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Tomba dei giganti Mura Cuada — Attraction in Paulle/Paulilatino

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Tomba dei giganti Mura Cuada
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Tomba dei giganti Mura Cuada
ItalySardiniaPaulle/PaulilatinoTomba dei giganti Mura Cuada

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Tomba dei giganti Mura Cuada

09070 Paulilatino, Province of Oristano, Italy
4.7(27)
Open 24 hours
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Cultural
Scenic
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Tue, Dec 30 • 4:00 PM
09075, Santu Lussurgiu, Sardinia, Italy
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Ilaria CardellaIlaria Cardella
La tomba dei giganti di “Mura Cuada” è datata nel Bronzo Medio /Bronzo Recente (1600-1300/1300-1000 A.C.) ed è disposta lungo l’asse Sud-Est/Nord Ovest con ingresso a Sud-Est. Non appena riesce ad entrare nel nostro campo visivo dopo un piccolo percorso tra la vegetazione, colpisce per il suo aspetto così maestoso ma allo stesso tempo così curato e preciso nonostante il passare di tutti questi anni. È una tomba a tipologia a “filari” con un portello d’accesso largo 0.47 m e alto 0.67 sormontato da un architrave. Da qui si apre la camera funeraria alta 2.10 mt, lunga 4.50 mt e larga 1. Un lastrone chiude la parte posteriore e sovrapposte si trovano pietre di dimensioni minori. L’esedra ha un andamento concavo ed è costituita da grandi pietre lavorate in modo decrescente verso la sommità. Un’altra cosa che non può che lasciare stupito l’osservatore è la ferrovia che corre indisturbata dietro il monumento funerario, a meno di 5 mt. Personalmente trovo che non sia stata per niente un’ottima scelta (oltre che irrispettosa nei riguardi della funzione della tomba stessa) e che a lungo andare le vibrazioni dei continui passaggi dei treni vadano a minare la stabilità della struttura, che è stata oltretutto ideata e partorita per godere della pace della natura e garantirla ai defunti che vi dimoravano. Per chi volesse raggiungerla, occorre percorrere la Ex SS 131 imboccandola o dall’uscita del paese di Paulilatino scendendo verso sud, o salendo verso nord dopo il bivio per Bauladu (dalla nuova SS 131). A metà percorso si arriva ad una stradina sulla destra (venendo da sud) o a sinistra (arrivando da nord) segnalata da un cartello che indicherà il percorso per arrivare alla tomba (ancora 1.5 km circa) fino ad arrivare ad un piccolo cancello (senza lucchetto) con un cartello in legno che annuncia l’ingresso al sito con una scritta ormai quasi del tutto sbiadita. Una volta entrati, salire sulla destra per un centinaio di metri e ve la ritroverete di fronte.
Michela PirasMichela Piras
La tomba di Mura Cuada è una tomba dei giganti del tipo a filari. Costruita dai nuragici tra il Bronzo medio e il Bronzo recente, è stata oggetto di scavi da parte dell’archeologo E. Atzeni negli anni ’70. Realizzata con blocchi di basalto di medie dimensioni e disposti in maniera accurata si presenta in ottimo stato, sia internamente che esternamente. Al centro dell’esedra si apre un piccolo portello d’accesso rettangolare (m 0,47 x 0,67 di altezza) sormontato da un architrave. La camera funeraria è di pianta rettangolare (m 4,50 di lunghezza x 1 di larghezza x 1,90/2,10 di altezza) e le pareti sono costituite da ortostati su cui poggiano filari di pietre aggettanti. Nell’esedra, perfettamente conservata, probabilmente si svolgevano complessi rituali funerari in onore dei defunti. Il monumento è facilmente raggiungibile dal paese di Paulilatino si prende la ex SS 131 in direzione di Bauladu;  si percorrono circa km 6, poi si prende sulla sinistra una strada sterrata (si trova l'indicazione tomba dei giganti di Mura Cuada) fino al passaggio al livello. Si procede a piedi seguendo il sentiero e si arriva al cancelletto in legno che chiude il podere privato, in cui insiste la tomba, dopo circa m 100 vi troverete davanti al monumento.
Sara OroSara Oro
Tomba dei giganti molto suggestive e in ottime condizioni, con ferrovia adiacente. Per raggiungerle si percorre la strada bianca dopo il cartello che indica "Mura Cuada", che parte dalla ex 131, fino a raggiungere vicino all'indicazione maps un cancello di palletes da oltrepassare... dopo una breve salita verso destra si raggiunge la tomba
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La tomba dei giganti di “Mura Cuada” è datata nel Bronzo Medio /Bronzo Recente (1600-1300/1300-1000 A.C.) ed è disposta lungo l’asse Sud-Est/Nord Ovest con ingresso a Sud-Est. Non appena riesce ad entrare nel nostro campo visivo dopo un piccolo percorso tra la vegetazione, colpisce per il suo aspetto così maestoso ma allo stesso tempo così curato e preciso nonostante il passare di tutti questi anni. È una tomba a tipologia a “filari” con un portello d’accesso largo 0.47 m e alto 0.67 sormontato da un architrave. Da qui si apre la camera funeraria alta 2.10 mt, lunga 4.50 mt e larga 1. Un lastrone chiude la parte posteriore e sovrapposte si trovano pietre di dimensioni minori. L’esedra ha un andamento concavo ed è costituita da grandi pietre lavorate in modo decrescente verso la sommità. Un’altra cosa che non può che lasciare stupito l’osservatore è la ferrovia che corre indisturbata dietro il monumento funerario, a meno di 5 mt. Personalmente trovo che non sia stata per niente un’ottima scelta (oltre che irrispettosa nei riguardi della funzione della tomba stessa) e che a lungo andare le vibrazioni dei continui passaggi dei treni vadano a minare la stabilità della struttura, che è stata oltretutto ideata e partorita per godere della pace della natura e garantirla ai defunti che vi dimoravano. Per chi volesse raggiungerla, occorre percorrere la Ex SS 131 imboccandola o dall’uscita del paese di Paulilatino scendendo verso sud, o salendo verso nord dopo il bivio per Bauladu (dalla nuova SS 131). A metà percorso si arriva ad una stradina sulla destra (venendo da sud) o a sinistra (arrivando da nord) segnalata da un cartello che indicherà il percorso per arrivare alla tomba (ancora 1.5 km circa) fino ad arrivare ad un piccolo cancello (senza lucchetto) con un cartello in legno che annuncia l’ingresso al sito con una scritta ormai quasi del tutto sbiadita. Una volta entrati, salire sulla destra per un centinaio di metri e ve la ritroverete di fronte.
Ilaria Cardella

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La tomba di Mura Cuada è una tomba dei giganti del tipo a filari. Costruita dai nuragici tra il Bronzo medio e il Bronzo recente, è stata oggetto di scavi da parte dell’archeologo E. Atzeni negli anni ’70. Realizzata con blocchi di basalto di medie dimensioni e disposti in maniera accurata si presenta in ottimo stato, sia internamente che esternamente. Al centro dell’esedra si apre un piccolo portello d’accesso rettangolare (m 0,47 x 0,67 di altezza) sormontato da un architrave. La camera funeraria è di pianta rettangolare (m 4,50 di lunghezza x 1 di larghezza x 1,90/2,10 di altezza) e le pareti sono costituite da ortostati su cui poggiano filari di pietre aggettanti. Nell’esedra, perfettamente conservata, probabilmente si svolgevano complessi rituali funerari in onore dei defunti. Il monumento è facilmente raggiungibile dal paese di Paulilatino si prende la ex SS 131 in direzione di Bauladu;  si percorrono circa km 6, poi si prende sulla sinistra una strada sterrata (si trova l'indicazione tomba dei giganti di Mura Cuada) fino al passaggio al livello. Si procede a piedi seguendo il sentiero e si arriva al cancelletto in legno che chiude il podere privato, in cui insiste la tomba, dopo circa m 100 vi troverete davanti al monumento.
Michela Piras

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Tomba dei giganti molto suggestive e in ottime condizioni, con ferrovia adiacente. Per raggiungerle si percorre la strada bianca dopo il cartello che indica "Mura Cuada", che parte dalla ex 131, fino a raggiungere vicino all'indicazione maps un cancello di palletes da oltrepassare... dopo una breve salita verso destra si raggiunge la tomba
Sara Oro

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La tomba dei giganti di “Mura Cuada” è datata nel Bronzo Medio /Bronzo Recente (1600-1300/1300-1000 A.C.) ed è disposta lungo l’asse Sud-Est/Nord Ovest con ingresso a Sud-Est. Non appena riesce ad entrare nel nostro campo visivo dopo un piccolo percorso tra la vegetazione, colpisce per il suo aspetto così maestoso ma allo stesso tempo così curato e preciso nonostante il passare di tutti questi anni. È una tomba a tipologia a “filari” con un portello d’accesso largo 0.47 m e alto 0.67 sormontato da un architrave. Da qui si apre la camera funeraria alta 2.10 mt, lunga 4.50 mt e larga 1. Un lastrone chiude la parte posteriore e sovrapposte si trovano pietre di dimensioni minori. L’esedra ha un andamento concavo ed è costituita da grandi pietre lavorate in modo decrescente verso la sommità. Un’altra cosa che non può che lasciare stupito l’osservatore è la ferrovia che corre indisturbata dietro il monumento funerario, a meno di 5 mt. Personalmente trovo che non sia stata per niente un’ottima scelta (oltre che irrispettosa nei riguardi della funzione della tomba stessa) e che a lungo andare le vibrazioni dei continui passaggi dei treni vadano a minare la stabilità della struttura, che è stata oltretutto ideata e partorita per godere della pace della natura e garantirla ai defunti che vi dimoravano.

Per chi volesse raggiungerla, occorre percorrere la Ex SS 131 imboccandola o dall’uscita del paese di Paulilatino scendendo verso sud, o salendo verso nord dopo il bivio per Bauladu (dalla nuova SS 131). A metà percorso si arriva ad una stradina sulla destra (venendo da sud) o a sinistra (arrivando da nord) segnalata da un cartello che indicherà il percorso per arrivare alla tomba (ancora 1.5 km circa) fino ad arrivare ad un piccolo cancello (senza lucchetto) con un cartello in legno che annuncia l’ingresso al sito con una scritta ormai quasi del tutto sbiadita. Una volta entrati, salire sulla destra per un centinaio di metri e ve la...

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La tomba di Mura Cuada è una tomba dei giganti del tipo a filari. Costruita dai nuragici tra il Bronzo medio e il Bronzo recente, è stata oggetto di scavi da parte dell’archeologo E. Atzeni negli anni ’70. Realizzata con blocchi di basalto di medie dimensioni e disposti in maniera accurata si presenta in ottimo stato, sia internamente che esternamente. Al centro dell’esedra si apre un piccolo portello d’accesso rettangolare (m 0,47 x 0,67 di altezza) sormontato da un architrave. La camera funeraria è di pianta rettangolare (m 4,50 di lunghezza x 1 di larghezza x 1,90/2,10 di altezza) e le pareti sono costituite da ortostati su cui poggiano filari di pietre aggettanti. Nell’esedra, perfettamente conservata, probabilmente si svolgevano complessi rituali funerari in onore dei defunti. Il monumento è facilmente raggiungibile dal paese di Paulilatino si prende la ex SS 131 in direzione di Bauladu;  si percorrono circa km 6, poi si prende sulla sinistra una strada sterrata (si trova l'indicazione tomba dei giganti di Mura Cuada) fino al passaggio al livello. Si procede a piedi seguendo il sentiero e si arriva al cancelletto in legno che chiude il podere privato, in cui insiste la tomba, dopo circa m 100 vi troverete davanti...

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2y

La sepoltura è del tipo "a filari" in opera ciclopica. Il corpo tombale, disposto lungo l'asse SE-NO, con ingresso a SE, è delimitato all'esterno da file di blocchi di basalto di diverse dimensioni. L'esedra, dall'andamento concavo, è costituita da filari di pietre ben lavorate di grandezza decrescente verso l'alto. L'ingresso al monumento (m 0,47 x 0,67 di altezza), che si apre al centro del filare di base dell'esedra, è sormontato da un architrave; gli stipiti sono costituiti da un blocco per parte. Subito dopo l'ingresso è presente un piccolo corridoio ("dromos") delimitato da due massi affrontati. Questo separava l'area cimiteriale da quella sepolcrale. La camera funeraria, di pianta rettangolare (m 4,50 di lunghezza x 1 di larghezza x 1,90/2,10 di altezza), è chiusa posteriormente da un lastrone cui si sovrappongono pietre di dimensioni minori. La muratura è costituita da ortostati su cui poggiano filari di pietre aggettanti. Il piano pavimentale, costituito dalla roccia affiorante, è stato opportunamente spianato. La tomba risale al Bronzo Medio–Bronzo. Fonte:...

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