Two experiences here, both of which negative. The first I took a school party of about 40 students( 15-18 y.o) on an excursion. Half of these students were from Sweden on a school exchange. First, the only way to get from Pisa S. Rossore Station to the park (6+ KM) was by hiring their train at E10 per person on top of another 10 or so Euros for the most boring visit of the park. Our guide was not very fluent in English and tried to give the most monotonous speech on the history of the place as we were driving around. No animals to be seen, no view of the sea, dunes etc and no possibility to take a brief walk in the woods. just driving, driving around dust tracks. Would not recommend to anybody. Second negative experience... recently I had to take some of my students to France to take part in a student conference. As we had to promote our area when there, I contacted the Park to ask for material to take with me. the woman responsible was unavailable the 4 times I phoned asking for her, so I wrote her a mail (name and mail address found on the official website) explaining the situation and asking for leaflets , posters, anything which would promote the Park. Am still awaiting a reply and have been back from France for two weeks now!! Poor PR on behalf of the Park. Very...
Read moreIl parco regionale di Migliarino-San Rossore-Massaciuccoli è una vasta area protetta costiera di più di 20000 ettari, riconosciuta tale solo alle fine degli anni Settanta del Novecento, che corre dal lago di Massaciuccoli (poco più a nord del fiume Serchio, nella zona di Viareggio) fino al canale scolmatore dell'Arno (a sud, nella zona di zona Livorno). Ho visitato la riserva tramite una visita guidata in gruppo prenotata tramite il gruppo Azimut Trek che, tra le altre cose, opera ufficialmente nel parco. La guida che ci ha accompagnato lungo il percorso (Giulio C.) è stata a mio modesto parere eccezionale, sia per simpatia che competenza: ha reso la camminata estremamente piacevole, raccontandoci la storia dei popoli e delle famiglie che hanno vissuto questo luogo (i Lorena, i Bonaparte, i Medici, i Savoia, solo per citarne alcuni che hanno plasmato in modo significativo questo luogo, rendendolo quello che oggi vediamo), la fauna e la flora che popolano questa riserva, arricchendo il racconto con curiosità affascinanti che fanno comprendere l'unicità di questa zona. Unicità che non è solo poetica, ma anche biologica. Ad esempio, qui stanzia l'unico gruppo di cinghiali geneticamente "puro", cioè tipico del luogo e non ibridato con la razza ungherese oggi predominante. Ma ancor più interessante l'approfondimento sui daini che proprio nel parco di San Rossore mostrano, oltre a quelli noti tipici della specie, un approccio all'accoppiamento che in nessun'altra parte del mondo è stato osservato. Solitamente il maschio si accoppia con la femmina adottando due possibili stratagemmi: rincorre la partner e la raggiunge per sfinimento oppure inizia a frequentare i luoghi della femmina cercando di farsi notare. A queste modalità, qui si aggiunge un altro approccio. In certi periodo dell'anno, i daini creano una sorta di raduno ben organizzato, con i maschi che si posizionano al centro di un'arena dove si scontrano per giorni (anche un mese) e le femmine che osservano dai lati, con i cuccioli che in certi casi vengono letteralmente lasciati in disparte per la felicità dei predatori vicini. La lotta è talmente importante per alcuni maschi che alcuni individui, pur di rimanere al centro della scena al fine di manifestare la propria forza e superiorità, possono arrivare al termine dell'evento stremati dagli stenti di fame e di sete. Gli ambienti che si attraversano sono molteplici e tutti affascinanti a modo loro: si passa attraverso boschi di lecci, querce e pini, e numerose zone paludose, fino ad arrivare alle spiagge sabbiose sulla costa. Numerosi (più di un centinaio) gli alberi monumentali all'interno del parco. ORARI 7:30 alle 19:30 nel periodo primaverile-estivo. Attenzione! La fascia oraria cambia a seconda del periodo (controllare sempre quanto riportato sul sito o sulla scheda google del parco aggiornata via via dallo stesso ente). COME RAGGIUNGERLO (DA PISA) Via auto, percorrendo viale delle Cascine da Pisa. Ampio parcheggio all'ingresso. In bici o a piedi, partendo dal Polo Porta Nuova a Pisa e percorrendo ancora viale delle Cascine. L'intero tragitto è protetto e percorribile in sicurezza, non in ottime condizione ovunque ma accettabile. COSA FARE Passeggiate libere (solo nelle zone adibite, comunque molto ampie). Escursioni con guida (per chi desidera conoscere a fondo tutti gli aspetti del parco, da quelli storici a quelli naturalistici. Solo con guida si può accedere ad alcune zone -ad esempio la fascia costiera- che, seppur non recintate ma indicate da cartelli, sono pattugliate dalle guardie del parco) Pic nic. Barbecue (solo nelle aree appositamente predisposte, ad esempio quella lungo il viale del Gombo). ACCESSIBILITA' Molti percorsi, sia liberi che con guida, sono adatti anche a disabili (informarsi al centro visite o sul sito ufficiale) COME COMPORTARSI Rispetta le piante, gli animali e il silenzio del luogo. Non...
Read moreHo recentemente trascorso una giornata nell'area "LA BUCA DEL MARE" di questa riserva e ci sono diversi aspetti che necessitano miglioramenti.
COMUNICAZIONE: Le spiegazioni iniziali erano chiare, ma mancava completamente l'interazione da parte della guida dell'agenzia. Un approccio più coinvolgente, farebbe la differenza. Ricordate che questi introiti derivati da questo servizio, sono importanti per la vs. amministrazione.
ASSEGNAZIONE DEGLI OMBRELLONI: La cosiddetta assegnazione "automatica" degli ombrelloni sul sito dell'agenzia è poco credibile e poco trasparente. Con pochi ombrelloni disponibili, perché non permettere la scelta diretta al momento della prenotazione?
SOSTENIBILITA' DEL TRASPOSTO IN SPIAGGIA: Il trenino per raggiungere il lido ha delle serie difficoltà di funzionamento ed è inquinante, contrastando con gli obiettivi della riserva. In un contesto naturale e delicato come questo, ci si aspetta un mezzo di trasporto più ecologico. Ai visitatori vengono fatte numerose raccomandazioni di ogni tipo, ma va tenuto BEN presente che I GESTORI DEVONO ESSERE I PRIMI A DARE IL BUON ESEMPIO DI CURA DI QUESTO AMBIENTE.
IL "LIDO": Ottima posizione, ma ma perché appiccicare gli ombrelloni a distanza ravvicinata? Questo NON è un servizio rivolto alle MASSE, ma un servizio che ambisce a offrire ai clienti (visitatori) disposti a pagare (anche di più) un'esperienza diversa, con maggiore privacy. Chi paga e sceglie di venire qui LO FA PER EVITARE L'AFFOLLAMENTO E TRASCORRERE UNA GIORNATA IN UN AMBIENTE INCONTAMINATO. È per questo che paga e si aspetta un organizzazione che rispecchi queste premesse.
TAVOLI: L'area tavoli è apprezzata, ma è l'abitudine di "prenotarli" subito (appoggiando i propri viveri), che andrebbe abolita.
SERVIZI IGIENICI: Pulizia impeccabile.
DOCCE: La presenza delle docce esterne è positiva, ma dovrebbe essere consentito l'uso di saponi naturali non schiumogeni. In un'area protetta, è fondamentale evitare che oli e creme solari inquinino le acque. La sabbia filtra naturalmente e, con prodotti ecologici, l'impatto ambientale sarebbe minimo.
CARTELLONISTICA LIDO: troppi cartelli, e poco chiari. Andrebbe fatto il punto sui percorsi e i cartelli esposti, chiedendosi soprattutto se per chi arriva per la prima volta abbiano senso. Spesso, non ne hanno. Meglio pochi, ma ben fatti.
GESTIONE DELLA RIVA: So che questo aspetto non riguarda direttamente l'agenzia, ma un grande problema è LA QUANTITA' DI RIFIUTI DI PLASTICA sulla riva. Capisco le restrizioni della riserva, ma non c’è giustificazione per NON rimuovere la plastica. La riva va pulita REGOLARMENTE, coinvolgendo anche volontari se necessario, che sono una risorsa fondamentale. Con buona volontà e CAPACITA' DI COORDINAMENTO, si potrebbero organizzare frequenti campagne di pulizia, incentivando scuole, studenti e tutti coloro che amano e frequentano quest'area. Esistono strategie semplici e a costo minimo (se non zero) per i gestori. Lasciare questi rifiuti dà l'impressione di un'area trascurata, più simile a una DISCARICA che a un paradiso naturale e credo fermamente che siamo tutti d'accordo che non sia accettabile che il fiore all'occhiello di questa zona, venga lasciato in questo stato di degrado!
CONCLUSIONE: l'intera Riserva ha un grandissimo potenziale, ma per mantenerlo e farlo crescere, servono interventi mirati e un'importante impegno e attenzione ai dettagli. La prima impressione conta e, purtroppo, non è stata positiva. Spero che questi suggerimenti vengano presi in considerazione per migliorare l’esperienza futura...
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