Davvero encomiabile il lavoro di ricerca di oggetti e di ricerca storica dei fatti della Prima Guerra Mondiale sui monti dei confini orientali. In una costruzione austro-ungarica della fine del 1800, nata come forte per sbarrare l'accesso dell'esercito italiano in Val Badia, ristrutturata recentemente e adibita ora a museo storico. Storia recente e dolorosa, ma che oggi chi l'ha vissuta quasi non c'è più, e quindi grande valore il conservare e il tramandare alle generazioni...da monito per il futuro. Grazie anche a diverse donazioni di enti e banche, è stato possibile allestire nei locali del forte, in modo descrittivo e cronologico, i reperti recuperati nel tempo e donati da benefattori. Realizzazione concreta di un sogno e un'idea della famiglia Lancedelli. Da "recuperante" a ristoratore a ricercatore di fossili, fino a giungere ad esporre in modo permanente cimeli dell'epopea bellica e fossili di tempi immemorabili in questo luogo incantato tra le montagne di Belluno e Bolzano. Ottimo e educativo museo da visitare. Lo abbiamo trovato aperto il 2 di gennaio. Piccolo negozietto con cartoline, libri e...
Read moreIl Museo Storico della Grande Guerra 15-18 di Canove si trova proprio di fronte all' hotel "Alla vecchia stazione". Fu inaugurato nel 1974 e raccoglie oltre 1000 fotografie e una bellissima serie di riproduzioni delle Tavole del Beltrame, sono esposti oltre 5000 reperti di ogni genere e diversi effetti personali quali indumenti, suppellettili, decorazioni, documenti ufficiali, testimonianze personali. Si trova nei luoghi e nella sede della vecchia ferrovia, dove oggi scorre un percorso turistico adatto a tutti anche i principianti ai bambini, sul sedime dell'ex ferrovia Schio Rocchette-Asiago. La tratta fu un'opera ingegneristica notevolissima realizzata nei primi anni del 900, è rimasta in esercizio fino alla fine degli anni cinquanta, questo semplice itinerario adatto anche alle mountain bike (in parte su asfalto in parte su sterrato) permette di iniziare a conoscere l'altopiano le sue bellezze la sua natura incontaminata e i boschi rigogliosi nonché vedere i luoghi che testimoniano gli accadimenti della Prima...
Read moreOgni anno, mi ritaglio 2 ore per visitarlo, perché è in continua evoluzione, grazie alle donazioni dei parenti dei militari che combatterono sull'Altopiano in condizioni pietose ed estreme. Lascio i dettagli alle recensioni presenti e ben dettagliate, anche nelle foto, confermando peró l'OBBLIGO di una visita da parte dei giovani dai 10 ai 20 anni, perché l'ignoranza sui fatti della Grande Guerra è ABISSALE ! Li portiamo ad Auschwitz o Mauthausen, ricordiamo in tutte le maniere l'Olocausto, ma del Olocausto dei combattenti di ambe le sponde, per ben 4 anni NO !! Fino al 1977, il 4 novembre era Festa Nazionale in pompa magna. Poi l'hanno declassata alla prima domenica del mese e si limita alle solite 4 corone di fiori deposte giusto perché si deve, ma senza troppa convinzione. E i Media, muti ! Si dovrebbero prima vedere i reperti del Museo e poi camminare per i siti dell'Eco Museo, sparsi sull'Altopiano e solo allora si capisce. Fatelo ! e trasmettete...
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