Gradevole museo. Esposizione di una notevole varietà di pezzi. Interessanti i numerosi animali imbalsamati. Collezioni che vanno dal Paleolitico ai nostri giorni presentate in cinque sedi museali, due sedi monumentali e tre sedi espositive. Un patrimonio di opere ed edifici che è cresciuto in numerosi decenni, aggiornando continuamente le proposte, e il cui primo nucleo inizia poco più di 200 anni fa. Il sistema di collezioni, luoghi storici e sale espositive proposto dai Musei Civici di Reggio Emilia, ha accompagnato nel tempo la formazione dell’identità culturale dei reggiani. Nei Musei si trovano documentate e valorizzate le memorie della natura, dell’archeologia, dell’arte e della storia dell’intero territorio provinciale, in una panoramica che abbraccia i cinque Continenti. Il più antico fondamento delle collezioni, infatti, nasce nel 1799 con l’acquisizione, da parte della città di Reggio Emilia, della collezione domestica dell’illustre scienziato Lazzaro Spallanzani che, nella sua abitazione di Scandiano, aveva accumulato reperti zoologici, paleontologici, mineralogici, litologici e botanici, nonché oggetti di arredo, quali quadri, tavolini e soprammobili. La raccolta, conservata integra nella sua consistenza settecentesca, dal 1830 è collocata nelle sale di Palazzo dei Musei. Nel 1862, grazie al lavoro del sacerdote Gaetano Chierici, uno dei padri della moderna Paletnologia, nasce il Gabinetto di Storia della Patria che nel 1870 diviene Museo di Storia Patria. Preziose testimonianze della scienza e della museologia del tardo Ottocento, i materiali di preistoria e protostoria locale sono confrontati con oggetti dello stesso periodo, ma di diversa provenienza geografica, soprattutto italiana. La collezione fu poi ribattezzata Museo Gaetano Chierici di Paletnologia, con sede al Palazzo dei Musei. Le esposizioni al Palazzo dei Musei si allargano poi alla Galleria dei Marmi con reperti in pietra, epigrafi romane e sculture dal Medioevo al secolo XVIII, all’Atrio dei Musei con mosaici di età romana e decorazioni pavimentali del XII e XIII, ed ancora con Sale che completano le raccolte naturalistiche, di zoologia e botanica, per arrivare infine a raccolte di etnografia, numismatica, ceramica, oreficeria e arti minori. Nel 1902 venne istituita la Galleria Antonio Fontanesi che, più volte riordinata, ampliata e arricchita, documenta la cultura artistica a Reggio dal XIV al XX secolo. La sede storica dei Musei Civici, che è stata oggetto di una recente ristrutturazione ad opera dell’architetto Italo Rota fa oggi parte di una rete che include anche altri luoghi, e che è costituita da cinque sedi museali che comprendono, oltre al Palazzo dei Musei, la Galleria Parmeggiani, il Museo del Tricolore, il Museo di Storia della Psichiatria e il Museo del Santuario della Beata Vergine della Ghiara. La rete annovera anche due sedi monumentali (la Sinagoga e il Mauriziano) e la Biblioteca delle Arti. I Musei Civici, perseguendo nel tempo l’obiettivo di conservare le testimonianze della città di Reggio Emilia e del territorio provinciale reggiano, hanno contemporaneamente promosso la ricerca scientifica, la conoscenza e la fruizione pubblica anche attraverso attività formative...
Read moreÈ il museo della città di Reggio Emilia, risalente ad oltre un secolo fa, contiene numerosi reperti archeologici e non, è suddiviso in diverse sale. Al suo interno possiamo trovare già all'ingresso quadri e vado antichi, oltre ad un bellissimo mosaico. Subito dopo il ricco assortimento di oggetti provenienti dall'Amazzonia e dall'Oriente. Tra questi svetta una testa umana rimpicciolita oltre, diverse frecce con la punta avvelenata ed una rivoltella a sei colpi del 1500. Addirittura, dietro al vetro possiamo trovare anche una piroga con pagaia e le balestre usate dagli indios per andare a caccia. Non mancano indumenti orientali e monili assortiti. Per chi è interessato alle scienze naturali è possibile vedere numerosi animali imbalsamati di terra, volanti ed acquatici. È presente addirittura un diorama, ispirato all'Africa, con animali di grossa taglia al suo interno. Provengono tutti dai famosi safari africani del 1800, donati poi al museo dai più importanti reggiani dell'epoca. Trattasi di esploratori, scienziati e studiosi. In una sala sono esposti diversi funghi e in un'altra alcune trattamenti a secco per mostrare l'anatomia umana. Non mancano quadri e reperti etruschi, infatti nell'apposita sala è possibile osservare alcune steli funrrarie etrusche, è non solo. Volendo ci sono anche niente antiche ed altri oggetti d'oro. Forse questo è l'unico museo ad avere un piccolo di capodoglio, imbalsamato. Comunque ci sono anche tanti reperti recentemente scoperti nella nostra provincia, manufatti, vasellame, oggetti di uso comune come fibbie per cinture, orecchini ed anelli, un fossile di balena ed il calco fossile (terreno fossile) di una antichissima forma di vita simile ad un verme di...
Read morei civici musei di Reggio Emilia sono un particolare esempio di coesistenza tra un museo moderno e collezioni museali di stile ottocentesco. nel museo di Reggio Emilia non trovi solo le classiche collezioni minerali, animali, etniche, archeologiche di cui uno normalmente si può aspettare in un museo di scienze naturali, ma trovi anche delle collezioni private di personaggi famosi nella storia con i natali nella provincia di Reggio Emilia, come il Chierici, lo Spallanzani, il Fontanesi, Il barone Franchetti ed altri, presentate, e talvolta conservate proprio ancora negli armadi originali dell'epoca, come era naturale comporle nel periodo storico del 1800 primi del 900. esperienza dei civici musei di Reggio Emilia incontri i reperti di scienze naturali è un percorso storico culturale che si è avuto la fortuna di conservare eek non ho trovato nessun altro museo simile nella nella zona di reggio, parma, modena, bologna. infine voglio solo dire che a Reggio Emilia non è solo un museo che conserva un'istantanea del concetto museale del 1800, è uscito a dedicare degli spazi delle aree ovviamente a uno stile musicale moderno contemporaneo e fruibile, creare laboratori molto interessanti, evolversi continuamente con mostre temporanee eventi performance in modo da non essere museo statico ma un polo culturale d'attrazione molto interessante. i civici musei hanno un sito web ben fatto e costantemente aggiornato dove presentano la loro ricca agenda di eventi che cambiano talvolta addirittura a...
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