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Zoo of Pistoia — Attraction in Pistoia

Name
Zoo of Pistoia
Description
Zoo di Pistoia is a Zoo and Amusement park in Pistoia, Tuscany, Italy, created in 1970 with an area of 75,000 square metres.
Nearby attractions
Nearby restaurants
Ristorante Giardino
Via Pieve a Celle, 160/160/A, 51100 Pistoia PT, Italy
Ristorante Le Piastrelle
Via Pieve a Celle, 57, 51100 Pistoia PT, Italy
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Keywords
Zoo of Pistoia tourism.Zoo of Pistoia hotels.Zoo of Pistoia bed and breakfast. flights to Zoo of Pistoia.Zoo of Pistoia attractions.Zoo of Pistoia restaurants.Zoo of Pistoia travel.Zoo of Pistoia travel guide.Zoo of Pistoia travel blog.Zoo of Pistoia pictures.Zoo of Pistoia photos.Zoo of Pistoia travel tips.Zoo of Pistoia maps.Zoo of Pistoia things to do.
Zoo of Pistoia things to do, attractions, restaurants, events info and trip planning
Zoo of Pistoia
ItalyTuscanyPistoiaZoo of Pistoia

Basic Info

Zoo of Pistoia

Via Pieve a Celle Nuova, Via Pieve a Celle, 160/160/A, 51100 Pistoia PT, Italy
4.4(4.4K)
Closed
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Ratings & Description

Info

Zoo di Pistoia is a Zoo and Amusement park in Pistoia, Tuscany, Italy, created in 1970 with an area of 75,000 square metres.

Outdoor
Family friendly
attractions: , restaurants: Ristorante Giardino, Ristorante Le Piastrelle
logoLearn more insights from Wanderboat AI.
Phone
+39 0573 911219
Website
zoodipistoia.it
Open hoursSee all hours
Fri9:30 AM - 5 PMClosed

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Reviews

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Fri, Dec 5 • 5:00 PM
55013, Capannori, Tuscany, Italy
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Wine and extra virgin olive oil tasting
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Thu, Dec 4 • 10:00 AM
50056, Montelupo Fiorentino, Tuscany, Italy
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Nearby restaurants of Zoo of Pistoia

Ristorante Giardino

Ristorante Le Piastrelle

Ristorante Giardino

Ristorante Giardino

4.2

(199)

$$

Closed
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Ristorante Le Piastrelle

Ristorante Le Piastrelle

3.5

(87)

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Reviews of Zoo of Pistoia

4.4
(4,396)
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1.0
7y

I loved being able to feed the giraffe by hand, it was an experience I wanted to do again and again. Like people said previously, the routes take you around in mazes and it is harder to see the big animals (even from different view points throughout the enclosure).

The reason I’m giving this one star is that there is a monkey exhibition around the corner from the penguins (and next to the lemurs) where multiple families of 4/5 - including parents - went up to the glass and banged on it. They did this hard and repetitively, trying to get the monkeys attention so they would do something besides lie in their enclosure. These were families who live in the area, not tourists. There were no signs saying to not bang on the glass and no zoo keeper or staff member to tell guests why it’s important not to do this. This is a practice most people know is wrong to do now. Most zoos and aquariums ask guests to NOT do this. It shouldn’t be up to guests at the zoo to alert other guests of their ignorance. This happened repeatedly with many families, and many adults who should have known better, to the point where my 9 year old daughter is crying because she feels so bad that the monkeys in that enclosure have to deal with this almost constant behaviour. It truly put a massive damper on our trip. For not considering the well-being and mental health of the monkeys in that enclosure this zoo deserves a bad rating and being a biologist I would advise no one to go to this zoo until this...

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5.0
3y

Senza dubbio è uno dei migliori parchi zoologici che si possano trovare. È inserito in un bellissimo contesto: un bosco naturale con dolci pendii alla portata di tutti. Appena varcato l’ingresso del parco si entra subito in una dimensione di pace e relax.

Il punto di forza sono le aree in cui sono ospitati gli animali: grandi, ricche di vegetazione e di grande impatto visivo. L’area degli orsi, per esempio, è una delle più belle d’Europa: è molto estesa, ricca di alberi, arbusti e corsi d’acqua. I punti di osservazione sono distribuiti su livelli diversi e permettono di avere un’ottima visuale, oltre ad essere arricchiti da pannelli educativi di grande impatto. Nonostante gli orsi abbiano diverse tane e nascondigli a disposizione, nel corso della visita si riescono a vedere molto bene e, se c’è la luce giusta, si possono scattare anche delle gran belle foto. Notevole come siano riusciti a coniugare così bene il benessere e le necessità degli animali con la soddisfazione del visitatore. Sorprendente anche l’area dei pinguini, con la possibilità di vederli quando sono in immersione attraverso una vetrata. Altrettanto belle l’area delle lontre nane e dei panda rossi, ma soprattutto quella dell’elefante asiatico e della lince eurasiatica.

È presente anche un rettilario con una bella collezione di rettili, tra cui il cobra, la vipera del Gabon e l’alligatore del Mississippi, oltre a varie specie di invertebrati. Durante il periodo estivo alcuni serpenti sono ospitati anche in altre aree all’interno del parco.

Il prezzo del biglietto è più che onesto, considerati i costi di gestione di un moderno parco zoologico. Il parcheggio è gratuito, cosa non affatto banale. Considerando l’impegno nella conservazione delle specie in pericolo e nella ricerca, il prezzo del biglietto lo si paga molto volentieri e viene voglia di sostenere il parco e le sue attività anche in altri modi.

All’interno sono presenti un bar e un paio di chioschi, oltre a un delizioso ristorante con specialità toscane (davvero ottime). Il personale all’ingresso e nei punti ristoro è particolarmente cordiale e gentile. Il personale che si occupa della cura degli animali è altrettanto gentile e disponibile, oltre a dare un’impressione di grande professionalità: un elemento che contribuisce a rendere la visita ancora più piacevole.

Il parco è grande, ma non troppo esteso: nell’arco di una giornata si riesce a vederlo tutto ripassando più volte nelle diverse aree, nel caso in cui non si fosse riusciti a vedere gli animali al primo colpo. In autunno e primavera il parco dà il meglio di sé, soprattutto durante la settimana. Per goderselo appieno è meglio evitare le giornate di grande affluenza.

Il parco che si può ammirare oggi è il risultato di un lungo e costoso progetto di rinnovamento di un giardino zoologico “storico” per portarlo a livelli di eccellenza nella cura degli animali. Ci sono ancora poche aree che sentono il peso degli anni, ma sono evidenti la volontà e l’impegno della direzione per rinnovarle e, visti i risultati ottenuti finora, c’è da aspettarsi solo il meglio. Questo lascia il visitatore con il forte desiderio di ritornare a visitare questo...

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5.0
2y

ll 19 Aprile del 1970 Raffaello Galardini ha inaugurato uno zoo, tra i primi in Italia, con specie provenienti da tutto il mondo, permettendo a tantissime persone di poter osservare da vicino animali che allora nemmeno la televisione rappresentava. Tutto è cominciato dalla volontà di offrire alle famiglie una occasione per trascorrere del tempo insieme, da un laghetto per la pesca sportiva (presente ancora oggi vicino all’ingresso), da un ristorante e da una grande, grande passione per la Natura. Gli anni ’80 decretarono il successo da parte del pubblico: tantissimi visitatori accorrevano per poter vedere giraffe, leoni, pinguini e orsi bianchi, attrattive irrinunciabili per l’epoca; immaginate di trovarsi al cospetto di un elefante! Le insegnanti cominciarono a prendere lo Zoo di Pistoia come punto di riferimento per le gite scolastiche per osservare specie sempre più importanti per le attività di conservazione come l’orso labiato e il ghepardo. Nell’evoluzione del Parco c’è un cambiamento sia nel modo di concepire un moderno giardino zoologico, che nel modo di viverlo; sono gli anni duemila. L’assenza di barriere con cui vengono progettati i nuovi exhibit immerge il visitatore in un dimensione naturalistica che conferisce il carattere distintivo del Parco. Non è più sufficiente la sola vista degli animali, ma le persone cercano un luogo dove vivere esperienze uniche a contato con la Natura L’adesione al network internazionale dei giardini zoologici indirizza le scelte delle specie da allevare: panda minori, pinguini africani e tapiri sudamericani sono inseriti nei progetti europei per proteggere le specie minacciate di estinzione. L’estensione del GZP raddoppia diventando dai 7 ettari attuali a 14. La futura area lascia spazio a nuove idee, nuovi spazi e nuove specie. I progetti mettono sempre di più a fuoco il rapporto tra uomo e natura raccontandone gli aspetti negativi, ma anche offrendo le possibili soluzioni per comportamenti sostenibili. Ci impegniamo per un parco che sia sempre più riferimento per le generazioni future, connessione forte con la natura e fonte di emozioni. Troviamo circa 550 animali e 120 specie...

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Giorgio OttoliniGiorgio Ottolini
Senza dubbio è uno dei migliori parchi zoologici che si possano trovare. È inserito in un bellissimo contesto: un bosco naturale con dolci pendii alla portata di tutti. Appena varcato l’ingresso del parco si entra subito in una dimensione di pace e relax. Il punto di forza sono le aree in cui sono ospitati gli animali: grandi, ricche di vegetazione e di grande impatto visivo. L’area degli orsi, per esempio, è una delle più belle d’Europa: è molto estesa, ricca di alberi, arbusti e corsi d’acqua. I punti di osservazione sono distribuiti su livelli diversi e permettono di avere un’ottima visuale, oltre ad essere arricchiti da pannelli educativi di grande impatto. Nonostante gli orsi abbiano diverse tane e nascondigli a disposizione, nel corso della visita si riescono a vedere molto bene e, se c’è la luce giusta, si possono scattare anche delle gran belle foto. Notevole come siano riusciti a coniugare così bene il benessere e le necessità degli animali con la soddisfazione del visitatore. Sorprendente anche l’area dei pinguini, con la possibilità di vederli quando sono in immersione attraverso una vetrata. Altrettanto belle l’area delle lontre nane e dei panda rossi, ma soprattutto quella dell’elefante asiatico e della lince eurasiatica. È presente anche un rettilario con una bella collezione di rettili, tra cui il cobra, la vipera del Gabon e l’alligatore del Mississippi, oltre a varie specie di invertebrati. Durante il periodo estivo alcuni serpenti sono ospitati anche in altre aree all’interno del parco. Il prezzo del biglietto è più che onesto, considerati i costi di gestione di un moderno parco zoologico. Il parcheggio è gratuito, cosa non affatto banale. Considerando l’impegno nella conservazione delle specie in pericolo e nella ricerca, il prezzo del biglietto lo si paga molto volentieri e viene voglia di sostenere il parco e le sue attività anche in altri modi. All’interno sono presenti un bar e un paio di chioschi, oltre a un delizioso ristorante con specialità toscane (davvero ottime). Il personale all’ingresso e nei punti ristoro è particolarmente cordiale e gentile. Il personale che si occupa della cura degli animali è altrettanto gentile e disponibile, oltre a dare un’impressione di grande professionalità: un elemento che contribuisce a rendere la visita ancora più piacevole. Il parco è grande, ma non troppo esteso: nell’arco di una giornata si riesce a vederlo tutto ripassando più volte nelle diverse aree, nel caso in cui non si fosse riusciti a vedere gli animali al primo colpo. In autunno e primavera il parco dà il meglio di sé, soprattutto durante la settimana. Per goderselo appieno è meglio evitare le giornate di grande affluenza. Il parco che si può ammirare oggi è il risultato di un lungo e costoso progetto di rinnovamento di un giardino zoologico “storico” per portarlo a livelli di eccellenza nella cura degli animali. Ci sono ancora poche aree che sentono il peso degli anni, ma sono evidenti la volontà e l’impegno della direzione per rinnovarle e, visti i risultati ottenuti finora, c’è da aspettarsi solo il meglio. Questo lascia il visitatore con il forte desiderio di ritornare a visitare questo bellissimo parco!
Davide PizziDavide Pizzi
ll 19 Aprile del 1970 Raffaello Galardini ha inaugurato uno zoo, tra i primi in Italia, con specie provenienti da tutto il mondo, permettendo a tantissime persone di poter osservare da vicino animali che allora nemmeno la televisione rappresentava. Tutto è cominciato dalla volontà di offrire alle famiglie una occasione per trascorrere del tempo insieme, da un laghetto per la pesca sportiva (presente ancora oggi vicino all’ingresso), da un ristorante e da una grande, grande passione per la Natura. Gli anni ’80 decretarono il successo da parte del pubblico: tantissimi visitatori accorrevano per poter vedere giraffe, leoni, pinguini e orsi bianchi, attrattive irrinunciabili per l’epoca; immaginate di trovarsi al cospetto di un elefante! Le insegnanti cominciarono a prendere lo Zoo di Pistoia come punto di riferimento per le gite scolastiche per osservare specie sempre più importanti per le attività di conservazione come l’orso labiato e il ghepardo. Nell’evoluzione del Parco c’è un cambiamento sia nel modo di concepire un moderno giardino zoologico, che nel modo di viverlo; sono gli anni duemila. L’assenza di barriere con cui vengono progettati i nuovi exhibit immerge il visitatore in un dimensione naturalistica che conferisce il carattere distintivo del Parco. Non è più sufficiente la sola vista degli animali, ma le persone cercano un luogo dove vivere esperienze uniche a contato con la Natura L’adesione al network internazionale dei giardini zoologici indirizza le scelte delle specie da allevare: panda minori, pinguini africani e tapiri sudamericani sono inseriti nei progetti europei per proteggere le specie minacciate di estinzione. L’estensione del GZP raddoppia diventando dai 7 ettari attuali a 14. La futura area lascia spazio a nuove idee, nuovi spazi e nuove specie. I progetti mettono sempre di più a fuoco il rapporto tra uomo e natura raccontandone gli aspetti negativi, ma anche offrendo le possibili soluzioni per comportamenti sostenibili. Ci impegniamo per un parco che sia sempre più riferimento per le generazioni future, connessione forte con la natura e fonte di emozioni. Troviamo circa 550 animali e 120 specie diverse. Da visitare.
Elodie KayeElodie Kaye
Am amazing zoo experience !! Loved animals so wanted to go to this zoo whilst we were in Italy. The zoo was a perfect size, it wasn’t too large to walk around but not to small either. The animals had lovely enclosures with lots of greenery and space for the animals. The zoo didn’t feel run down, it was clean and had lots of nice natural shade on this particular sunny day ! There was an amazing range of animals and I even got to see my favourite, Capybaras, which cannot be found in UK zoos, so that was cool !! The giftshop was nice too where I bough a cute Guinea pig stuffed animal. I’d recommend seeing the Guinea pigs, they were adorable !
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Giorgio Ottolini

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ll 19 Aprile del 1970 Raffaello Galardini ha inaugurato uno zoo, tra i primi in Italia, con specie provenienti da tutto il mondo, permettendo a tantissime persone di poter osservare da vicino animali che allora nemmeno la televisione rappresentava. Tutto è cominciato dalla volontà di offrire alle famiglie una occasione per trascorrere del tempo insieme, da un laghetto per la pesca sportiva (presente ancora oggi vicino all’ingresso), da un ristorante e da una grande, grande passione per la Natura. Gli anni ’80 decretarono il successo da parte del pubblico: tantissimi visitatori accorrevano per poter vedere giraffe, leoni, pinguini e orsi bianchi, attrattive irrinunciabili per l’epoca; immaginate di trovarsi al cospetto di un elefante! Le insegnanti cominciarono a prendere lo Zoo di Pistoia come punto di riferimento per le gite scolastiche per osservare specie sempre più importanti per le attività di conservazione come l’orso labiato e il ghepardo. Nell’evoluzione del Parco c’è un cambiamento sia nel modo di concepire un moderno giardino zoologico, che nel modo di viverlo; sono gli anni duemila. L’assenza di barriere con cui vengono progettati i nuovi exhibit immerge il visitatore in un dimensione naturalistica che conferisce il carattere distintivo del Parco. Non è più sufficiente la sola vista degli animali, ma le persone cercano un luogo dove vivere esperienze uniche a contato con la Natura L’adesione al network internazionale dei giardini zoologici indirizza le scelte delle specie da allevare: panda minori, pinguini africani e tapiri sudamericani sono inseriti nei progetti europei per proteggere le specie minacciate di estinzione. L’estensione del GZP raddoppia diventando dai 7 ettari attuali a 14. La futura area lascia spazio a nuove idee, nuovi spazi e nuove specie. I progetti mettono sempre di più a fuoco il rapporto tra uomo e natura raccontandone gli aspetti negativi, ma anche offrendo le possibili soluzioni per comportamenti sostenibili. Ci impegniamo per un parco che sia sempre più riferimento per le generazioni future, connessione forte con la natura e fonte di emozioni. Troviamo circa 550 animali e 120 specie diverse. Da visitare.
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Elodie Kaye

Elodie Kaye

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