La chiesa di S. Maria è compresa nell’abitato di Quartu Sant’Elena e mantiene ancora la denominazione di Cepola (di etimologia incerta), che le deriva dal toponimo documentato in numerose varianti nelle fonti medioevali. Il titolo “sancte Marie de Sapullo” fu donato nel 1089 dal giudice cagliaritano Costantino-Salusio II de Lacon-Gunale all’abbazia di S. Vittore di Marsiglia ed è citato fra i possessi vittorini fino al 1218. Le strutture protoromaniche dell’edificio denotano modi riferibili alle maestranze attive nella curatoria di Campidano tra la fine dell’XI e gli inizi del XII secolo. L’aula risulta da numerosi rimaneggiamenti e rifacimenti, che ne hanno alterato la fisionomia originaria. L’impianto è mononavato con abside a nordest; fin dall’inizio la copertura dovette essere lignea. Delle murature protoromaniche, in conci calcarei di media e grande pezzatura, sono in vista solo un tratto esterno del fianco meridionale, dove si apre un portale centinato, e l’invaso dell’abside, con arco frontale oggi molto basso a causa dell’innalzamento del livello pavimentale rispetto a quello primitivo. La monofora assiale, tamponata, è fortemente strombata verso l’interno. Lungo il terminale del fianco corre una cornice a doppio listello aggettante. Si può supporre che almeno la facciata fosse coronata da archetti, in quanto nel giardino circostante la chiesa se ne conserva uno con doppia ghiera tagliata a filo; nello stesso spazio sono depositati materiali architettonici di età romana,...
Read moreNella via Santa Maria nel quartiere Cepola a Quartu sant'Elena, facilmente raggiungibile dal viale Colombo. Si trova all'interno di un cortile chiuso da un cancello ed è completamente inglobata dalle costruzioni vicine. Si tratta di una piccola chiesa romanica dell' XI secolo . Distinguerne lo stile non è agevole in quanto interamente inglobata dalle costruzioni adiacenti ed avendo la facciata intonacata. Quest'ultima è sormontata da un piccolo campanile a vela. L' interno costituito da un unica navata é coperto da capriate lignee. Sulle pareti si possono osservare residui di affreschi. Alla destra ,osservando l 'altare ,si trova l' ingresso della sacrestia da cui si può vedere una porzione libera della muratura. Degno di una visita anche il cortile esterno, dove sono raccolti :resti di colonne, attrezzi agricoli e...
Read moreVeramente interessante, la chiesa è stata costruita su un sito paleocristiano, è semplice ma all'interno si avverte la sacralità di secoli, fuori è stata una vera sorpresa vedere il piccolo museo a cielo aperto che il custode della stessa chiesa arricchisce con la sua passione, c'è di tutto, reperti archeologici, resti umani, pezzi di binari dei vecchi tram, il custode prestava la sua opera nelle vecchie tramvie, e poi macchine per scrivere isolanti in porcellana e di tutto di più, scordato che dotto il pavimento della sacrestia c'è un pozzo che è in comunicazione con un altro che sta bel cortile, profondo 50 metri con acqua...
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