La “Solforata” si differenzia dalla “Solfatara” in quanto in una solforata vi è emissione dal terreno di solo gas, mentre in una solfatara il gas si accompagna ad acqua di falda. A Pomezia, così come anche a Tor Caldara, parliamo di “solforate”. A Pomezia, in particolare, il gas fuoriesce in superficie in corrispondenza di alcuni laghetti (residui di attività di cave, in cui l’acqua accumulata è di origine meteorica), facendo “ribollire” l’acqua stessa. Qui registriamo la presenza di un grande lago, sede di una vecchia cava di zolfo, in cui l’acqua assume una colorazione rossastra a causa della presenza di alcuni microrganismi abituati a vivere in ambienti al limite. Al di là di una collina troviamo altri tre laghetti. Il primo, dal tipico colore verdastro, con un faraglione vulcanico al centro, un secondo piccolino (durante l’estate è spesso secco), e un terzo più grande che è la vera attrazione del sito: il lago bianco. In tutti i laghi avviene una costante deposizione di zolfo. Il gas che proviene dalla profondità della terra è composto infatti dal 97% di anidride carbonica (CO2) e dal 3% di acido solfidrico (H2S), quest’ultimo dal tipico odore di uova marce e discretamente pericoloso (è frequente che uccelli o piccoli mammiferi presso le sponde dei laghi trovino la morte). Il colore giallo diffuso sul terreno, invece, è dato dalla precipitazione dello zolfo che avviene nel momento in cui il gas, fuoriuscendo dal terreno, perde la sua componente...
Read moreIt’s a place i couldn’t imagine to find there. It’s located in the middle of an industrial center, you can park the car at the side of a busy road and then in less then 5 minutes walking you are diving in the nature... there 4 lakes in the area. 1 is read, 1 is “normal” 2 are sulphuric. Perfect area to ride with motocross. And land is pretty fertile and full pf...
Read moreVergogna! La Solfatara di Pomezia è uno dei monumenti naturali più particolari e suggestivi del Lazio. 5 bacini d'acqua di diversi colori, testimonianza della millenaria attività vulcanica dei Colli Albani; citati anche da Virgilio nel VII libro dell'Eneide. Eppure per i nostri amministratori è come se non esistesse: non un indicazione stradale, né un parcheggio; non un pannello informativo, né un sentiero segnato. Niente di niente. Se c'è una ragione vorremmo conoscerla. Ho provato ripetutamente ma inutilmente a contattare il gestore, l'Ente Roma Natura. Capisco che gestisce 2 parchi, 9 riserve e 5 monumenti naturali, ma può contare di ben 102 unita di personale (ma in effetti nessun operaio di area tecnica!). Ma a fronte di un bilancio dell'Ente che sfiora i 4 milioni di euro annui è possibile che per quest'area non sia previsto un solo euro? E' poi possibile che il comune di Pomezia non sia in grado di predisporre una piccola area parcheggio degna di questo nome (io ho parcheggiato bordo strada tra rovi e...
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