Si tratta di un luogo dall'importanza fondamentale per la Calabria e per la storia del meridione fondata dal conte Roberto detto il Guiscardo per la sua furbizia nell' assedio e conquista di Malvito e della sua seconda moglie Sichelgaita da San Marco argentano. Questi luoghi furono fondamentali affinché il conte, primus inter pares poté creare anche con uso di mezzi illeciti anticipando il 'pizzo' ed il sequestro di persona con riscatto, lo stato normanno nel meridione. L' abbazia ribasificata da un edificio baronale nella sua struttura colonica racconta il suo splendore non piu' originario del XI sec nella superba sala capitolare di un raffinatissimo gotico francese non ancora maturo e in tanti elementi di facciata. Il poco che rimane e' abbastanza per interpretarne lo splendore. Interessante anche l' ingresso voltato con più rimaneggiamenti e le porte normanne polilobate che danno verso il refettorio e un singolare passaggio murato che la credenza popolare vuole via di fuga collegata alla torre di san Marco. L' opera e' visitabile chiedendo ai proprietari i baroni Valentoni o loro eredi (suonare nell'edificio successivo) sono riuscito a visitarla grazie alla baronessa molto disponibile, anche se solo in parte. Tutto il sito e' carico di reperti e lo stesso chiostro ancora ben leggibile probabilmente potrebbe essere recuperato. Solo in Calabria un' opera di tale ampiezza culturale può essere ancora di proprietà privata il che e' paradossalmente una salvezza, osservo l' opera da più di 30 anni ed e' stata poco rimaneggiata. Bisognerà aspettare una maggiore sensibilità e maturazione di questa terra per poter recuperare seriamente le sue memorie. Singolare che in questi giorni di agosto il comune di san Marco Argentano stia festeggiando il millennio normanno attraverso i soliti cortei scimmiottati dalla toscana o dall' Umbria magari con vestiti rinascimental-robin hood. Orgoglio di boriosi intellettuali politici locali che " vogliono fare qualcosa per la loro terra" ed al consumo di una popolazione essenzialmente scevra di ogni conoscenza delle proprie origini che scommetto non abbia mai...
Read moreESPERIENZA INDIMENTICABILE,LA SIGNORA GIUDITH CI HA SUBITO MESSO A NOSTRO AGIO FACENDOCI VISITARE UN POSTO BELLISSIMO,CI HA RACCONTATO LA STORIA DEL POSTO E QUELLA DELLA SUA FAMIGLIA PROPRIETARIA DEL LUOGO, HA TRASMESSO AMORE E PASSIONE IN TUTTO QUELLO CHE HA DETTO.IL MARITO E' STATO UN VERO SIGNORE,SEMPRE GARBATO,DISPONIBILE E SOPRATUTTO ALLA MANO...CHICCA FINALE VISITA ALLA...
Read moreIl posto l'ho visitato in occasione della giornata FAI, negli anni sono stati fatti pochi restauri per preservarlo. Di proprietà di un privato , forse gestita dalla sovraintendenza dei beni culturali potrebbe...
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