Percorrendo le strade di Serra de' Conti, giungiamo fino al Museo di Arte Monastica (MAM). Qui visitiamo le “stanze del tempo sospeso”, cioè un percorso storico di civiltà che, organizzato in sale eleganti con due giovani guide appassionate, disvela aspetti particolari e propri dei monasteri . In particolare si raccontano le vicende delle Clarisse di Serra de’ Conti, tassello sociale di grandissima importanza per il borgo, il volgere delle stagioni, i prodotti utilizzati in cucina, la farmacopea, il ricamo e la tessitura, la ceroplastica, la spezieria, la tintura delle stoffe, i fiori di seta, la musica e il canto nonché altre attività, a favore della popolazione del borgo e della valle del Misa. Per secoli il microcosmo femminile delle Clarisse ha infatti rappresentato una sorta di famiglia “allargata” scandendo il ritmo della vita cittadina ed esprimendo in nuce anche concetti moderni come quello dello sviluppo sostenibile. Il museo è di nuovissima impostazione, con sala multimediale ed è veramente inclusivo, a terra ha i percorsi per non vedenti e pedane per l'abbattimento delle barriere...
Read moreHo visitato vari monasteri e musei ma questo è davvero particolare! Si entra vivamente nella vita delle monache, attraverso la parte teatrale si sentono le loro voci e le loro storie. E si compie quel salto temporale che permette di comprendere in pieno un'epoca storica. Il museo è ricchissimo di strumenti di lavoro e lavori svolti, di vasellame e di utensili, di stoffe e ricami. Mi è piaciuto particolarmente il settore cucina, con attrezzi belli da vedere, sopratutto le rotelle per tagliare la pasta fatta a mano e gli stampi con lo stemma per il pane. Bellissimi i ricami a tombolo e le stoffe, lavorate con il telaio, presente in più versioni. Molto particolare l'armadio a cassetti. Ben chiari e utili i pannelli informativi pieni di notizie curiose. La ragazza che accoglie i visitatori é di una cortesia speciale, unica! È un museo da visitare e da gustare con calma, alla scoperta di una dimensione...
Read moreFa parte di quei piccoli "musei - tesoro" sparsi nei borghi d'Italia. Il personale è davvero gentile e disponibile. La mostra inizia con una serie di oggetti a cui delle voci registrate danno vita raccontando episodi di vita monastica. Si può decidere di ascoltare oppure proseguire oltre. Sono presenti sia oggetti di uso quotidiano (piatti, bottiglie,...) sia oggetti per il lavoro (quelle antiche abilità manuali che animavano e sostenevano i monasteri). Accanto all'oggettistica ci sono alcuni barcode con contenuti aggiuntivi, un video, un ascolto e alcune "cose che si possono fare" (purtroppo a causa del covid non è al momento possibile toccarle) che rendono la visita più coinvolgente. Un museo...
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