Dalle origini al 1469
Il santuario mariano di Castelmonte sorge sulla cima di un monte alto 618 metri sul livello del mare, a 9 chilometri da Cividale del Friuli, e a circa 25 chilometri da Udine. Il luogo fu originariamente una postazione militare romana. La fondazione del santuario è probabilmente molto remota: alcuni indizi riportano ad un sacello, forse dei secoli V-VII. Tenuto conto che, sin dalla sua nascita, Castelmonte si trovò nella sfera d'influenza del Patriarcato d'Aquileia, è verosimile l'ipotesi che soldati romani cristiani della guarnigione di Cividale (allora "Forum Julii") abbiano portato lassù segni della loro fede e della loro devozione in un contesto nel quale il culto mariano s'intrecciava con quello di san Michele arcangelo. A san Michele, poi, i longobardi, giunti a Cividale nel 568, elessero l'arcangelo Michele a loro patrono. Castelmonte è uno dei più antichi santuari mariani del nord-est d'Italia. Si può pensare che già dai tempi dei longobardi e dei franchi, ossia dal VI al IX secolo, pellegrini cristiani si recassero a Castelmonte. Il primo documento che nomina "Santa Maria del Monte", è datato 18 maggio 1175. Il secondo documento, in ordine di antichità, giunto a noi, è quello appena sopra citato: esso porta la data del 20 dicembre 1244; a quel tempo il santuario era considerato come un presidio sicuro, una rocca circonfusa da segni manifesti della protezione di Maria. Nel 1253 il santuario, già fortificato e ingrandito fino a diventare un borgo, passò in proprietà al Capitolo di Santa Maria Assunta in Cividale. Altri lavori nella chiesa si resero necessari nella metà del XIV e nei primi decenni del XV secolo. Il luogo non fu mai sottoposto ad assedi.
Dal 1469 ad oggi
Il 21 settembre 1469 un fulmine si abbatté sulla cima del monte facendo crollare il campanile e gran parte della chiesa; si sviluppò quindi un incendio che ridusse in cenere l'antica effigie della Vergine qui venerata e danneggiò tutto il santuario. La ricostruzione fu completata nel 1479 e l'8 settembre dello stesso anno si ritiene che sia stata intronizzata e benedetta la statua in pietra della "Madonna viva", venerata tuttora a Castelmonte. La statua, scolpita in pietra, risale ai primi decenni del Quattrocento. I terremoti del 1511 e del 1513 comportarono un ampio rifacimento della navata della chiesa e del suo pavimento. Nel 1647 si diede inizio alla ricostruzione delle mura castellane. Nel 1732 si diede inizio ai lavori di allungamento della chiesa e del nuovo coro. Il 15 maggio 1744 il patriarca di Aquileia procedette alla consacrazione della chiesa. Un avvenimento importante del Settecento fu l'aggregazione del santuario alla basilica di Santa Maria Maggiore in Roma, il 15 dicembre 1748. In virtù di questa aggregazione il santuario venne ammesso a partecipare di tutte le grazie, indulgenze, indulti e privilegi propri della basilica romana. Nel 1913 l'allora arcivescovo di Udine, affidò la cura del santuario ai Frati Cappuccini. Nel 1927 il borgo di Castelmonte fu raggiunto dalla rete elettrica, ottenne la scuola elementare e l'ufficio postale. Durante la prima guerra mondiale le cronache registrano un deplorevole episodio di profanazione del santuario. Durante la seconda guerra mondiale, Castelmonte venne fatta due volte bersaglio dei cannoni tedeschi. La popolazione e i Cappuccini si erano rifugiati nella cripta dove era stata portata anche la statua, che vi rimase per un anno e mezzo. Il 5 luglio 1945 venne riportata nella sua nicchia. Tra la fine degli anni '40 e gli anni '80 del Novecento il complesso assunse la configurazione attuale. Il terremoto del maggio e settembre 1976 squassò il Friuli causando mille morti. I frati di Castelmonte proposero un pellegrinaggio al santuario, per propiziare la ricostruzione materiale e morale di quelle terre. Da allora l'8 settembre di ogni anno vede migliaia di devoti, guidati dall'arcivescovo di Udine, salire a piedi lassù per ringraziare la Madre di Dio e implorarne...
Read moreHo avuto occasione di salire a questo Santuario Mariano per chiedere una messa per un defunto e fare qualche preghiera.E' un posto storico,le cui origini potrebbero risalire ad un presidio di difesa romano del V-VII secolo d.c. e luogo fede cristiana Esso è situato su un colle sopra la pianura friulana a quota 618 m sul livello del mare.Dopo i Romani passò ai Longobardi convertiti al cristianesimo e poi ai Franchi con il Sacro Romano Impero. Presto passò ai Patriarchi della Chiesa.Molto piacevole salire attraverso l'antico borgo di aspetto medioevale.Seppi che la chiesa fu ricostruita e ristrutturata nel tempo,avendo subito varie calamità( incendi ,terremoti e guerre). L'immagine della Madonna però resistette a tutto e risale al 1400.Dal 1913 la chiesa salvaguardata da frati Cappuccini.Un luogo ambito, meta di pellegrinaggi .Trovai molto suggestiva la cripta sottostante la chiesa principale con i segni di fede presenti, costituiti dagli ex voti con vari PGR(per grazia ricevuta) e con l'immagine della Madonna da un lato,cuore della chiesa, e da un altro lato con l’altare di San Michele Arcangelo che sconfigge il demonio.(seppi che oltre alle cose di fede ci sono pure delle leggende in merito alla Madonna al demonio e a San Michele riportati con verbale tradizione di credenze popolari).Nel borgo c'è un bar tavola calda annesso alla" Casa del pellegrino” piccolo albergo che può ospitare pellegrini .Lungo la stradina del borgo più in basso, ci sono negozi per l'eventuale acquisto di articoli sacri e souvenirs.Penso di ritornarci...
Read moreWhen you approach this place looks more like a medieval village then a monastary. Here used to be a roman fort, when it became a pilgrimage destination it is unknown, but first documents tell us about it, are from 8th century. So it was one of first in This larger area. This holy place is important for slovenians, because one of the oldest written documents in our language was found here. Check when the church is open, because...
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