HTML SitemapExplore
logo
Find Things to DoFind The Best Restaurants

Parco archeologico Biru 'e Concas — Attraction in Sòrgono/Sorgono

Name
Parco archeologico Biru 'e Concas
Description
Nearby attractions
Santuario di San Mauro
Strada Statale 388 del Tirso e del Mandrolisai, 08038 Sorgono NU, Italy
Nearby restaurants
Nearby hotels
B&B I Menhir a Sorgono
Localita' San Mauro, Snc, 08038 Sorgono NU, Italy
Related posts
Keywords
Parco archeologico Biru 'e Concas tourism.Parco archeologico Biru 'e Concas hotels.Parco archeologico Biru 'e Concas bed and breakfast. flights to Parco archeologico Biru 'e Concas.Parco archeologico Biru 'e Concas attractions.Parco archeologico Biru 'e Concas restaurants.Parco archeologico Biru 'e Concas travel.Parco archeologico Biru 'e Concas travel guide.Parco archeologico Biru 'e Concas travel blog.Parco archeologico Biru 'e Concas pictures.Parco archeologico Biru 'e Concas photos.Parco archeologico Biru 'e Concas travel tips.Parco archeologico Biru 'e Concas maps.Parco archeologico Biru 'e Concas things to do.
Parco archeologico Biru 'e Concas things to do, attractions, restaurants, events info and trip planning
Parco archeologico Biru 'e Concas
ItalySardiniaSòrgono/SorgonoParco archeologico Biru 'e Concas

Basic Info

Parco archeologico Biru 'e Concas

08038 Sorgono, Province of Nuoro, Italy
4.5(79)
Open 24 hours
Save
spot

Ratings & Description

Info

Cultural
Outdoor
Scenic
Family friendly
Pet friendly
attractions: Santuario di San Mauro, restaurants:
logoLearn more insights from Wanderboat AI.
Website
donnanuragica.com

Plan your stay

hotel
Pet-friendly Hotels in Sòrgono/Sorgono
Find a cozy hotel nearby and make it a full experience.
hotel
Affordable Hotels in Sòrgono/Sorgono
Find a cozy hotel nearby and make it a full experience.
hotel
The Coolest Hotels You Haven't Heard Of (Yet)
Find a cozy hotel nearby and make it a full experience.
hotel
Trending Stays Worth the Hype in Sòrgono/Sorgono
Find a cozy hotel nearby and make it a full experience.

Reviews

Nearby attractions of Parco archeologico Biru 'e Concas

Santuario di San Mauro

Santuario di San Mauro

Santuario di San Mauro

4.7

(22)

Open 24 hours
Click for details

Things to do nearby

Weaving Tradition: Learn the Art of Pibione
Weaving Tradition: Learn the Art of Pibione
Thu, Dec 11 • 10:30 AM
08030, Seulo, Sardinia, Italy
View details
Get the Appoverlay
Get the AppOne tap to find yournext favorite spots!
Wanderboat LogoWanderboat

Your everyday Al companion for getaway ideas

CompanyAbout Us
InformationAI Trip PlannerSitemap
SocialXInstagramTiktokLinkedin
LegalTerms of ServicePrivacy Policy

Get the app

© 2025 Wanderboat. All rights reserved.
logo

Reviews of Parco archeologico Biru 'e Concas

4.5
(79)
avatar
5.0
2y

Il sito è ubicato in territorio di Sorgono in località Coa ‘e sa Mandara, immerso tra i folti boschi di sughero e lecci su una collina di 559 m.s.l.m. Biru ‘e concas significa letteralmente “Sentiero delle teste” e la denominazione è dovuta alla presenza di circa 200 menhir, grossi massi di granito locale scolpiti e levigati ritrovati all’inizio del XX° secolo concentrati tutti in circa cinque ettari di terreno. Le prime notizie risalgono al 1990 quando vennero individuati i primi 30 menhir; successivamente nel 1994 iniziarono i lavori diretti dall’archeologa M. Ausilia Fadda che videro l’innalzamento in sito di una parte di essi in due lineamenti. Alcuni menhir presenti il loco sono risultati essere più arcaici rispetto ad altri (risalenti al Neolitico recente 2700-1700 a.C.) e vengono detti proto-antropomorfi, poiché lavorati nel tentativo di ricreare un volto umano stilizzato con tanto di naso e occhi (ne è di esempio un menhir adagiato a terra), oppure come testimonia una statua menhir in 7° posizione nel secondo allineamento, un volto e un pugnale in vita. Il Comune di Sorgono decise così nel 2004 di acquistare i terreni per valorizzare il sito e nel 2006 il Ministero della Cultura stanziò i fondi per dare vita ad un vero e proprio parco caratterizzato da tre diversi sentieri più cartellonistica: sentiero archeologico, naturalistico e sentiero paesaggistico. A seguito di ciò, tra il 2010 e il 2011vennero effettuati nuovi lavori di scavo e vennero individuati molti altri menhir (che non è però stato possibile re-innalzare) più una struttura muraria megalitica a doppio paramento lunga circa 160 mt, con porta d’accesso rettangolare rivolta ad est, risalente alla fase della cultura di Monte Claro, nel pieno periodo Eneolitico (2400-2100 a.C.). Nella zona più bassa della collina fu individuato un villaggio composto da capanne circolari che ha restituito notevoli quantità di frammenti ceramici, punte di freccia di ossidiana e selce. Lo studio di ciò che è rimasto dei reperti ha permesso di datare il sito con sicurezza tra il Neolitico Recente e l’Eneolitico (IV-III millennio a.C.) e si è pensato che la presenza di grandi quantità di frammenti sia dovuta all’esito della battaglia del 6° sec. ordinata da Papa Magno Gregorio contro gli idoli Barbaricini nell’intento di cristianizzare l’isola. Nel sito è presente una sorgente ubicata all’inizio del sentiero archeologico, massi con coppelle risalenti alle ultime fasi del neolitico e inizio dell’età del Rame, due nuraghi (uno a corridoio, denominato Biru ‘e Concas risalente al Bronzo recente e il maestoso proto-nuraghe Talei, risalente all’età del Bronzo Medio) più i ruderi di una tomba dei giganti e di un dolmen. La grande concentrazione di opere all’interno del sito fa pensare che il complesso megalitico fosse un ricco centro di incontri e scambi.

Il sito risulta di libero accesso tramite una scaletta in legno che permette di oltrepassare il muretto a secco che circonda l'area archeologica. In periodi di festa nel vicino paese di Sorgono, è possibile usufruire dell'ausilio di guide esperte che, dietro piccolo contributo, vi accompagneranno lungo il percorso archeologico illustrandovi dettagliatamente la storia...

   Read more
avatar
5.0
1y

Bellissimo parco archeologico, seppur molto trascurato. Si arriva facilmente da Sorgono, ed è presente un parcheggio. Il cancello è sempre chiuso, e non è presente nessuna guida o sorta di gestione, e al parco si accede tramite una scaletta di legno di quelle tipiche della montagna, che aiuta a scavalcare il muretto. L'accesso è libero, ed il parco presenta un abbozzo di gestione di parecchi anni fa, lasciata molto allo sbando, con sentieri segnati su alcune mappe visibili in giro per tutto il parco, ma purtroppo a causa appunto dell'incuria, i detti sentieri non sono spesso riconoscibili e individuabili e quindi seguibili con facilità. I menhir sono tutti riconoscibili e individuabili con facilità, anche quelli posti in cima all'avvallamento, ed inoltre è presente anche una bozza di muraglia megalitica, semi sommersa dalla terra. A svettare c'è il nuraghe omonimo, ma è completamente invaso dai rovi e di difficile accesso, secondo il periodo è difficile proprio avvicinarsi, visto che non c'è un vero e proprio sentiero e bisogna andare un pò a sentimento. L'intero sito merita molto, nonostante la disposizione dei menhir stessi è stata deturpata da presunti "studiosi", che li hanno disposti nelle posizioni in cui sono visionabili ora, ma sicuramente non corrispondente a quella originaria; si potrebbe fare di meglio nella gestione visto che il sito è più unico che raro, vista la quantità...

   Read more
avatar
5.0
34w

A pochi chilometri da Sorgono, borgo immerso nei boschi del Mandrolisai, sorge il parco archeologico di Biru 'e Concas che letteralmente significa ‘sentiero delle teste’, comunemente è definito ‘Stonehenge sarda’. In questo sito è presente la maggiore concentrazione di menhir del Mediterraneo, risalente a circa cinquemila anni fa. Questo luogo si trova al centro esatto dell’Isola, emana sacralità e genera molta suggestione. Sono presenti circa duecento grossi massi scolpiti e levigati fino a ottenere una forma ogivale: i più antichi, proto-antropomorfi, risalenti al Neolitico. In sostanza, i monumenti megalitici sono pietre sacre ‘allungate’, un tempo conficcate (perdas fittas), che, per certo, rappresentano simboli fallici della fertilità evocanti la dea Madre, primordiale divinità prenuragica, e, forse, ricorderebbero le figure mitiche ed eroiche degli antenati. Trenta sono schierate in doppia fila, come guerrieri a difesa dell’area sacra, altre 170 stese per terra e rivolte a ovest, verso il tramonto, molte spezzate, forse per effetto della ‘guerra santa’ contro gli idoli dei barbaricini, dichiarata da papa Gregorio magno nel VI secolo, durante la cristianizzazione della Sardegna...

   Read more
Page 1 of 7
Previous
Next

Posts

Ilaria CardellaIlaria Cardella
Il sito è ubicato in territorio di Sorgono in località Coa ‘e sa Mandara, immerso tra i folti boschi di sughero e lecci su una collina di 559 m.s.l.m. Biru ‘e concas significa letteralmente “Sentiero delle teste” e la denominazione è dovuta alla presenza di circa 200 menhir, grossi massi di granito locale scolpiti e levigati ritrovati all’inizio del XX° secolo concentrati tutti in circa cinque ettari di terreno. Le prime notizie risalgono al 1990 quando vennero individuati i primi 30 menhir; successivamente nel 1994 iniziarono i lavori diretti dall’archeologa M. Ausilia Fadda che videro l’innalzamento in sito di una parte di essi in due lineamenti. Alcuni menhir presenti il loco sono risultati essere più arcaici rispetto ad altri (risalenti al Neolitico recente 2700-1700 a.C.) e vengono detti proto-antropomorfi, poiché lavorati nel tentativo di ricreare un volto umano stilizzato con tanto di naso e occhi (ne è di esempio un menhir adagiato a terra), oppure come testimonia una statua menhir in 7° posizione nel secondo allineamento, un volto e un pugnale in vita. Il Comune di Sorgono decise così nel 2004 di acquistare i terreni per valorizzare il sito e nel 2006 il Ministero della Cultura stanziò i fondi per dare vita ad un vero e proprio parco caratterizzato da tre diversi sentieri più cartellonistica: sentiero archeologico, naturalistico e sentiero paesaggistico. A seguito di ciò, tra il 2010 e il 2011vennero effettuati nuovi lavori di scavo e vennero individuati molti altri menhir (che non è però stato possibile re-innalzare) più una struttura muraria megalitica a doppio paramento lunga circa 160 mt, con porta d’accesso rettangolare rivolta ad est, risalente alla fase della cultura di Monte Claro, nel pieno periodo Eneolitico (2400-2100 a.C.). Nella zona più bassa della collina fu individuato un villaggio composto da capanne circolari che ha restituito notevoli quantità di frammenti ceramici, punte di freccia di ossidiana e selce. Lo studio di ciò che è rimasto dei reperti ha permesso di datare il sito con sicurezza tra il Neolitico Recente e l’Eneolitico (IV-III millennio a.C.) e si è pensato che la presenza di grandi quantità di frammenti sia dovuta all’esito della battaglia del 6° sec. ordinata da Papa Magno Gregorio contro gli idoli Barbaricini nell’intento di cristianizzare l’isola. Nel sito è presente una sorgente ubicata all’inizio del sentiero archeologico, massi con coppelle risalenti alle ultime fasi del neolitico e inizio dell’età del Rame, due nuraghi (uno a corridoio, denominato Biru ‘e Concas risalente al Bronzo recente e il maestoso proto-nuraghe Talei, risalente all’età del Bronzo Medio) più i ruderi di una tomba dei giganti e di un dolmen. La grande concentrazione di opere all’interno del sito fa pensare che il complesso megalitico fosse un ricco centro di incontri e scambi. Il sito risulta di libero accesso tramite una scaletta in legno che permette di oltrepassare il muretto a secco che circonda l'area archeologica. In periodi di festa nel vicino paese di Sorgono, è possibile usufruire dell'ausilio di guide esperte che, dietro piccolo contributo, vi accompagneranno lungo il percorso archeologico illustrandovi dettagliatamente la storia dell'intero sito.
Sara OroSara Oro
Bellissimo parco archeologico, seppur molto trascurato. Si arriva facilmente da Sorgono, ed è presente un parcheggio. Il cancello è sempre chiuso, e non è presente nessuna guida o sorta di gestione, e al parco si accede tramite una scaletta di legno di quelle tipiche della montagna, che aiuta a scavalcare il muretto. L'accesso è libero, ed il parco presenta un abbozzo di gestione di parecchi anni fa, lasciata molto allo sbando, con sentieri segnati su alcune mappe visibili in giro per tutto il parco, ma purtroppo a causa appunto dell'incuria, i detti sentieri non sono spesso riconoscibili e individuabili e quindi seguibili con facilità. I menhir sono tutti riconoscibili e individuabili con facilità, anche quelli posti in cima all'avvallamento, ed inoltre è presente anche una bozza di muraglia megalitica, semi sommersa dalla terra. A svettare c'è il nuraghe omonimo, ma è completamente invaso dai rovi e di difficile accesso, secondo il periodo è difficile proprio avvicinarsi, visto che non c'è un vero e proprio sentiero e bisogna andare un pò a sentimento. L'intero sito merita molto, nonostante la disposizione dei menhir stessi è stata deturpata da presunti "studiosi", che li hanno disposti nelle posizioni in cui sono visionabili ora, ma sicuramente non corrispondente a quella originaria; si potrebbe fare di meglio nella gestione visto che il sito è più unico che raro, vista la quantità spropositata di Menhir.
Antonio VergalloAntonio Vergallo
Il parco Archeologico di Biru 'e Concas, situato nel territorio del comune di Sorgono, in provincia di Nuoro, sorge su una collinetta a circa 8 km dal centro del paese. Il più delle volte il cancelletto é chiuso ma si può entrare ugualmente tramite una scaletta situata appositamente per scavalcare il muretto, perché manca il personale. I menhir sono disposti in numerosi modi, sia singoli, in coppia, allineati e in circolo. Purtroppo non ci sono guide ma puoi seguire le targhette che trovi di tanto in tanto per renderti conto di cosa stai guardando. E' un peccato che non sia assistito da personale e che sia trascurato, perché é un sito molto importante da visitare.
See more posts
See more posts
hotel
Find your stay

Pet-friendly Hotels in Sòrgono/Sorgono

Find a cozy hotel nearby and make it a full experience.

Il sito è ubicato in territorio di Sorgono in località Coa ‘e sa Mandara, immerso tra i folti boschi di sughero e lecci su una collina di 559 m.s.l.m. Biru ‘e concas significa letteralmente “Sentiero delle teste” e la denominazione è dovuta alla presenza di circa 200 menhir, grossi massi di granito locale scolpiti e levigati ritrovati all’inizio del XX° secolo concentrati tutti in circa cinque ettari di terreno. Le prime notizie risalgono al 1990 quando vennero individuati i primi 30 menhir; successivamente nel 1994 iniziarono i lavori diretti dall’archeologa M. Ausilia Fadda che videro l’innalzamento in sito di una parte di essi in due lineamenti. Alcuni menhir presenti il loco sono risultati essere più arcaici rispetto ad altri (risalenti al Neolitico recente 2700-1700 a.C.) e vengono detti proto-antropomorfi, poiché lavorati nel tentativo di ricreare un volto umano stilizzato con tanto di naso e occhi (ne è di esempio un menhir adagiato a terra), oppure come testimonia una statua menhir in 7° posizione nel secondo allineamento, un volto e un pugnale in vita. Il Comune di Sorgono decise così nel 2004 di acquistare i terreni per valorizzare il sito e nel 2006 il Ministero della Cultura stanziò i fondi per dare vita ad un vero e proprio parco caratterizzato da tre diversi sentieri più cartellonistica: sentiero archeologico, naturalistico e sentiero paesaggistico. A seguito di ciò, tra il 2010 e il 2011vennero effettuati nuovi lavori di scavo e vennero individuati molti altri menhir (che non è però stato possibile re-innalzare) più una struttura muraria megalitica a doppio paramento lunga circa 160 mt, con porta d’accesso rettangolare rivolta ad est, risalente alla fase della cultura di Monte Claro, nel pieno periodo Eneolitico (2400-2100 a.C.). Nella zona più bassa della collina fu individuato un villaggio composto da capanne circolari che ha restituito notevoli quantità di frammenti ceramici, punte di freccia di ossidiana e selce. Lo studio di ciò che è rimasto dei reperti ha permesso di datare il sito con sicurezza tra il Neolitico Recente e l’Eneolitico (IV-III millennio a.C.) e si è pensato che la presenza di grandi quantità di frammenti sia dovuta all’esito della battaglia del 6° sec. ordinata da Papa Magno Gregorio contro gli idoli Barbaricini nell’intento di cristianizzare l’isola. Nel sito è presente una sorgente ubicata all’inizio del sentiero archeologico, massi con coppelle risalenti alle ultime fasi del neolitico e inizio dell’età del Rame, due nuraghi (uno a corridoio, denominato Biru ‘e Concas risalente al Bronzo recente e il maestoso proto-nuraghe Talei, risalente all’età del Bronzo Medio) più i ruderi di una tomba dei giganti e di un dolmen. La grande concentrazione di opere all’interno del sito fa pensare che il complesso megalitico fosse un ricco centro di incontri e scambi. Il sito risulta di libero accesso tramite una scaletta in legno che permette di oltrepassare il muretto a secco che circonda l'area archeologica. In periodi di festa nel vicino paese di Sorgono, è possibile usufruire dell'ausilio di guide esperte che, dietro piccolo contributo, vi accompagneranno lungo il percorso archeologico illustrandovi dettagliatamente la storia dell'intero sito.
Ilaria Cardella

Ilaria Cardella

hotel
Find your stay

Affordable Hotels in Sòrgono/Sorgono

Find a cozy hotel nearby and make it a full experience.

Get the Appoverlay
Get the AppOne tap to find yournext favorite spots!
Bellissimo parco archeologico, seppur molto trascurato. Si arriva facilmente da Sorgono, ed è presente un parcheggio. Il cancello è sempre chiuso, e non è presente nessuna guida o sorta di gestione, e al parco si accede tramite una scaletta di legno di quelle tipiche della montagna, che aiuta a scavalcare il muretto. L'accesso è libero, ed il parco presenta un abbozzo di gestione di parecchi anni fa, lasciata molto allo sbando, con sentieri segnati su alcune mappe visibili in giro per tutto il parco, ma purtroppo a causa appunto dell'incuria, i detti sentieri non sono spesso riconoscibili e individuabili e quindi seguibili con facilità. I menhir sono tutti riconoscibili e individuabili con facilità, anche quelli posti in cima all'avvallamento, ed inoltre è presente anche una bozza di muraglia megalitica, semi sommersa dalla terra. A svettare c'è il nuraghe omonimo, ma è completamente invaso dai rovi e di difficile accesso, secondo il periodo è difficile proprio avvicinarsi, visto che non c'è un vero e proprio sentiero e bisogna andare un pò a sentimento. L'intero sito merita molto, nonostante la disposizione dei menhir stessi è stata deturpata da presunti "studiosi", che li hanno disposti nelle posizioni in cui sono visionabili ora, ma sicuramente non corrispondente a quella originaria; si potrebbe fare di meglio nella gestione visto che il sito è più unico che raro, vista la quantità spropositata di Menhir.
Sara Oro

Sara Oro

hotel
Find your stay

The Coolest Hotels You Haven't Heard Of (Yet)

Find a cozy hotel nearby and make it a full experience.

hotel
Find your stay

Trending Stays Worth the Hype in Sòrgono/Sorgono

Find a cozy hotel nearby and make it a full experience.

Il parco Archeologico di Biru 'e Concas, situato nel territorio del comune di Sorgono, in provincia di Nuoro, sorge su una collinetta a circa 8 km dal centro del paese. Il più delle volte il cancelletto é chiuso ma si può entrare ugualmente tramite una scaletta situata appositamente per scavalcare il muretto, perché manca il personale. I menhir sono disposti in numerosi modi, sia singoli, in coppia, allineati e in circolo. Purtroppo non ci sono guide ma puoi seguire le targhette che trovi di tanto in tanto per renderti conto di cosa stai guardando. E' un peccato che non sia assistito da personale e che sia trascurato, perché é un sito molto importante da visitare.
Antonio Vergallo

Antonio Vergallo

See more posts
See more posts