurare delle bonifiche di quanto rimaneva del lago Gerundo. Il castello si presenta dunque nel modo migliore e come ci si aspetta da un maniero visconteo Ottima la decisione di mantenere le acque del fossato, una vera rarità che ci dà però una visione più completa del complesso. All’interno sono fortunatamente sopravvissuti alcuni affreschi cinquecenteschi, nonostante la malgrazia con cui gli ultimi proprietari li hanno trattati. Il castello ospita una ricca e ben articolata collezione etnografica con ottimi esempi delle arti e mestieri del passato. Pezzo forte è il torchio che impone la sua presenza in uno spazio in cui con l’ausilio di diapositive e puntuali spiegazioni si è portati a comprendere le vicende del luogo e della vita che ivi si svolgeva. La collezione e l’allestimento sono in continua crescita e vengono curati con ammirevole amore da molti cittadini consapevoli del valore del passato, cui non può non andare un plauso. La visita è fortemente consigliata, gli anfitrioni sono estremamente cortesi e preparati. Ovviamente tutto è perfettibile, ma diamo tempo al tempo.
paolo francesco pivapaolo francesco piva
10
Joined one of their guided tours and it was well worth it. The guides are local folks, volunteers, some were cosplaying in medieval armour and dresses which was cool. Me and my gf were engaged during the visit, we’ve heard specific details only a local would know. It looked like everybody else in our group enjoyed it. Our castle visits was scheduled to take 1 hour but it lasted 2. I am so glad it went long, it would have felt rushed in 1hour. Our guide (Fiorenzo) did an outstanding job at making it a memorable visit. Call their number to check when they’re open. Feedback for venue: I think you should extend the castle tour to at least 1h30m or even 2h. Maybe have two options: quick visit 1h and extended 2h visit. Perhaps gather quick feedback from participants at the end of the tours. We loved Fiorenzo’s knowledge and passion.
ES TES T
10
È un maniero estremamente interessante, unico della bergamasca con fossato adacquato. Presenta tre aspetti fondamentali: quelli più antichi che corrispondono alla fortificazione medioevale con gli apparati a sporgere, il camminamento di ronda, le merlature, le mura a scarpa, il ponte levatoio funzionante; le residenze nobiliari, con sale che denotano tracce di affreschi e imprese araldiche molto interessanti (nonché un elegante camino), e infine gli edifici rustici pertinenti alla trasformazione in azienda agricola. Al suo interno ha tre musei: il M.A.G.O. (Museo Archeologico delle Grandi Opere), che rappresenta un "unicum" perché espone alcuni reperti provenienti dagli scavi della BreBeMi e dell'Alta Velocità (non esposti altrove), il Museo della Civiltà Contadina allestito nei suggestivi sotterranei, e il Museo Storico di Pagazzano e dei Castelli di Confine allestito nelle scuderie. Eretto a scopo difensivo nel XIV secolo, fu preceduto da una probabile roccaforte di cui però non vi sono tracce. Feudo dei Visconti di Milano, la sua storia inizia a svelarsi dalle nebbie del tempo con Bernabò (+1385), che pose il figlio naturale Sagramoro I come signore di Brignano e dal quale originarono i rami viscontei che, per secoli, avrebbero occupato anche Pagazzano. Per fusione matrimoniale passò alla nobile casata dei Bigli (o Biglia) e quindi ai Crivelli, che lo vendettero a privati nel 1968. Dal 1999 è di proprietà comunale ed è gestito con passione dal Gruppo della Civiltà Contadina; è aperto alle visite la prima e terza domenica del mese, oltre che in occasione di eventi speciali anche serali (che torneranno, superato l'attuale periodo di disposizioni anti-covid). È possibile prenotare la visita (adatta alle varie esigenze, comprensiva o meno del M.A.G.O. - che può essere visitato anche a sé stante) dal sito ufficiale. La riapertura avverrà il 1-2 maggio 2021 e le successive riaperture dovrebbero rispettare il calendario ordinario (prima e terza domenica del mese). La visita guidata ha una durata media di un'ora e mezza; il parcheggio è ampio con vista sul maniero, dal quale dista poche decine di metri.
Mari UbeMari Ube
110
Unico castello nella bergamasca che può vantare un fossato ancora funzionante con acqua e ponte levatoio pedonale ancora perfettamente utilizzabile. Primi cenni storici di questo castello risalgono intorno al 1100 ma conferma scritta si avrà solamente alla metà del 1300. Castello di confine, che sorvegliava appunto il confine dell'allora ducato di Milano e la repubblica di Venezia, pertanto costruito per questioni militare a difesa della linea del Ducato, e per molto tempo di proprietà della famiglia Visconti. Al termine dell'utilizzo per scopi militari, venne convertito come è successo per molti castelli, a residenza estiva, pertanto "addolcita" eliminando le due torri a sud creando poi un giardino pensile all'interno del castello. Successivamente venne utilizzato anche da contadini per deposito di materiale, attrezzi e sementi, lasciando un segno indelebile anche nella struttura con continue modifiche per adattarlo alle esigenze del dopo guerra. Come spesso accade, dopo un periodo di abbandono, è stato comprato dal Comune di Pagazzano, che ha iniziato una lenta ristrutturazione partendo dalle coperture, e appena possibile inizieranno anche il restauro di alcune pareti dove vi sono parecchi affreschi coperti da più strati di intonaco. Pur non essendo dotato di molti arrendi, la storia che possiede questo castello è davvero interessante, tanto che con la guida la nostra visita deputata per un oretta, si è prolungata per quasi il doppio senza nemmeno accorgersi. All'interno del castello inoltre c'è anche il museo della civiltà contadina nei sotterranei, sempre incluso nel biglietto. Il castello normalmente è aperto le prime due domeniche del mese, è consigliato la prenotazione ma non obbligatoria.
Ivan Spyro1340Ivan Spyro1340
10
È forse l' unico castello della nostra pianura restaurato e mantenuto in maniera impeccabile grazie principalmente ai ragazzi della Civiltà Contadina che lo curano e gestiscono come se fosse "casa". Ora in fase di restauro in alcune aree, presenta un fossato che lo circonda ancora ricco di acque, e al suo interno dei bellissimi affreschi che meritano di essere salvati e recuperati. Guide preparatissime e disponibili vi accompagneranno in abiti e armature medievale per immergervi nel vero clima del castello. Gli ambienti sono puliti e ordinati. Una serie di continui e vari eventi contribuiscono a renderlo "vivo" in ogni stagione dell' anno, dalle mostre d' arte alle presentazioni di libri, concerti folk, campo estivo per bambini con laboratori a loro dedicati, e tanto altro. Ospita inoltre un museo archeologico interessantissimo con reperti di epoche diverse (longobarde, romane, medievali), e un' esposizione permanente di oggetti antichi di uso comune nel nostro passato contadino. Lo consiglio fortemente per una gita ricca di storia e curiosità.
Letizia UbertiLetizia Uberti
10
Nella mia top 5 dei castelli di Bergamo!!! 🤩Riaprirà a marzo 2021, parola dei potatori di piante che ascoltavano musica celtica mentre curavano il verde all'ingresso.🎶🎶 Simpatici! Ė un castello ricetto, piccolo, formato da tanti edifici posati su un piedistallo. É uno dei pochi castelli con un ponte levatoio di legno, accessibile a piedi. 😍 Somiglia a un castello giapponese ma con i tipici elementi viscontei e un fossato in cui nuotano pesci e anatre. Si può praticare pesca no kill peró vi direi di non pescare nulla. 🙏 I pesci piacciono ai bambini. Tanta sostanza per gli amanti dei castelli. Il parcheggio accanto al castello é molto comodo, gratuito. Nel centro storico oltre al castello potete vedere un mulino in ferro, fermo ma in ottimo stato. Pagazzano ha una vocazione molto agricola, chiuse, campi e nebbia.
Chiara AlborghettiChiara Alborghetti
40
Nearby Restaurants Of Castello Visconteo di Pagazzano
Da Monir
Locanda Viola
Birrificio Sguaraunda

Da Monir
4.5
(185)$
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Locanda Viola
4.8
(129)Click for details

Birrificio Sguaraunda
4.7
(63)$
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