La Rocca Del Draco è un posto suggestivo costernato da leggende e storie d'altri tempi,la percezione nell'immediato è davvero unica,sembra quasi di rivivere un periodo antico carico di emozioni varie,dalla bellezza di questi massi al panorama che si estende verso Roghudi Vecchio. Ci si sente attratti soprattutto dalla roccia che rappresenta il "Draco",la si vuole toccare abbracciare nonostante la leggenda parla di storie tristi e quasi incomprensibili,ma essendo una testimonianza rara di questo meraviglioso territorio,toccandola sembra di capire appieno la leggenda che aleggia intorno ad essa ..
Cercate siate curiosi di questi luoghi,aiuta la vostra conoscenza e il sapere che un domani lascerete a qualcun altro la curiosità di voler raggiungere questo posto meraviglioso,perche quest'ultimo possa essere ammirato dai molti che non ne conoscono nemmeno l'esistenza,e che almeno una volta nella vita bisogna ammirare.
La Rocca Del Draco si può raggiungere da due diverse direzioni,dalla strada Ionica sul mare si può svoltare verso Bova superiore,oppure all'altezza di Melito di Porto Salvo svoltare verso Bagaladi per raggiungere roccaforte Del Greco e poi Roghudi vecchio (questa la strada più lunga).. consiglio cmq quella di Bova superiore,strada non perfetta ma cmq è percorribile andando adagio,è cmq una strada del "Coraggio" in quanto il 70% è a strapiombo,ciò nonostante vi sono presenti muretti di delimitazione o staccionate contro l'urto, andando adagio non vi sono pericoli,dalla statale sul mare alla Rocca Del Draco ci vuole circa 1 ora.
Il fatto è che l'Aspromonte è proprio questo,un luogo carico di storia e bellezza e poco accessibile ma non impossibile.. per cui armatevi di pazienza perche una volta arrivati in questi luoghi,il vostro corpo e la vostra anima si rigenererà in un attimo.
Io sono Francesco Furci e accompagno in montagna gente che come me ama la Natura.
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Read moreUna legenda racconta che un drago viveva in questo luogo. Gli abitanti per tenerlo buono, erano costretti ad alimentarlo con latte contenuto nelle caldaie poco distanti. Altrimenti si mangiava i bambini e provocava frane. Solo un Monaco riusciva a tranquillizzarlo parlando con lui. Alla morte del Monaco, il drago riprese a provocare frane e terremoti. Gli abitanti abbandonarono il paese e il drago rimase solo con le caldaie del latte vicino ma non riesce a raggiungerli. Il luogo è meraviglioso. Panorami incantevoli come tutta l'aspromonte. Si può raggiungere facilmente in macchina. Ci sono cartelli turistici che...
Read moreRocca del Drago denominata in dialetto “Rokka du Traku” per la sua somiglianza ad un drago a tre occhi. Sembrerebbe che questi siano stati creati da mano umana, forse in età neolitica. Secondo alcuni si tratta semplicemente di una bizzarra opera della natura. La leggenda narra che viveva sotto la roccia un drago cieco che si nutriva del latte contenuto in dei vani rocciosi, da cui il nome caldaie del latte. Una altra leggenda vuole che il drago custodisse proprio lì un tesoro che sarebbe stato scoperto da chi avesse offerto in sacrificio un capretto, un gatto completamente nero...
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