Un'oasi paradisiaca incastonata tra il fiume Sile e il canale Piovega. Negli angoli più nascosti di questo piccolo gioiello si ha a volte l'impressione di poter incontrare Elfi, Gnomi e personaggi fantastici. Appena entrati, si oltrepassa un ponticello sul canale e alla sua destra si possono ammirare le due ruote del mulino Cervara (non più in uso) che girano sull'acqua. Al suo interno, dei pannelli raccontano la storia del mulino e spiegano come funzionava. Oltrepassato il mulino, si trova la voliera delle Cicogne. È bellissimo vederle in tutta la loro placida eleganza, mentre volteggiano sopra il campo o compiono i loro rituali d'amore. All'interno della ricostruzione di un casone, si possono ammirare delle stupende gigantografie del Martin Pescatore e due esemplari imbalsamati. C'è anche un capanno dove sostare per poter osservare questa specie... purtroppo in tutte e tre le mie visite non sono mai riuscita a vederli. Lungo il sentiero che porta all'arena dei Gufi, c'è un piccolo recinto con all'interno una decina di Testuggini. Adorabili! Sì arriva infine alla selva dei Gufi. Nel pomeriggio c'è lo spettacolo di volo dei rapaci, tra cui l'Allocco, il Barbagianni e il maestoso Gufo Reale. Sono tutti bellissimi, ma quello che mi fa più tenerezza è simpatia è l'Allocco. Nell'area adiacente il centro visitatori, si trova il bosco in cui nidificano Aironi, Garzette e altre specie di volatili. Inoltre, tantissimi Germani Reali che "navigano" i corsi d'acqua e una stupenda coppia di Cigni. All'interno dell'Oasi c'è un bel bar e le toilette. Il parcheggio è gratuito e si trova dall'altro lato della strada rispetto all'ingresso. OVVIAMENTE è un'oasi, non uno zoo, quindi non aspettatevi animali ingabbiati o esposti alla mercé di tutti. Il prezzo del biglietto è di 8,00 Euro. Ma so che ci sono sconti per comitive e prezzi ridotti per i bambini. Il ricavato servirà per il mantenimento dell'oasi stessa, totalmente gestita...
Read moreAmazing place and such a great find. Am told this is a community owned place so all the money made through entrance goes to the upkeep of the place. However, make sure you bring cash as they don’t accept cards. We made this mistake after a long cycle ride (and the nearest ATM was not working) though the people who work here are very accommodating and so helped with the few coins we had. The world needs more places like this ... so if you are in the area, travelling through etc be sure to stop in. Please note this a nature reserve not a zoo!! So patience and, though we did, don’t always expect...
Read moreCome si presentava questo pezzo di pianura padana 200 anni fa? Cioè prima dell’arrivo della rivoluzione industriale e dell’uomo bonificatore e colonizzatore? Se questa domanda vi è mai frullata per la testa andate a visitare quest’oasi! Piccolo francobollo di palude silea, ancora integro, in cui si può ammirare intatta una delle tante risorgive naturali del fiume Sile, ricolmo di flora e fauna che testardamente rimane attaccata a questo piccolo pezzetto di Veneto, ancora come natura lo volle per migliaia e migliaia di anni! Tutto questo è dovuto al grande sforzo di un coraggioso gruppo di addetti che gestiscono l’area e vivono grazie agli introiti del parco e che se le condizioni lo permettono vi faranno ammirare anche un gruppetto di Cicogne semi domestiche e per questo stanziali, ma soprattutto il volo del gufo o del barbagianni! Il ridicolo biglietto che si paga all’ingresso è nulla rispetto all’esperienza che vi permetterà di vivere... cioè quella di prendere una vera macchina del tempo che vi farà tuffare in quella che era la natura in questi luoghi migliaia di anni fa; ricca di uccelli di vario tipo: anatre, folaghe, aironi, cormorani e per chi ha un po’ di pazienza e sa aspettare in silenzio anche le sortite veloci del Martin pescatore, assai raro ormai da avvistare in qualunque altra zona! Personalmente mi sono ripromesso che ci tornerò per una sessione fotografica seria... magari in autunno inoltrato, tanto basta un colpo di telefono per prenotare e il successo di scattare delle foto uniche...
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