La Rocca di Staggia in Poggibonsi, Italy - reviews,open hours,photo spots,things to do

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François MarquisFrançois Marquis

We really enjoyed our visit there. I was in charge of locating a small medieval castle to visit while traveling between two cities and picked this one pretty much randomly. They area is completely tourists-free. There's a free parking very close to the castle. As it is a private castle, you have to take a guided tour. We were very lucky to be there the day the only French-speaking guide was on call. We got an amazing visit with a lot of details on the history of the region, why and how the castle was built, and tons of little details about living on the very border of Sienna and Florence in the Middle-Ages. Instead of filling the rooms with old furniture, there is a permanent exposition of modern Art based on the story of the castle. For those interested in ancient architecture, the round tower is one of the only 4 surviving ones with such an ancient stone dome.

Michele MaioneMichele Maione

Nell’isolamento del Medioevo, l’uomo è alla ricerca di un luogo sicuro. Nascono abitazioni fortificate, le TORRI, come alberi di pietra si innalzano a toccare le nuvole. Appollaiati sulle travi come uccelli su un ramo, gli uomini controllavano, non visti, intorno. Era la loro dimora un nido protetto, ma precario, nel tronco cavo di una Torre. Come albero d’estate, la Torre in tempo di pace ramificava in ballatoi, ponti, terrazze, camminamenti, che permettevano di ampliare lo spazio. Pronta a potare se stessa in caso di guerra per rinchiudersi a spiare da feritoie il mondo. A STAGGIA, nasce prima del 1000, un CASTELLO a proteggere sul fiume il Ponte, e con il Ponte la Strada e accanto il Mulino. Luoghi strategici per la sopravvivenza dell’andare e dello stare. La ricchezza del CASTELLO e del BORGO sarà legata ai CEREALI, non solo coltivati, arriveranno da lontano ad alimentare un importante mercatale. Staggia, nome del fiume e del borgo viene da staio, la misura del grano. Il CASTELLO, non solo si innalza a controllare il territorio, ma sia apre nel CORTILE all’incontro, al mercato, allo scambio. La Torre, MASTIO GUERRIERO, si fa ALBERO DELLA VITA, conservando in sé preziosi semi per seminare. BANCA DELLE BIO-DIVERSITÀ, l’architettura diventa spazio simbolico a suggellare l’incontro tra la Torre (l’uomo) e i Semi (la donna). La pioggia che nel Medioevo scorreva nelle grondaie interne verso le radici della Torre a creare cisterna d’acqua, già nell’800 evocava l’intenerimento della pietra germogliando sulle COLONNE in FOGLIE DI ACANTO. Dà vita oggi a creazioni “acquatiche” contemporanee: FONTANA DI LUCE, SPECCHI D’ACQUA. Le mura si lasciavano attraversare dall’acqua a creare una CANALA vicino alla porta per dissetare i viandanti. Vocazione all’accoglienza aveva il Castello che di notte si illuminava come FARO a guidare il cammino creando tra Torri lontane, costellazioni di luce, rete di messaggi di fuoco che usavano i LONGOBARDI per comunicare nel loro vasto dominio. Non di sole pietre è costruito il Castello, ma dall’intreccio delle relazioni di chi lo abita prende forma la Rocca.

Alessio LombardiAlessio Lombardi

Costo 9€, aperto solo su prenotazione. Questo è un bellissimo castello, ma sconsiglio caldamente di visitarlo per via della guida Donatella, che ha molta passione, ma non sa stare nei limiti di tempo! Vi dirà che la visita dura 1 ora, ma vi farà perdere piu di 2 ore se non la interrompete! La visita attuale potrebbe durare 30 minuti, ma non sarà così... Il castello è stato ma riempito di "opere d'arte" contemporanea e moderna, alcune valide, la maggior parte discutibili. Ogni stanza ospita qualche opera, e la guida ve le illustrerà con MANIACALE precisione, anche dopo che le avete detto di voler accelerare il tour. Vi chiederà di partecipare a piccole performance, come suonare un tamburo o lanciare un gomitolo di lana dal muro di cinta (che spiega quella inguardabile ragnatela che si vede da fuori). Per il resto, la guida, che si vuol fare vedere esperta tuttologa, ha anche un fascino per i simbolismi e le letture "alternative" dell'architettura. Quindi ogni nota storica (di cui farei una verifica) è accompagnata da elucubrazioni sul come i costruttori abbiano disposto la tessitura dei mattoni in modo da richiamare il cerchio della vita, e simili "poesie". Dopo 2 estenuanti ore eravamo circa a metà castello e ho determinato che me ne sarei andato senza finire di vederlo. Non sono riuscito a vedere 2 torri su 3, perché alla mia richiesta di aprirle mi è stato risposto "eh ci vuole tempo però". Mica siamo al Louvre. Anche il fatto di rendere obbligatoria la prenotazione è folle. Questo è un borgo fuori dalle mete turistiche e il castello ne è la sola attrazione. Quando noi avevamo appena iniziato il tour, ho visto la guida rigettare una famiglia di potenziali clienti arrivati alla porta senza prenotazione. La guida si è anche lamentata delle scarse finanze e del fatto che non ricevono aiuti statali... Magari non tutte le guide sono così, ma non rischierei! Guardatelo da fuori che è meglio! Fuggite, sciocchi! 😂

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Reviews of La Rocca di Staggia

4.2

(348)

5.0

7y

We really enjoyed our visit there. I was in charge of locating a small medieval castle to visit while traveling between two cities and picked this one pretty much randomly. They area is completely tourists-free. There's a free parking very close to the castle. As it is a private castle, you have to take a guided tour. We were very lucky to be there the day the only French-speaking guide was on call. We got an amazing visit with a lot of details on the history of the region, why and how the castle was built, and tons of little details about living on the very border of Sienna and Florence in the Middle-Ages.

Instead of filling the rooms with old furniture, there is a permanent exposition of modern Art based on the story of the castle.

For those interested in ancient architecture, the round tower is one of the only 4 surviving ones with such an...

5.0

8y

Nell’isolamento del Medioevo, l’uomo è alla ricerca di un luogo sicuro. Nascono abitazioni fortificate, le TORRI, come alberi di pietra si innalzano a toccare le nuvole. Appollaiati sulle travi come uccelli su un ramo, gli uomini controllavano, non visti, intorno. Era la loro dimora un nido protetto, ma precario, nel tronco cavo di una Torre. Come albero d’estate, la Torre in tempo di pace ramificava in ballatoi, ponti, terrazze, camminamenti, che permettevano di ampliare lo spazio. Pronta a potare se stessa in caso di guerra per rinchiudersi a spiare da feritoie il mondo. A STAGGIA, nasce prima del 1000, un CASTELLO a proteggere sul fiume il Ponte, e con il Ponte la Strada e accanto il Mulino. Luoghi strategici per la sopravvivenza dell’andare e dello stare. La ricchezza del CASTELLO e del BORGO sarà legata ai CEREALI, non solo coltivati, arriveranno da lontano ad alimentare un importante mercatale. Staggia, nome del fiume e del borgo viene da staio, la misura del grano. Il CASTELLO, non solo si innalza a controllare il territorio, ma sia apre nel CORTILE all’incontro, al mercato, allo scambio. La Torre, MASTIO GUERRIERO, si fa ALBERO DELLA VITA, conservando in sé preziosi semi per seminare. BANCA DELLE BIO-DIVERSITÀ, l’architettura diventa spazio simbolico a suggellare l’incontro tra la Torre (l’uomo) e i Semi (la donna). La pioggia che nel Medioevo scorreva nelle grondaie interne verso le radici della Torre a creare cisterna d’acqua, già nell’800 evocava l’intenerimento della pietra germogliando sulle COLONNE in FOGLIE DI ACANTO. Dà vita oggi a creazioni “acquatiche” contemporanee: FONTANA DI LUCE, SPECCHI D’ACQUA. Le mura si lasciavano attraversare dall’acqua a creare una CANALA vicino alla porta per dissetare i viandanti. Vocazione all’accoglienza aveva il Castello che di notte si illuminava come FARO a guidare il cammino creando tra Torri lontane, costellazioni di luce, rete di messaggi di fuoco che usavano i LONGOBARDI per comunicare nel loro vasto dominio. Non di sole pietre è costruito il Castello, ma dall’intreccio delle relazioni di chi lo abita prende...