Premetto che sono un camminatore occasionale, e che questa recensione è rivolta a quelli come me. La valle è senza dubbio interessante. A parte il sacello di Santa Felicita, all'imbocco, in fondo a un bel prato, non c'è traccia di antropizzazione e dunque l'impressione è proprio quella di un'immersione totale nella natura. Qualche commento rileva sporcizia, ma io non ne ho vista. Il sentiero non è particolarmente impegnativo, ma è sassoso e per questo è meglio avere scarpe adatte (non da ginnastica, per intenderci). Anche perché si snoda lungo pendici scoscese, a volte sul bordo di dirupi. Si tratta comunque di un bel sentiero, ombreggiato da pini silvestri e carpini, per lo più. Certo, non offre grandi panorami, perché la valle è piuttosto stretta e non si sale di molto: dai 200 m ai 700 m circa, almeno nel percorso che ho fatto io. Solo in un punto lo sguardo spaziava sulla pianura vicentina, e fino ai Colli Euganei che si vedevano distintamente. La valle affaccia a sud: alle 13 è perfettamente in asse con il sole, e per questo alcuni la trovano calda. Io l'ho vista in una giornata luminosissima di settembre e sono stato bene, però penso che nelle afose giornate passate potesse essere molto calda (anche se il percorso è in ombra). In sostanza, una bella esperienza, adatta soprattutto a chi ama l'ambiente vegetale e il climbing (ci sono bellissime falesie, attrezzate per...
Read moreSi accede alla Valle in macchina dalla strada asfaltata di Romano d'Ezzelino che porta al ristorante dalla Mena, oppure dalla parte di Semonzo da quella sterrata dietro la pizzeria Antica Abbazia. Ci sono diversi sentieri accessibili a tutti essendo però a volte esposti o franosi dovrebbero essere affrontati con il dovuto abbigliamento e attrezzatura adatta. Questo posto è adatto anche a chi cerca qualche ora di refrigerio in queste giornate afose perché è sempre abbastanza ventilato e fresco. Presente anche una palestra di roccia. Valle dai molteplici cenni storici e misteri: nel libro della storia di Semonzo lessi di due conventi eretti verso il 1200 circa che a detta popolare vennero poi spazzati via dalle acque di una grande alluvione. Furono però risparmiate due statue della Madonna: una delle quali finì a Mussolente dove fu eretto il santuario della Madonna dell'Acqua. Vicino la palestra di roccia si possono ancora trovare tracce delle trincee dove fu combattuta la Grande Guerra e la fontana dei Sassetti. Negli anni '80 furono anche girate delle scene del film "Mino il piccolo alpino", ma gli aneddoti di questa Valle sono infiniti. In questi anni è tornata al suo antico splendore dove il silenzio e la natura la...
Read more"SELVAGGIA" La Valle si presenta da subito molto stretta e abbastanza selvaggia nella parte boschiva. La Valle racchiude numerosi sentieri, alcuni semplici e con poca pendenza, come il sentiero principale che corre longitudinale alla Valle, oppure più impegnativi come quello verso le Trincee di Col Campeggia o cima Grappa. Da Romano di Ezelino e Semonzo, a quota 200 Mt. circa s.l.d.m, si arriva fin sopra al massiccio del Grappa.
La Valle ha ricoperto un ruolo strategico durante l'ultimo anno della Grande Guerra. Da essa partivano numerose teleferiche che fornivano materiali e viveri al fronte del massiccio del Grappa e a tutte le postazioni arretrate. Un luogo che appare fin da subito molto solitario ma con grandi potenzialità. Trekking, pareti di arrampicata, bike e dalle sommità, punti ottimi per...
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