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Castello Bufalini — Attraction in San Giustino

Name
Castello Bufalini
Description
The Castello Bufalini is a castle-residence outside of the town of San Giustino, Province of Perugia, in the Region of Umbria, Italy.
Nearby attractions
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Dedalo S.a.s.
Piazza del Municipio, 4, 06016 San Giustino PG, Italy
Pensiero Stupendo
Via Degli Alfieri, 2, 06016 San Giustino PG, Italy
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Via Umbra, 39, 06016 San Giustino PG, Italy
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Via Umbra, 61, 06016 San Giustino PG, Italy
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Via Umbra, 52, 06016 San Giustino PG, Italy
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Castello Bufalini tourism.Castello Bufalini hotels.Castello Bufalini bed and breakfast. flights to Castello Bufalini.Castello Bufalini attractions.Castello Bufalini restaurants.Castello Bufalini travel.Castello Bufalini travel guide.Castello Bufalini travel blog.Castello Bufalini pictures.Castello Bufalini photos.Castello Bufalini travel tips.Castello Bufalini maps.Castello Bufalini things to do.
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Castello Bufalini
ItalyUmbriaSan GiustinoCastello Bufalini

Basic Info

Castello Bufalini

Largo Crociani, 3, 06016 San Giustino PG, Italy
4.6(296)
Open 24 hours
Save
spot

Ratings & Description

Info

The Castello Bufalini is a castle-residence outside of the town of San Giustino, Province of Perugia, in the Region of Umbria, Italy.

Cultural
Scenic
Family friendly
Accessibility
attractions: , restaurants: Dedalo S.a.s., Pensiero Stupendo, ristorante orientale Miami, Koi Ristorante Sushi
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Phone
+39 075 856115
Website
musei.umbria.beniculturali.it

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Reviews of Castello Bufalini

4.6
(296)
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5.0
3y

L’edificio nasce come fortilizio militare della famiglia ghibellina dei Dotti di Sansepolcro. In seguito alla battaglia di Anghiari, nel 1440, il fortilizio divenne avamposto militare a difesa del territorio di Città di Castello ma fu distrutto sul finire del secolo XV per ordine della Repubblica Fiorentina. Passato di proprietà, nel 1487, a Niccolò di Manno Bufalini, vennero intrapresi lavori di ricostruzione su progetto dell’architetto romano Mariano Savelli e su indicazioni di Giovanni e Camillo Vitelli, uomini d’armi ed esperti in architettura militare. Tali interventi conferirono all’edificio l’aspetto di una fortezza a pianta quadrata irregolare con quattro torri agli angoli, di cui una di maggiori dimensioni, la torre maestra. Inoltre un ampio fossato con acqua la circondava. La storia dell’edificio è legata indissolubilmente a quella della famiglia Bufalini, che vantava personaggi affermatisi in ambito ecclesiastico, letterario e giuridico. A partire dagli anni trenta del XVI secolo, la fortezza fu trasformata in residenza nobiliare rispondente a precise esigenze artistiche, sociali e culturali, secondo la volontà di Giulio I e del fratello, l’Abate Ventura Bufalini. Benché sia stato l’interno a subire maggiori modifiche, con la creazione di ampie sale distribuite attorno ad un cortile con due lati porticati, risale a quel periodo l’inserimento in facciata del loggiato e l’ingresso monumentale in posizione centrale. Dall’esterno rimase ben visibile l’originaria struttura militare dell’edificio. Il progetto del palazzo fu opera dell’architetto fiorentino della cerchia dei Sangallo Giovanni di Alesso, detto Nanni Unghero, ma i lavori furono ultimati con l’intervento del Vignola attorno al 1560. Durante l’ultimo decennio del XVII secolo e i primi anni del XVIII, il palazzo fu ristrutturato secondo il progetto dell’architetto-pittore tifernate Giovanni Ventura Borghesi, come amena villa di campagna con giardino all’italiana. L’edificio si arricchì nel XVIII secolo di pregevoli opere d’arte di gusto tardo barocco, tra le quali cicli pittorici e decorativi su affresco e tela, volti anche a celebrare i Bufalini divenuti marchesi. Nel percorso di visita si possono ammirare: la Sala degli Dei Pagani e Sala di Prometeo con affreschi di Cristofano Gherardi; il Loggiato; la Sala della Credenza, con le vetrine che custodiscono i preziosi servizi da tavola in ceramica e la cristalleria; la Sala da Pranzo; il Salotto: la Sala del Trono con tele raffiguranti scene dal Vecchio Testamento e dall’Orlando Furioso dell’Ariosto; la Galleria dei Ritratti; la Sala degli Stucchi; la Camera del Cardinale Giovanni Ottavio Bufalini, con la bellissima culla. Il Giardino è un tipico esempio di giardino all’italiana che si presenta oggi nella forma voluta nel XVIII secolo: spiccano per particolare bellezza il roseto, la galleria vegetale detta voltabotte, il cosiddetto “paradiso” ed...

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2.0
15w

Great museum ruined by the staff. The expectation is to follow guided tours that were only in Italian, and follow their painfully slow rhythm while reading off a black & white printout. The reason given was because they have a lot of precious artefacts. But so do the other many museums in the area, all of them allowing people to walk...

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5.0
5y

Credo faccia parte di quel patrimonio semi sommerso di cui l’Italia è stracolma. Si tratta di un inestimabile valore storico culturale tutto, o in gran parte da scoprire. Questo castello poi trasformato in residenza, oltre che bellissimo, dal punto di vista architettonico, custodisce delle storie che conferiscono un valore aggiunto al luogo. La struttura è ben conservata e manutenuta in maniera impeccabile dal personale addetto. I servizi igienici ad esempio sono perfettamente puliti e attrezzati. Una menzione particolare meritano i volontari che si prestano, con passione ed entusiasmo, a fare da guida al sito. Persone gentili, affabili e molto preparate che illustrano, con pazienza, non solo le peculiarità di questo palazzo, ma anche tutto ciò che, di altrettanto bello, si può trovare nel territorio. Una promozione educata e discreta, mai invadente, che riesce efficacemente ad incuriosire il viaggiatore. Costituiscono una grande risorsa per la comunità locale....

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Domi NikaDomi Nika
L’edificio nasce come fortilizio militare della famiglia ghibellina dei Dotti di Sansepolcro. In seguito alla battaglia di Anghiari, nel 1440, il fortilizio divenne avamposto militare a difesa del territorio di Città di Castello ma fu distrutto sul finire del secolo XV per ordine della Repubblica Fiorentina. Passato di proprietà, nel 1487, a Niccolò di Manno Bufalini, vennero intrapresi lavori di ricostruzione su progetto dell’architetto romano Mariano Savelli e su indicazioni di Giovanni e Camillo Vitelli, uomini d’armi ed esperti in architettura militare. Tali interventi conferirono all’edificio l’aspetto di una fortezza a pianta quadrata irregolare con quattro torri agli angoli, di cui una di maggiori dimensioni, la torre maestra. Inoltre un ampio fossato con acqua la circondava. La storia dell’edificio è legata indissolubilmente a quella della famiglia Bufalini, che vantava personaggi affermatisi in ambito ecclesiastico, letterario e giuridico. A partire dagli anni trenta del XVI secolo, la fortezza fu trasformata in residenza nobiliare rispondente a precise esigenze artistiche, sociali e culturali, secondo la volontà di Giulio I e del fratello, l’Abate Ventura Bufalini. Benché sia stato l’interno a subire maggiori modifiche, con la creazione di ampie sale distribuite attorno ad un cortile con due lati porticati, risale a quel periodo l’inserimento in facciata del loggiato e l’ingresso monumentale in posizione centrale. Dall’esterno rimase ben visibile l’originaria struttura militare dell’edificio. Il progetto del palazzo fu opera dell’architetto fiorentino della cerchia dei Sangallo Giovanni di Alesso, detto Nanni Unghero, ma i lavori furono ultimati con l’intervento del Vignola attorno al 1560. Durante l’ultimo decennio del XVII secolo e i primi anni del XVIII, il palazzo fu ristrutturato secondo il progetto dell’architetto-pittore tifernate Giovanni Ventura Borghesi, come amena villa di campagna con giardino all’italiana. L’edificio si arricchì nel XVIII secolo di pregevoli opere d’arte di gusto tardo barocco, tra le quali cicli pittorici e decorativi su affresco e tela, volti anche a celebrare i Bufalini divenuti marchesi. Nel percorso di visita si possono ammirare: la Sala degli Dei Pagani e Sala di Prometeo con affreschi di Cristofano Gherardi; il Loggiato; la Sala della Credenza, con le vetrine che custodiscono i preziosi servizi da tavola in ceramica e la cristalleria; la Sala da Pranzo; il Salotto: la Sala del Trono con tele raffiguranti scene dal Vecchio Testamento e dall’Orlando Furioso dell’Ariosto; la Galleria dei Ritratti; la Sala degli Stucchi; la Camera del Cardinale Giovanni Ottavio Bufalini, con la bellissima culla. Il Giardino è un tipico esempio di giardino all’italiana che si presenta oggi nella forma voluta nel XVIII secolo: spiccano per particolare bellezza il roseto, la galleria vegetale detta voltabotte, il cosiddetto “paradiso” ed il labirinto.
Roberto CastellaniRoberto Castellani
Credo faccia parte di quel patrimonio semi sommerso di cui l’Italia è stracolma. Si tratta di un inestimabile valore storico culturale tutto, o in gran parte da scoprire. Questo castello poi trasformato in residenza, oltre che bellissimo, dal punto di vista architettonico, custodisce delle storie che conferiscono un valore aggiunto al luogo. La struttura è ben conservata e manutenuta in maniera impeccabile dal personale addetto. I servizi igienici ad esempio sono perfettamente puliti e attrezzati. Una menzione particolare meritano i volontari che si prestano, con passione ed entusiasmo, a fare da guida al sito. Persone gentili, affabili e molto preparate che illustrano, con pazienza, non solo le peculiarità di questo palazzo, ma anche tutto ciò che, di altrettanto bello, si può trovare nel territorio. Una promozione educata e discreta, mai invadente, che riesce efficacemente ad incuriosire il viaggiatore. Costituiscono una grande risorsa per la comunità locale. Consigliata la visita.
Donald PolakDonald Polak
Great historic castle with lots of history and art. A must see for someone in the area. We were treated to a personal tour which made the visit that much more enjoyable and educational as we learned things about the Castle and the occupants that we would not have known from just the documents they provide you.
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