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Hermit of Santa Maria della Stella — Attraction in Pazzano

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Hermit of Santa Maria della Stella
Description
Hermit of Santa Maria della Stella or Sanctuary of Santa Maria della Stella is an Italian hermitage, sited in a natural cave at Pazzano on Monte Stella in Calabria, Italy.
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Hermit of Santa Maria della Stella
ItalyCalabriaPazzanoHermit of Santa Maria della Stella

Basic Info

Hermit of Santa Maria della Stella

Località Montestella, 89040 Pazzano RC, Italy
4.8(311)
Closed
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Ratings & Description

Info

Hermit of Santa Maria della Stella or Sanctuary of Santa Maria della Stella is an Italian hermitage, sited in a natural cave at Pazzano on Monte Stella in Calabria, Italy.

Cultural
Outdoor
Scenic
Off the beaten path
attractions: , restaurants:
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Phone
+39 347 369 0956
Website
santuariomontestella.it
Open hoursSee all hours
Tue9 AM - 7:30 PMClosed

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antonella marroneantonella marrone
Percorso consigliato Eremo di Santa Maria della Stella o santuario di Monte Stella, situato sul monte omonimo nel territorio del comune di Pazzano, in provincia di Reggio Calabria Uscendo da Stilo, lo sguardo vaga perplesso sulla parete giallastra del monte Consolino, alla ricerca dell’eremo, ben mimetizzato tra le rughe della roccia. Seguendo con attenzione il filo di una cengia si scorge il sito che è l’obiettivo di una breve passeggiata, a picco sull’abisso. Il sentiero protetto raggiunge la grotta, sovrastata da una croce di ferro. Entrare nell'eremo è come entrare nelle profonde viscere della terra. Sul fondo di una lunga scalinata si scorge l’altare della chiesetta e numerose altri ambienti che devono esser stati le celle degli eremiti. Seguendo il percorso ci si ritrova in un secondo anfratto aperto sullo strapiombo e con un panorama mozzafiato. La struttura è sempre aperta ma per accedere muniti di monete. Ingresso 1 euro a persona Sul posto attualmente è presente un piccolo punto ristoro. Possibile pernotto e mangiare. La Calabria jonica è stata a lungo nel Medioevo la periferia di Bisanzio. La fede e l’arte bizantine hanno lasciato segni profondi, segni distintivi sia nei monumenti, sia nella scelta dei siti, spesso ardui ma bellissimi. Questo è particolarmente vero per la valle bizantina dello Stilaro, percorsa dall’omonima fiumara che scende con i suoi affluenti mi Serre e sfocia nel mare a Monasterace. Negli anni dell’iconoclastia e poi ai tempi della minaccia turca, la Calabria e la Puglia divennero le principali terre d’asilo dei monaci ortodossi che, per sfuggire alle persecuzioni, erano costretti ad abbandonare le loro terre, ad attraversare il mare e nascondersi in luoghi solitari. In que secoli la Calabria si popola di anacoreti in ogni angolo sperduto del suo territorio. I primi a giungervi furono i monaci provenienti dalla Siria, dalla Palestina e dall’Egitto, che sfuggivano alle orde musulmane. Vivevano un monachesimo anacoretico, macerante e penitente. Fu poi la volta della migrazione provocata dal furore della persecuzione iconoclasta. Ma non dimentichiamo le comunità cristiane che fuggivano dalla Sicilia occupata dagli arabi. Le vallate dello Stilaro e dell’Allaro, avvolte da ripide montagne, coperte da boschi impenetrabili, ricche di sorgenti e di grotte, costituirono il rifugio più adeguato dove vivere come asceti solitari e realizzare l’ideale monastico abbracciato in patria. Così queste valli, a partire dal settimo secolo, si popolarono di eremi divenendo la culla della cultura bizantina in Calabria. L’Eremo di Santa Maria della Stella è una grotta naturale che si apre sul versante orientale del monte Cocumella, sopra il borgo di Pazzano. Vi conduce in circa due km una strada che lascia la statale 110 al km 71,4. S’incontra un’area picnic nel bosco e si scende al complesso di edifici dell’eremo e al parcheggio. La discesa lungo i 62 scalini scavati nella pietra, è una descensio ad inferos, un’immersione fetale nelle viscere della terra. Impressiona “u rimitiedu”, un anfratto lungo e stretto, privo di luce, dove regna una persistente penombra. Qui vissero per due secoli i monaci seguaci di San Basilio, praticando la contemplazione, la preghiera e la severa ascesi anacoretica. La grotta riparava dalle intemperie, ma era un luogo assolutamente spartano, con una cuccetta, un ripostiglio per il salterio e le sacre icone. In epoca Normanna, l’eremo evolve in un più ospitale cenobio, diventando monastero minore e grancia alle dipendenze di San Giovanni Theresti. I monaci basiliani lasceranno il sito alla fine del Seicento. Chi visita l’eremo trova una statua cinquecentesca di Santa Maria della Stella e può osservare sulle pareti della grotta frammenti di antichi affreschi bizantini: la Trinità, l’arcangelo Michele, l’adorazione dei pastori, la Pietà; l’affresco più antico raffigura Santa Maria Egiziaca che riceve la comunione dal monaco Zosimo, indizio di una possibile esperienza di eremitismo femminile. .
M DickM Dick
This place is absolutely stunning, and an amazing journey to get there with fantastic views. The road is signposted well and you are cobstantly climbing a mountain to get there. The road changes to a one way road at the picnic area about half way up. There is no entry fee or parking fee. The views around the church are absolutley stunning, an amazing part of the untouched calabrian countryside. I posted a video of the beauty and tranquility of it recorded at the top behind the church. Mamma Mia yes she is definately a beauty to see. There are a few narrow steep steps into the grotto but can be done at ease for older people. There are seats inside to have a little rest. I spent a lot of time here and it was well worth the visit, take a picnic and make a day of it. Honestly it is breathtaking!!!
Daniele MussoDaniele Musso
Si trova in una grotta poco sotto la sommità del Monte Stella , che sovrasta Pazzano e Stilo . E' raggiungibile in auto , con una strada tortuosa che sale da Pazzano ( occhio ai grossi TIR ! ) . Il parcheggio autorizzato è a qualche centinaio di metri dall' eremo , che comprende anche un minuscolo santuario , un bar ed una piccola struttura ricettiva . Quando siamo andati noi era tutto chiuso tranne la chiesina e la grotta , il cui ingresso è tramite un cancelletto automatico a pagamento . Si apre con una moneta da 1 euro . Si scende su di una breve scalinata e si giunge nella grotta con la statua marmorea della Madonna ed un antico affresco mariano . Curiosamente non si hanno date certe sull' origine di questo eremo ipogeo , anche se certamente è almeno millenario . Ovviamente nei secoli ha subito varie modifiche . Un' altra breve scala che scende scavata nella roccia conduce ad un presepe e ad un' altra cavità sottostante con una croce ed un Cristo . Da lì si esce su di uno spiazzo panoramico e si risale lungo una curiosa Via Lucis con 14 stazioni ravvicinate sino al punto da cui si era entrati . Un luogo affascinante , specialmente quando non c' è nessuno in giro .
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Percorso consigliato Eremo di Santa Maria della Stella o santuario di Monte Stella, situato sul monte omonimo nel territorio del comune di Pazzano, in provincia di Reggio Calabria Uscendo da Stilo, lo sguardo vaga perplesso sulla parete giallastra del monte Consolino, alla ricerca dell’eremo, ben mimetizzato tra le rughe della roccia. Seguendo con attenzione il filo di una cengia si scorge il sito che è l’obiettivo di una breve passeggiata, a picco sull’abisso. Il sentiero protetto raggiunge la grotta, sovrastata da una croce di ferro. Entrare nell'eremo è come entrare nelle profonde viscere della terra. Sul fondo di una lunga scalinata si scorge l’altare della chiesetta e numerose altri ambienti che devono esser stati le celle degli eremiti. Seguendo il percorso ci si ritrova in un secondo anfratto aperto sullo strapiombo e con un panorama mozzafiato. La struttura è sempre aperta ma per accedere muniti di monete. Ingresso 1 euro a persona Sul posto attualmente è presente un piccolo punto ristoro. Possibile pernotto e mangiare. La Calabria jonica è stata a lungo nel Medioevo la periferia di Bisanzio. La fede e l’arte bizantine hanno lasciato segni profondi, segni distintivi sia nei monumenti, sia nella scelta dei siti, spesso ardui ma bellissimi. Questo è particolarmente vero per la valle bizantina dello Stilaro, percorsa dall’omonima fiumara che scende con i suoi affluenti mi Serre e sfocia nel mare a Monasterace. Negli anni dell’iconoclastia e poi ai tempi della minaccia turca, la Calabria e la Puglia divennero le principali terre d’asilo dei monaci ortodossi che, per sfuggire alle persecuzioni, erano costretti ad abbandonare le loro terre, ad attraversare il mare e nascondersi in luoghi solitari. In que secoli la Calabria si popola di anacoreti in ogni angolo sperduto del suo territorio. I primi a giungervi furono i monaci provenienti dalla Siria, dalla Palestina e dall’Egitto, che sfuggivano alle orde musulmane. Vivevano un monachesimo anacoretico, macerante e penitente. Fu poi la volta della migrazione provocata dal furore della persecuzione iconoclasta. Ma non dimentichiamo le comunità cristiane che fuggivano dalla Sicilia occupata dagli arabi. Le vallate dello Stilaro e dell’Allaro, avvolte da ripide montagne, coperte da boschi impenetrabili, ricche di sorgenti e di grotte, costituirono il rifugio più adeguato dove vivere come asceti solitari e realizzare l’ideale monastico abbracciato in patria. Così queste valli, a partire dal settimo secolo, si popolarono di eremi divenendo la culla della cultura bizantina in Calabria. L’Eremo di Santa Maria della Stella è una grotta naturale che si apre sul versante orientale del monte Cocumella, sopra il borgo di Pazzano. Vi conduce in circa due km una strada che lascia la statale 110 al km 71,4. S’incontra un’area picnic nel bosco e si scende al complesso di edifici dell’eremo e al parcheggio. La discesa lungo i 62 scalini scavati nella pietra, è una descensio ad inferos, un’immersione fetale nelle viscere della terra. Impressiona “u rimitiedu”, un anfratto lungo e stretto, privo di luce, dove regna una persistente penombra. Qui vissero per due secoli i monaci seguaci di San Basilio, praticando la contemplazione, la preghiera e la severa ascesi anacoretica. La grotta riparava dalle intemperie, ma era un luogo assolutamente spartano, con una cuccetta, un ripostiglio per il salterio e le sacre icone. In epoca Normanna, l’eremo evolve in un più ospitale cenobio, diventando monastero minore e grancia alle dipendenze di San Giovanni Theresti. I monaci basiliani lasceranno il sito alla fine del Seicento. Chi visita l’eremo trova una statua cinquecentesca di Santa Maria della Stella e può osservare sulle pareti della grotta frammenti di antichi affreschi bizantini: la Trinità, l’arcangelo Michele, l’adorazione dei pastori, la Pietà; l’affresco più antico raffigura Santa Maria Egiziaca che riceve la comunione dal monaco Zosimo, indizio di una possibile esperienza di eremitismo femminile. .
antonella marrone

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This place is absolutely stunning, and an amazing journey to get there with fantastic views. The road is signposted well and you are cobstantly climbing a mountain to get there. The road changes to a one way road at the picnic area about half way up. There is no entry fee or parking fee. The views around the church are absolutley stunning, an amazing part of the untouched calabrian countryside. I posted a video of the beauty and tranquility of it recorded at the top behind the church. Mamma Mia yes she is definately a beauty to see. There are a few narrow steep steps into the grotto but can be done at ease for older people. There are seats inside to have a little rest. I spent a lot of time here and it was well worth the visit, take a picnic and make a day of it. Honestly it is breathtaking!!!
M Dick

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Si trova in una grotta poco sotto la sommità del Monte Stella , che sovrasta Pazzano e Stilo . E' raggiungibile in auto , con una strada tortuosa che sale da Pazzano ( occhio ai grossi TIR ! ) . Il parcheggio autorizzato è a qualche centinaio di metri dall' eremo , che comprende anche un minuscolo santuario , un bar ed una piccola struttura ricettiva . Quando siamo andati noi era tutto chiuso tranne la chiesina e la grotta , il cui ingresso è tramite un cancelletto automatico a pagamento . Si apre con una moneta da 1 euro . Si scende su di una breve scalinata e si giunge nella grotta con la statua marmorea della Madonna ed un antico affresco mariano . Curiosamente non si hanno date certe sull' origine di questo eremo ipogeo , anche se certamente è almeno millenario . Ovviamente nei secoli ha subito varie modifiche . Un' altra breve scala che scende scavata nella roccia conduce ad un presepe e ad un' altra cavità sottostante con una croce ed un Cristo . Da lì si esce su di uno spiazzo panoramico e si risale lungo una curiosa Via Lucis con 14 stazioni ravvicinate sino al punto da cui si era entrati . Un luogo affascinante , specialmente quando non c' è nessuno in giro .
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Percorso consigliato Eremo di Santa Maria della Stella o santuario di Monte Stella, situato sul monte omonimo nel territorio del comune di Pazzano, in provincia di Reggio Calabria Uscendo da Stilo, lo sguardo vaga perplesso sulla parete giallastra del monte Consolino, alla ricerca dell’eremo, ben mimetizzato tra le rughe della roccia. Seguendo con attenzione il filo di una cengia si scorge il sito che è l’obiettivo di una breve passeggiata, a picco sull’abisso. Il sentiero protetto raggiunge la grotta, sovrastata da una croce di ferro.

Entrare nell'eremo è come entrare nelle profonde viscere della terra. Sul fondo di una lunga scalinata si scorge l’altare della chiesetta e numerose altri ambienti che devono esser stati le celle degli eremiti. Seguendo il percorso ci si ritrova in un secondo anfratto aperto sullo strapiombo e con un panorama mozzafiato. La struttura è sempre aperta ma per accedere muniti di monete. Ingresso 1 euro a persona Sul posto attualmente è presente un piccolo punto ristoro. Possibile pernotto e mangiare.

La Calabria jonica è stata a lungo nel Medioevo la periferia di Bisanzio. La fede e l’arte bizantine hanno lasciato segni profondi, segni distintivi sia nei monumenti, sia nella scelta dei siti, spesso ardui ma bellissimi. Questo è particolarmente vero per la valle bizantina dello Stilaro, percorsa dall’omonima fiumara che scende con i suoi affluenti mi Serre e sfocia nel mare a Monasterace.

Negli anni dell’iconoclastia e poi ai tempi della minaccia turca, la Calabria e la Puglia divennero le principali terre d’asilo dei monaci ortodossi che, per sfuggire alle persecuzioni, erano costretti ad abbandonare le loro terre, ad attraversare il mare e nascondersi in luoghi solitari. In que secoli la Calabria si popola di anacoreti in ogni angolo sperduto del suo territorio. I primi a giungervi furono i monaci provenienti dalla Siria, dalla Palestina e dall’Egitto, che sfuggivano alle orde musulmane. Vivevano un monachesimo anacoretico, macerante e penitente. Fu poi la volta della migrazione provocata dal furore della persecuzione iconoclasta. Ma non dimentichiamo le comunità cristiane che fuggivano dalla Sicilia occupata dagli arabi. Le vallate dello Stilaro e dell’Allaro, avvolte da ripide montagne, coperte da boschi impenetrabili, ricche di sorgenti e di grotte, costituirono il rifugio più adeguato dove vivere come asceti solitari e realizzare l’ideale monastico abbracciato in patria. Così queste valli, a partire dal settimo secolo, si popolarono di eremi divenendo la culla della cultura bizantina in Calabria.

L’Eremo di Santa Maria della Stella è una grotta naturale che si apre sul versante orientale del monte Cocumella, sopra il borgo di Pazzano. Vi conduce in circa due km una strada che lascia la statale 110 al km 71,4. S’incontra un’area picnic nel bosco e si scende al complesso di edifici dell’eremo e al parcheggio. La discesa lungo i 62 scalini scavati nella pietra, è una descensio ad inferos, un’immersione fetale nelle viscere della terra. Impressiona “u rimitiedu”, un anfratto lungo e stretto, privo di luce, dove regna una persistente penombra. Qui vissero per due secoli i monaci seguaci di San Basilio, praticando la contemplazione, la preghiera e la severa ascesi anacoretica. La grotta riparava dalle intemperie, ma era un luogo assolutamente spartano, con una cuccetta, un ripostiglio per il salterio e le sacre icone.

In epoca Normanna, l’eremo evolve in un più ospitale cenobio, diventando monastero minore e grancia alle dipendenze di San Giovanni Theresti. I monaci basiliani lasceranno il sito alla fine del Seicento. Chi visita l’eremo trova una statua cinquecentesca di Santa Maria della Stella e può osservare sulle pareti della grotta frammenti di antichi affreschi bizantini: la Trinità, l’arcangelo Michele, l’adorazione dei pastori, la Pietà; l’affresco più antico raffigura Santa Maria Egiziaca che riceve la comunione dal monaco Zosimo, indizio di una possibile esperienza di eremitismo...

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This place is absolutely stunning, and an amazing journey to get there with fantastic views. The road is signposted well and you are cobstantly climbing a mountain to get there. The road changes to a one way road at the picnic area about half way up. There is no entry fee or parking fee. The views around the church are absolutley stunning, an amazing part of the untouched calabrian countryside. I posted a video of the beauty and tranquility of it recorded at the top behind the church. Mamma Mia yes she is definately a beauty to see. There are a few narrow steep steps into the grotto but can be done at ease for older people. There are seats inside to have a little rest. I spent a lot of time here and it was well worth the visit, take a picnic and make a day of it. Honestly it is...

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’Eremo di Santa Maria della Stella o Santuario di Monte Stella, situato sul monte omonimo nel territorio del comune di Pazzano, in provincia di Reggio Calabria, è un santuario creato all’interno di una grotta.

Chi sale all’Eremo di Monte Stella, percorrendo la strada da Pazzano o da Stilo,  resta sensibilmente colpito dal luogo, un abisso nelle viscere della terra ove per due secoli circa gli Eremiti vissero in contemplazione e  in preghiera.

Il primo documento sull’eremo è il codice greco 598 di Parigi, contenente le opere di Sant’Efrem Diacono, e composto dal monaco Michele.

Le incursioni saracene costrinsero l’Egumeno dell’Eremo a fuggire salvando dei codici preziosi che i monaci avevano trascritto. Cessate le invasioni saracene il successore dell’Egumeno tornò riportando molti dei manoscritti che costituirono il primo fondo di biblioteca nel cenobio di Santa Maria. Da Eremo, di vita intensamente anacoretica e rigorosa, Santa Maria della Stella diviene Monastero (minore) coi Normanni,come si evince da un documento del Conte Ruggero I, che cedette al vescovo di Squillace, Giovanni Niceforo, l’Abbazia di S. Giovanni Theresti di Stilo, l’Abbazia di S. Leonte, la Chiesa di San Nicola e Santa Maria della Stella

Nel 1522 il monastero divenne Santuario e venne collocata per la prima volta la statua della Madonna...

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