L'attuale chiesa fu eretta nel 1712 con le offerte del popolo savese, nello stesso luogo del Casale di Pasano in cui era presente una cappella medievale e una precedente cripta bizantina. Dopo il terremoto del 1743 si resero necessari lavori di restauro e furono anche aggiunti i sei contrafforti laterali, per aumentare la stabilità dell'edificio. Dichiarata inagibile nel 1987, è stata riaperta al culto nel 1999, dopo attenti lavori di restauro conservativo. La semplice facciata presenta un portale con colonne ioniche che sostengono una trabeazione con modanature. L'interno, a navata unica, è diviso in tre campate con trabeazione lineare che sostiene delle volte a stella. Spicca sulla parete di fondo il grande dossale barocco del 1732 in pietra leccese scolpita e dipinta in verde e oro, che sostiene ai lati le statue dei gesuiti S. Ignazio di Loyola e S. Francesco Saverio e al centro incornicia l'icona affrescata in stile bizantino di Maria Vergine con il Bambino. Nelle due campate centrali, opposte l'una all'altra, sono conservate due grandi tele raffiguranti la Madonna Divina Pastora tra S. Francesco di Paola e S. Lucia (Pasquale Bianchi, 1778) e Maria Vergine Regina tra S. Eligio Vescovo e S. Vito Martire (Pasquale e Diego Bianchi, seconda metà del '700). In una nicchia della prima campata sinistra sono esposti il masso di pietra e il ceppo di ferro che ricordano il Miracolo dello schiavo, avvenuto nel 1605, in cui uno schiavo al servizio del Capitano Marcantonio Raho, costretto a lavorare legato ad una catena con un grosso ferro al piede, invocò un giorno la Madonna chiedendole di liberarlo dal grande peso in cambio della promessa di farsi battezzare: in quel momento cadde dall'alto un pesante masso che ruppe il ferro che teneva...
Read moreSono arrivato con la mia bicicletta in una limpida mattina di ottobre. Grazie ad un fortuito incontro, ho avuto il piacere di avere una visita privata guidata dal sacerdote (che ringrazio infinitamente). Un luogo che rimanda ad una religiosità popolare senza tempo (e anche senza distinzioni di razze, leggete la leggenda del miracolo del sasso...
Read moreSi tratta di una Odigitria dexiokratousa (ovvero una "Madonna che indica la via" e che ha la particolarità di tenere il Bambino nella mano destra rispetto ad altre raffigurazioni di Odigitrie nelle quali invece è posto sulla mano sinistra). Diffusa sono in alcune...
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