Wenn auch nur spärlich, so existieren über den Ort Sanfré dennoch Akten bis zurück in die Mitte des XI. Jahrhunderts. Danach nannte man ihn Castrum Synfredi, wohl abgeleitet aus "sinus frigidus", der Aussage zu den kalten Lüften, die diese Gegend typischerweise umströmen. Umberto II. di Savoia, der beherzt die Wiederbesiedlung des von den Sarazenen 100 Jahre zuvor entvölkerten Piemont vorantrieb, schenkte Sanfré im Jahr 1098 an den Asti´er Bischof. Zu dieser Zeit muss es bereits ein Castello di Sanfrè gegeben haben, denn im Jahr 1224 erhielt Bonifacio de Brayda, dem man das Lehen an Sanfrè einräumte, die Erlaubnis, anstelle des alten, ein neues Castello zu errichten. Allerdings nicht an der Stelle, an der sich dieses neue Castello nach wechselvoller Geschichte bis heute befindet. Das alte Castello di Sanfrè, wie auch der mittelalterliche Ortskern, befanden sich nämlich dort, wo später die Chiesa della SS. Trinita (erwähnt seit 1386) errichtet wurde. Mit dem ausgehenden XIII. Jahrhundert ging Sanfré an die Isnardi de Castello, eine angesehene Bankiersfamilie aus Asti, deren antike Wurzeln nach Frankreich weisen ...
Mehr Informationen über dieses unbedingt sehenswerte Castello findet man in der PIEMONT-Sachbuchreihe Band I "Märchenschlösser" von Caroline Sesta (Erscheinungstermin...
Read moreHo visitato piacevolmente questo maniero situato nella provincia Granda, cioè quella di Cuneo la più estesa d'Italia, domenica 18 maggio 2025 partecipando a una gita sociale della sezione dell'Associazione Nazionale Carabinieri di via Sebastiano Valfrè di Torino, rimanendone molto soddisfatto. In effetti si tratta di un grande complesso di edifici costruito tra il XIII e il XVIII secolo dalla nobile famiglia Isnardi, banchieri astigiani e Marchesi di Caraglio. Purtroppo dell'antica costruzione non vi è più nulla dopo la venuta degli Spagnoli a metà del Cinquecento. Ho apprezzato il panorama fantastico dal terrazzo del giardino che domina la tranquilla cittadina di Sanfrè e permette la vista della catena montuosa delle Alpi con in primo piano il "Re di Pietra" ovvero il Monviso. Il giardino è estremamente curato e spicca in posizione centrale un esemplare di Cedro del Libano di notevoli dimensioni. La struttura è posta su un altura e appare imponente: all'interno si visitano vari ambienti e la mobilia e i numerosi quadri sono spunto di spiegazioni e approfondimenti storici accurati da parte della...
Read moreCastello molto bello. Un gran peccato che nel corso dei secoli sia passato di mano a più persone, tra le quali anche delle suore.... che in parte né hanno stravolto la propria bellezza, cancellando pitture ed affreschi ritenuti troppo osé. Conserva un giardino molto bello, e dalla balconata del parco si può osservare un panorama davvero incantevole. La guida che ci ha accompagnato ha saputo tenere alto l'interesse dei visitatori, raccontando in modo brillante la storia del castello. Possibilità di parcheggio adiacente al castello,a fine tour è stato possibile l'assaggio del dolce tipico della zona, compreso nel biglietto. Molto soddisfatta della visita. Peccato che sia un pochino spoglio di arredi, ma comunque se si passa da quelle parti vale la pena...
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