È un posto unico e incantato. Perché? A colpo d'occhio hai il bosco, il lago, la duna e sullo sfondo il mare. Alle spalle i monti Lepini con le loro tradizioni e storia. L'accesso a Villa Fogliano, costeggia la casetta inglese, che viene chiamata villa, in realtà è l'antica dimora destinata ai custodi, giardinieri e stalla, nonché ricovero per i cavalli. Oggi è circondata di bufali, animali non storici di qui, ma che si sono ambientati benissimo grazie all'ambiente paludoso. Proseguendo a piedi si arriva al lago, tanto voluto dalla contessa Caetani, che vi piantò delle palme per richiamare le sponde del Nilo, oggi tutte morte a causa del punteruolo rosso. Si costeggia il lago per circa 2 km sulla destra, purtroppo non esiste un percorso pedonale per costeggiarlo per intero. A sinistra c'è l'antico orto botanico, a cui si accede solo con visite guidate. Vi sono esemplari bellissimi di piante secolari, tra cui anche una sequoia, non proprio tipica di qui. Tra il lago e il giardino botanico c'è la Villa, dimora dei Caetani, purtroppo quasi diroccata e inagibile. Passeggiando si nota il terrazzino, pericolante. Proseguendo dentro il piccolo bosco di villa Fogliano si arriva fino al canale Rio Martino e alle dune, meravigliose, con il mare. Sempre sulla sinistra, sullo sfondo è ben evidente il Circeo, che da il nome al parco. Spostandosi in auto, in prossimità di Sabaudia c'è la porzione più grande di bosco, con daini, cinghiali e altra fauna sia selvatica, anche tenuta in alcuni recinti a Cerasella (si accede dalla via Pontina ss148). C'è anche una vecchia scuola-museo con fotografie della bonifica. A Sabaudia il centro visitatori è la sede dell'ente parco, ben concepita, ad oggi un po' trascurata. Tutto il parco è disseminato di allevamenti e appezzamenti di terreno lavorato. Il paesaggio è bellissimo in tutte le stagioni. Ci sono servizi igienici, tavolini e panche per il bivacco. Luogo ideale per famiglie, bambini e anziani.