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Ponte della Mola - Acquedotto Anio Vetus — Attraction in San Gregorio da Sassola

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Ponte della Mola - Acquedotto Anio Vetus
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Ponte della Mola - Acquedotto Anio Vetus
ItalyLazioSan Gregorio da SassolaPonte della Mola - Acquedotto Anio Vetus

Basic Info

Ponte della Mola - Acquedotto Anio Vetus

00010 San Gregorio da Sassola, Metropolitan City of Rome Capital, Italy
4.4(42)
Open until 12:00 AM
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spot

Ratings & Description

Info

Cultural
Outdoor
Scenic
attractions: , restaurants:
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Phone
+39 347 381 1874
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sotterraneidiroma.it
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Fri, Dec 5 • 7:30 PM
00044, Frascati, Lazio, Italy
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Sun, Dec 7 • 10:30 AM
00142, Rome, Lazio, Italy
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Manuela MorganiManuela Morgani
- Come arrivare : Prendete la strada Polense, direzione S Gregorio da Sassola,dirigetevi sulla Faustiniana. Sulla strada troverete l indicazione di una fabbrica di pirotecnica , potete parcheggiare li nel boschetto ( ammirate anche quella di zona è molto bella ) dopo aver parcheggiato tornate indietro attraversate la strada asfaltata e fate la salita che si trova proprio di fronte , lì c è la prima legenda con le indicazioni utili *Ora comincia il sentiero -*🍀 Scendete camminando su resti di una strada romana,seguite la strada sterrata ,sentiero bello e facile ,finalmente l acquedotto/ponte di fronte a voi in tutta la sua maestosità. Se non volete fermarvi solo li , oltrepassatelo e con un po' di forza nelle gambe fate la salita , dopo 10-15 minuti sarete già arrivati al secondo ponte, sarà alla vostra destra ( la legenda ve lo indica )...-* dopo averlo visitato risalite e scendete nella strada sterrata a destra, .proseguite scendete a valle per ammirare il greto del torrente. Se siete degli avventurieri come me , proseguite fino alla cascata ( non è indicata, è alla vostra destra ed è nascosta ) passando attraverso le rocce , qui massima attenzione ,non c è una stradina dovete arrampicarvi . Ritornando sul greto del torrente , proseguite se vi va di vedere altro , fino ad incontrare altri resti di ponti romani tra grandi alberi ,meravigliose pozze di acqua e canaloni . Mi raccomando sempre scarpe adatte e bastoni da trekking se siete abituati ad usarli. Dimenticavo, se sarete silenziosi e fortunati avrete la possibilità di vedere anche qualche animale. 🍀.Un bel luogo, andrebbe valorizzato ulteriormente , pulito maggiormente il sentiero da arbusti vari , e se possibile il greto del torrente , che nei momenti di piena trasporta e trattiene ogni tipo di sporcizia Ho gradito la presenza delle varie legende con le informazioni necessarie , 1 anno fa quando andai per la prima volta non c erano.. Se volete fermarvi a mangiare qualcosa mi raccomando sempre con voi una busta per riportare la spazzatura a casa...la natura vi ringrazierà 😉
Paolo 29Paolo 29
Il Ponte Acquedotto della Mola di San Gregorio da Sassola è uno dei più spettacolari ponti-acquedotto superstiti dell’antica Roma, legato all’Anio Vetus. Questo ponte, noto anche come Ponte della Mola o Ponte degli Arci, fu costruito in epoca imperiale per consentire all’acquedotto Anio Vetus di attraversare la valle del Fosso della Mola. L’imponente struttura, collocata in un contesto naturale suggestivo, si distingue per i suoi 22 archi su doppio ordine, per una lunghezza di circa 155 metri e un’altezza massima di quasi 25 metri. Originariamente rivestito in opus reticulatum, è un capolavoro di ingegneria romana, pensato per resistere nel tempo e favorire la pendenza dell’acqua lungo il condotto. Nonostante i crolli subiti nel 1965 e le difficoltà di accesso, il ponte mantiene ancora oggi grande fascino. A poca distanza dal ponte, nei boschi, si trova l'imponente cava da cui i romani ricavano il tufo per la realizzazione del ponte.
PaoloPaolo
Visitato lo scorso aprile, questo luogo affascina per la presenza di due ponti-acquedotto romani immersi nel verde. Il Ponte della Mola (o degli Archi), costruito nel III secolo a.C., serviva l’acquedotto Anio Vetus, uno dei più antichi di Roma. Poco più a valle, il Ponte San Pietro era invece parte dell’acquedotto Marcio, realizzato nel II secolo a.C. Entrambi i ponti testimoniano l’ingegnosità romana nel superare le forre attraversate dai torrenti. Il sito è facilmente raggiungibile tramite un sentiero che passa accanto ai resti di una mola antica e di una cava di tufo usata per la costruzione.
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- Come arrivare : Prendete la strada Polense, direzione S Gregorio da Sassola,dirigetevi sulla Faustiniana. Sulla strada troverete l indicazione di una fabbrica di pirotecnica , potete parcheggiare li nel boschetto ( ammirate anche quella di zona è molto bella ) dopo aver parcheggiato tornate indietro attraversate la strada asfaltata e fate la salita che si trova proprio di fronte , lì c è la prima legenda con le indicazioni utili *Ora comincia il sentiero -*🍀 Scendete camminando su resti di una strada romana,seguite la strada sterrata ,sentiero bello e facile ,finalmente l acquedotto/ponte di fronte a voi in tutta la sua maestosità. Se non volete fermarvi solo li , oltrepassatelo e con un po' di forza nelle gambe fate la salita , dopo 10-15 minuti sarete già arrivati al secondo ponte, sarà alla vostra destra ( la legenda ve lo indica )...-* dopo averlo visitato risalite e scendete nella strada sterrata a destra, .proseguite scendete a valle per ammirare il greto del torrente. Se siete degli avventurieri come me , proseguite fino alla cascata ( non è indicata, è alla vostra destra ed è nascosta ) passando attraverso le rocce , qui massima attenzione ,non c è una stradina dovete arrampicarvi . Ritornando sul greto del torrente , proseguite se vi va di vedere altro , fino ad incontrare altri resti di ponti romani tra grandi alberi ,meravigliose pozze di acqua e canaloni . Mi raccomando sempre scarpe adatte e bastoni da trekking se siete abituati ad usarli. Dimenticavo, se sarete silenziosi e fortunati avrete la possibilità di vedere anche qualche animale. 🍀.Un bel luogo, andrebbe valorizzato ulteriormente , pulito maggiormente il sentiero da arbusti vari , e se possibile il greto del torrente , che nei momenti di piena trasporta e trattiene ogni tipo di sporcizia Ho gradito la presenza delle varie legende con le informazioni necessarie , 1 anno fa quando andai per la prima volta non c erano.. Se volete fermarvi a mangiare qualcosa mi raccomando sempre con voi una busta per riportare la spazzatura a casa...la natura vi ringrazierà 😉
Manuela Morgani

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Il Ponte Acquedotto della Mola di San Gregorio da Sassola è uno dei più spettacolari ponti-acquedotto superstiti dell’antica Roma, legato all’Anio Vetus. Questo ponte, noto anche come Ponte della Mola o Ponte degli Arci, fu costruito in epoca imperiale per consentire all’acquedotto Anio Vetus di attraversare la valle del Fosso della Mola. L’imponente struttura, collocata in un contesto naturale suggestivo, si distingue per i suoi 22 archi su doppio ordine, per una lunghezza di circa 155 metri e un’altezza massima di quasi 25 metri. Originariamente rivestito in opus reticulatum, è un capolavoro di ingegneria romana, pensato per resistere nel tempo e favorire la pendenza dell’acqua lungo il condotto. Nonostante i crolli subiti nel 1965 e le difficoltà di accesso, il ponte mantiene ancora oggi grande fascino. A poca distanza dal ponte, nei boschi, si trova l'imponente cava da cui i romani ricavano il tufo per la realizzazione del ponte.
Paolo 29

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Paolo

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Come arrivare : Prendete la strada Polense, direzione S Gregorio da Sassola,dirigetevi sulla Faustiniana. Sulla strada troverete l indicazione di una fabbrica di pirotecnica , potete parcheggiare li nel boschetto ( ammirate anche quella di zona è molto bella ) dopo aver parcheggiato tornate indietro attraversate la strada asfaltata e fate la salita che si trova proprio di fronte , lì c è la prima legenda con le indicazioni utili Ora comincia il sentiero -🍀 Scendete camminando su resti di una strada romana,seguite la strada sterrata ,sentiero bello e facile ,finalmente l acquedotto/ponte di fronte a voi in tutta la sua maestosità. Se non volete fermarvi solo li , oltrepassatelo e con un po' di forza nelle gambe fate la salita , dopo 10-15 minuti sarete già arrivati al secondo ponte, sarà alla vostra destra ( la legenda ve lo indica )...-* dopo averlo visitato risalite e scendete nella strada sterrata a destra, .proseguite scendete a valle per ammirare il greto del torrente. Se siete degli avventurieri come me , proseguite fino alla cascata ( non è indicata, è alla vostra destra ed è nascosta ) passando attraverso le rocce , qui massima attenzione ,non c è una stradina dovete arrampicarvi . Ritornando sul greto del torrente , proseguite se vi va di vedere altro , fino ad incontrare altri resti di ponti romani tra grandi alberi ,meravigliose pozze di acqua e canaloni . Mi raccomando sempre scarpe adatte e bastoni da trekking se siete abituati ad usarli. Dimenticavo, se sarete silenziosi e fortunati avrete la possibilità di vedere anche qualche animale. 🍀.Un bel luogo, andrebbe valorizzato ulteriormente , pulito maggiormente il sentiero da arbusti vari , e se possibile il greto del torrente , che nei momenti di piena trasporta e trattiene ogni tipo di sporcizia Ho gradito la presenza delle varie legende con le informazioni necessarie , 1 anno fa quando andai per la prima volta non c erano.. Se volete fermarvi a mangiare qualcosa mi raccomando sempre con voi una busta per riportare la spazzatura a casa...la natura vi...

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Definitely worth the drive, the road seems dodgy but continue to drive on. The area is well marked and the trail continues for 8 km. We only walked 2km. There is a section of Roman road. It would be a great way to spend an afternoon with a picnic lunch. We also met some Italian walnut farmers who gave us walnuts. It's about 1km to drive in from...

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33w

Il Ponte Acquedotto della Mola di San Gregorio da Sassola è uno dei più spettacolari ponti-acquedotto superstiti dell’antica Roma, legato all’Anio Vetus.

Questo ponte, noto anche come Ponte della Mola o Ponte degli Arci, fu costruito in epoca imperiale per consentire all’acquedotto Anio Vetus di attraversare la valle del Fosso della Mola. L’imponente struttura, collocata in un contesto naturale suggestivo, si distingue per i suoi 22 archi su doppio ordine, per una lunghezza di circa 155 metri e un’altezza massima di quasi 25 metri. Originariamente rivestito in opus reticulatum, è un capolavoro di ingegneria romana, pensato per resistere nel tempo e favorire la pendenza dell’acqua lungo il condotto.

Nonostante i crolli subiti nel 1965 e le difficoltà di accesso, il ponte mantiene ancora oggi grande fascino.

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