HTML SitemapExplore
Find Things to DoFind The Best Restaurants
Find Things to DoFind The Best Restaurants

Eremo Di San Girolamo — Attraction in Scheggia e Pascelupo

Name
Eremo Di San Girolamo
Description
Nearby attractions
Nearby restaurants
Nearby hotels
Related posts
Keywords
Eremo Di San Girolamo tourism.Eremo Di San Girolamo hotels.Eremo Di San Girolamo bed and breakfast. flights to Eremo Di San Girolamo.Eremo Di San Girolamo attractions.Eremo Di San Girolamo restaurants.Eremo Di San Girolamo travel.Eremo Di San Girolamo travel guide.Eremo Di San Girolamo travel blog.Eremo Di San Girolamo pictures.Eremo Di San Girolamo photos.Eremo Di San Girolamo travel tips.Eremo Di San Girolamo maps.Eremo Di San Girolamo things to do.
Eremo Di San Girolamo things to do, attractions, restaurants, events info and trip planning
Eremo Di San Girolamo
ItalyUmbriaScheggia e PascelupoEremo Di San Girolamo

Basic Info

Eremo Di San Girolamo

06027 Scheggia E Pascelupo Province of Perugia, Italy
4.3(41)
Open 24 hours
Save
spot

Ratings & Description

Info

Cultural
Outdoor
Relaxation
Scenic
attractions: , restaurants:
logoLearn more insights from Wanderboat AI.
Phone
+39 075 922 9802

Plan your stay

hotel
Pet-friendly Hotels in Scheggia e Pascelupo
Find a cozy hotel nearby and make it a full experience.
hotel
Affordable Hotels in Scheggia e Pascelupo
Find a cozy hotel nearby and make it a full experience.
hotel
The Coolest Hotels You Haven't Heard Of (Yet)
Find a cozy hotel nearby and make it a full experience.
hotel
Trending Stays Worth the Hype in Scheggia e Pascelupo
Find a cozy hotel nearby and make it a full experience.

Reviews

Things to do nearby

Make fresh pasta and tiramisu with chickpeas
Make fresh pasta and tiramisu with chickpeas
Sun, Dec 28 • 10:30 AM
62024, Matelica, Marche, Italy
View details
Get the Appoverlay
Get the AppOne tap to find yournext favorite spots!
Wanderboat LogoWanderboat

Your everyday Al companion for getaway ideas

CompanyAbout Us
InformationAI Trip PlannerSitemap
SocialXInstagramTiktokLinkedin
LegalTerms of ServicePrivacy Policy

Get the app

© 2025 Wanderboat. All rights reserved.

Posts

Edoardo MariottiEdoardo Mariotti
Sorge nella parte orientale del massiccio del Monte Cucco, dietro il Monte Le Gronde, a più di 600 m. s.l.m. La costruzione è arroccata alla base di un anfiteatro di roccia calcarea, con parete di oltre cento metri e grotte sulla parte scoscesa, un complesso di celle medievali inserite nella roccia e circondate da boschi di faggio e castagno che lo rendono molto suggestivo. La costruzione romanica è costituita da tre corpi di fabbrica principali, da una serie di piccole strutture secondarie, oltre alle originarie grotte dei monaci, e ad una cella di preghiera isolata, parzialmente scavata nella roccia. Il primo abitatore, storicamente accertato dell’Eremo di Monte Cucco è il Beato Tomasso da Costacciaro, che vi dimorò per quasi 65 anni, e vi è morì nel 1337. Venne costituito in Eremo nel 1520 dal veneziano Beato Paolo Giustiniani con il permesso di Leone X. Il Beato fu il primo della compagnia di San Romualdo che più tardi verrà chiamata Congregazione degli Eremiti Camaldolesi di Monte Corona. Da questa data, fino ai primi anni del sec XIX, l’eremo fu centro culturale di rilievo, successivamente iniziò lentamente decadere. Nel 1583 gli eremiti stavano abbandonando il posto, infatti c’erano due grossi pericoli : i massi cadenti dall’alto, minacciavano di travolgere l’eremo e i ladri dalle grotte vicine, facevano scorrerie e ruberie. Infastiditi e intimoriti si rivolsero al Papa Sisto V per avere il permesso di andare in luoghi più accessibili ma lo stesso rispose con questa frase:”Restate!, rispose il Papa, dai massi vi libererà Dio, dai ladri vi libererò io“. Obbedirono e così avvenne. Nessuna disgrazia dai massi, anche se uno cadde, ma si fermo innocuo dinanzi alla porta della chiesa interna, e nessun disturbo dai ladri, che furono scacciati per sempre. Successivamente subì la soppressione e demaniazione, ma tenacemente gli eremiti resistettero. L’ultimo eremita di quell’epoca fu Don Mariano Kizek, nato in Slesia nel 1888, morì a Frascati nel 1974 dopodichè fu chiuso e cadde in completa rovina. Iniziò lo sfascio e la desolazione, ciò che ancora era utile fu asportato, i tetti rimasero senza coppi e senza travi, il portale settecentesco della chiesa interna fu portato via, perfino le pietre squadrate delle finestre furono rubate. Piogge nevi e tramontane fecero il resto, piante e rovi infestarono il luogo da renderlo impervio. Tuttavia durante la guerra 1939 – 1944 il povero eremo fu ancora cercato dal popolo di Pascelupo e Perticano come rifugio contro i colpi di artiglieria e dell’aviazione. Una cinquantina di persone venute anche da Fabriano, stettero per oltre mezzo mese, alloggiate quassù cercano rifugio nella sacrestia della chiesa che era rimasta intatta e nelle grotte della montagna. Passata la furia della guerra, il cammino di distruzione si accelerò, e l’eremo divenne un cumulo pauroso di macerie, fino al 1981 quando vennero iniziati i restauri.
Paolo BonciPaolo Bonci
E un luogo incantato posto in cima ad una roccia. Ideale sia per chi vuole avere qualche minuto di meditazione e preghiera sia per chi vuole fare una passeggiata tra la natura. Per raggiungerlo a piedi si impiegano circa 50 minuti mantenendo un passo accessibile a tutti Credo che ultimamente non sia abitato da frati e questo lo rende inaccessibile all interno ed è un vero peccato perché io l ho visto in passato ed è splendido.....
Daniele Maria SacchiDaniele Maria Sacchi
L'Eremo di San Girolamo sorge nella parte orientale del massiccio del Monte Cucco, dietro il Monte Le Gronde, oltre i 600 m. s.l.m. La costruzione è stupendamente incastonata alla base di un anfiteatro di natura calcarea, immersa in una faggeta che concorre ad esaltare la peculiarità di un ambiente particolarmente suggestivo immerso nel verde.
See more posts
See more posts
hotel
Find your stay

Pet-friendly Hotels in Scheggia e Pascelupo

Find a cozy hotel nearby and make it a full experience.

Sorge nella parte orientale del massiccio del Monte Cucco, dietro il Monte Le Gronde, a più di 600 m. s.l.m. La costruzione è arroccata alla base di un anfiteatro di roccia calcarea, con parete di oltre cento metri e grotte sulla parte scoscesa, un complesso di celle medievali inserite nella roccia e circondate da boschi di faggio e castagno che lo rendono molto suggestivo. La costruzione romanica è costituita da tre corpi di fabbrica principali, da una serie di piccole strutture secondarie, oltre alle originarie grotte dei monaci, e ad una cella di preghiera isolata, parzialmente scavata nella roccia. Il primo abitatore, storicamente accertato dell’Eremo di Monte Cucco è il Beato Tomasso da Costacciaro, che vi dimorò per quasi 65 anni, e vi è morì nel 1337. Venne costituito in Eremo nel 1520 dal veneziano Beato Paolo Giustiniani con il permesso di Leone X. Il Beato fu il primo della compagnia di San Romualdo che più tardi verrà chiamata Congregazione degli Eremiti Camaldolesi di Monte Corona. Da questa data, fino ai primi anni del sec XIX, l’eremo fu centro culturale di rilievo, successivamente iniziò lentamente decadere. Nel 1583 gli eremiti stavano abbandonando il posto, infatti c’erano due grossi pericoli : i massi cadenti dall’alto, minacciavano di travolgere l’eremo e i ladri dalle grotte vicine, facevano scorrerie e ruberie. Infastiditi e intimoriti si rivolsero al Papa Sisto V per avere il permesso di andare in luoghi più accessibili ma lo stesso rispose con questa frase:”Restate!, rispose il Papa, dai massi vi libererà Dio, dai ladri vi libererò io“. Obbedirono e così avvenne. Nessuna disgrazia dai massi, anche se uno cadde, ma si fermo innocuo dinanzi alla porta della chiesa interna, e nessun disturbo dai ladri, che furono scacciati per sempre. Successivamente subì la soppressione e demaniazione, ma tenacemente gli eremiti resistettero. L’ultimo eremita di quell’epoca fu Don Mariano Kizek, nato in Slesia nel 1888, morì a Frascati nel 1974 dopodichè fu chiuso e cadde in completa rovina. Iniziò lo sfascio e la desolazione, ciò che ancora era utile fu asportato, i tetti rimasero senza coppi e senza travi, il portale settecentesco della chiesa interna fu portato via, perfino le pietre squadrate delle finestre furono rubate. Piogge nevi e tramontane fecero il resto, piante e rovi infestarono il luogo da renderlo impervio. Tuttavia durante la guerra 1939 – 1944 il povero eremo fu ancora cercato dal popolo di Pascelupo e Perticano come rifugio contro i colpi di artiglieria e dell’aviazione. Una cinquantina di persone venute anche da Fabriano, stettero per oltre mezzo mese, alloggiate quassù cercano rifugio nella sacrestia della chiesa che era rimasta intatta e nelle grotte della montagna. Passata la furia della guerra, il cammino di distruzione si accelerò, e l’eremo divenne un cumulo pauroso di macerie, fino al 1981 quando vennero iniziati i restauri.
Edoardo Mariotti

Edoardo Mariotti

hotel
Find your stay

Affordable Hotels in Scheggia e Pascelupo

Find a cozy hotel nearby and make it a full experience.

Get the Appoverlay
Get the AppOne tap to find yournext favorite spots!
E un luogo incantato posto in cima ad una roccia. Ideale sia per chi vuole avere qualche minuto di meditazione e preghiera sia per chi vuole fare una passeggiata tra la natura. Per raggiungerlo a piedi si impiegano circa 50 minuti mantenendo un passo accessibile a tutti Credo che ultimamente non sia abitato da frati e questo lo rende inaccessibile all interno ed è un vero peccato perché io l ho visto in passato ed è splendido.....
Paolo Bonci

Paolo Bonci

hotel
Find your stay

The Coolest Hotels You Haven't Heard Of (Yet)

Find a cozy hotel nearby and make it a full experience.

hotel
Find your stay

Trending Stays Worth the Hype in Scheggia e Pascelupo

Find a cozy hotel nearby and make it a full experience.

L'Eremo di San Girolamo sorge nella parte orientale del massiccio del Monte Cucco, dietro il Monte Le Gronde, oltre i 600 m. s.l.m. La costruzione è stupendamente incastonata alla base di un anfiteatro di natura calcarea, immersa in una faggeta che concorre ad esaltare la peculiarità di un ambiente particolarmente suggestivo immerso nel verde.
Daniele Maria Sacchi

Daniele Maria Sacchi

See more posts
See more posts

Reviews of Eremo Di San Girolamo

4.3
(41)
avatar
5.0
4y

Sorge nella parte orientale del massiccio del Monte Cucco, dietro il Monte Le Gronde, a più di 600 m. s.l.m. La costruzione è arroccata alla base di un anfiteatro di roccia calcarea, con parete di oltre cento metri e grotte sulla parte scoscesa, un complesso di celle medievali inserite nella roccia e circondate da boschi di faggio e castagno che lo rendono molto suggestivo. La costruzione romanica è costituita da tre corpi di fabbrica principali, da una serie di piccole strutture secondarie, oltre alle originarie grotte dei monaci, e ad una cella di preghiera isolata, parzialmente scavata nella roccia. Il primo abitatore, storicamente accertato dell’Eremo di Monte Cucco è il Beato Tomasso da Costacciaro, che vi dimorò per quasi 65 anni, e vi è morì nel 1337. Venne costituito in Eremo nel 1520 dal veneziano Beato Paolo Giustiniani con il permesso di Leone X. Il Beato fu il primo della compagnia di San Romualdo che più tardi verrà chiamata Congregazione degli Eremiti Camaldolesi di Monte Corona. Da questa data, fino ai primi anni del sec XIX, l’eremo fu centro culturale di rilievo, successivamente iniziò lentamente decadere. Nel 1583 gli eremiti stavano abbandonando il posto, infatti c’erano due grossi pericoli : i massi cadenti dall’alto, minacciavano di travolgere l’eremo e i ladri dalle grotte vicine, facevano scorrerie e ruberie. Infastiditi e intimoriti si rivolsero al Papa Sisto V per avere il permesso di andare in luoghi più accessibili ma lo stesso rispose con questa frase:”Restate!, rispose il Papa, dai massi vi libererà Dio, dai ladri vi libererò io“. Obbedirono e così avvenne. Nessuna disgrazia dai massi, anche se uno cadde, ma si fermo innocuo dinanzi alla porta della chiesa interna, e nessun disturbo dai ladri, che furono scacciati per sempre. Successivamente subì la soppressione e demaniazione, ma tenacemente gli eremiti resistettero. L’ultimo eremita di quell’epoca fu Don Mariano Kizek, nato in Slesia nel 1888, morì a Frascati nel 1974 dopodichè fu chiuso e cadde in completa rovina. Iniziò lo sfascio e la desolazione, ciò che ancora era utile fu asportato, i tetti rimasero senza coppi e senza travi, il portale settecentesco della chiesa interna fu portato via, perfino le pietre squadrate delle finestre furono rubate. Piogge nevi e tramontane fecero il resto, piante e rovi infestarono il luogo da renderlo impervio. Tuttavia durante la guerra 1939 – 1944 il povero eremo fu ancora cercato dal popolo di Pascelupo e Perticano come rifugio contro i colpi di artiglieria e dell’aviazione. Una cinquantina di persone venute anche da Fabriano, stettero per oltre mezzo mese, alloggiate quassù cercano rifugio nella sacrestia della chiesa che era rimasta intatta e nelle grotte della montagna. Passata la furia della guerra, il cammino di distruzione si accelerò, e l’eremo divenne un cumulo pauroso di macerie, fino al 1981 quando vennero...

   Read more
avatar
1.0
3y

Una camminata di un'ora in salita (con tanto di indicazioni lungo il percorso) per arrivare ad un CANCELLO CHIUSO. Abbiamo provato a suonare ma nessuno ci ha risposto pur avendo sentito le campane che indicavano che ci fosse qualcuno all'interno; l'eremo è inaccessibile e dall'estero non si riesce nemmeno a vedere la cascata. Una volta arrivati ci aspettava solo un cartello con scritto: " Vietate le visite turistiche e di...

   Read more
avatar
5.0
2y

L'eremo sembra uscito da un film del signore degli anelli. È stato ristrutturato negli anni 80 dopo una fase di abbandono iniziata nel 1974. Lo si raggiunge da Pascelupo con un sentiero particolarmente ripido e faticoso e non vi si può accedere poiché, nonostante sia abitato, gli eremiti non accettano visite e non escono mai dall'eremo stesso, a parte il custode. Piccolo consiglio, hanno "timore" delle donne. Lo dico...

   Read more
Page 1 of 7
Previous
Next