Luogo bellissimo a livello naturalistico, ma pessima l'accoglienza! Abbiamo soggiornato tre giorni in nove persone in regime di mezza pensione al "modico" prezzo di 55 euro a persona con colazione e cena. Allora, appena arrivati neanche ci hanno fatto entrare nel portone del convento, ci hanno fatto salire in auto di nuovo e ci hanno accompagnato frettolosamente in una struttura distaccata sopra al convento che è collegata allo stesso con un "percorso pedonale" abbastanza impervio e male illuminato di sera. Percorso, che se uno non vuole prendere la macchina, deve per forza fare per andare nel refettorio. Nonostante fossimo paganti per tre giorni, non ci ê stata data la possibilitá di visitare il convento. Avremmo dovuto pagare la visita guidata. Arriviamo in questa struttura staccata dal convento che hanno riaperto in occasione delle festivitá pasquali e abbiamo trovato le camere gelate con i termosifoni spenti nell'ala che ci era stata assegnata. Premetto che abbiamo prenotato il 6 febbraio per il 29 marzo e dato che la struttura è stata chiusa tutto l'inverno sarebbe dovuta essere loro cura farla trovare alla giusta temperatura! Comunque ci viene detto che per i termosifoni ci saremmo dovuti rivolgere al priore. Abbiamo potuto parlare con un monaco solo all'ora di cena in refettorio e viene fuori che si era scaricata la batteria del termostato...e va bene...insomma alla fine vengono accesi i termosifoni e in una delle 4 stanze che ci sono state assegnate il termosifone non scaldava, con pazienza siamo tornati di nuovo a chiedere e ci è stato detto che forse erano da spurgare. Ci siamo dovuti fare lo spurgo da soli e nonostante questo il termosifone non scaldava e la camera è rimasta fredda e umida per tutto il soggiorno! Ci si potevano salare i prosciutti! Ora passiamo all'esilarante parte della mezza pensione! Colazione: fila chilometrica per avere una tazzina di caffè o un cappuccino ad una macchinetta gestita esclusivamente da uno dei frati,(guai se ti ci avvicinavi e ti azzardavi a toccarla!). Dopo aver fatto diligentemente la tua fila per fare la tua colazione, pagata, la scelta era obbligata a una fetta di pane una marmellata e uno yogurt. Peccato che tutto questo ben di Dio non era sempre per tutti! Perchè li vige la regola del chi prima arriva meglio alloggia! Eppure essendo paganti avremmo dovuto avere tutti la possibilitá di mangiare le stesse cose...non era possibile avere manco una tazza di latte se non liofilizzato della macchinetta gestita dal frate. Capitolo cena: per tre sere consecutive abbiamo avuto minestrone! Ma non minestrone con verdure e pasta, acqua cotta con 4 verdure in croce! Dopo di che, la prima sera una mozzarellina da 100 gr e due fagiolini. La seconda sera mezza fetta di mortadella, mezza di prosciutto e due pomodorini gratinati. Ma l'apoteosi l'abbiamo avuta la terza sera, la cena di Pasqua! Primo: Minestrone come sempre (acqua cotta con quattro verdure in croce), secondo: un mix di verdure carote zucchine e patate con MEZZO UOVO al tegamino, tutto freddo e cucinato forse la mattina...probabilmente erano gli avanzi del pranzo di Pasqua! Una cosa indecente e forse contro ogni norma igienico sanitaria...mezzo uovo... Ora senza troppo pretendere un piatto di rigatoni al pomodoro, un uovo sodo (sano) e un cartone di latte a lunga conservazione non credo avrebbero mandato in bancarotta il convento! Ripeto abbiamo pagato 55 euro al giorno a persona che a camera fanno 110 ,senza servizio di pulizia giornaliera. Il prezzo richiesto non è in linea con il servizio reso. Questi applicano la politica della minima spesa massima resa a prezzi da albergo ed...
Read moreDopo un po che lo avevo pianificato finalmente oggi sono riuscita ad andare a Fonte Avellana. Il monastero è splendido, si trova tra i monti incastonato nella roccia. Il monastero è millenario, era abitato da monaci amanuensi che passavano tutta la loro vita ricopiando libri ed è presente una biblioteca con piu di 40mila volumi. Il monastero è tutto'oggi abitato da monaci di clausura ma una parte è visitabile con la guida al costo di 2 euro. La guida è davvero preparatissima, ci ha spiegato molto bene la storia del monastero e la descrizione delle stanze. Non sono molte quelle visitabili però tra queste c'è lo scriptorium che è veramente suggestivo, la stanza per accogliere gli ospiti importanti e la cripta sotterranea che era in origine la chiesa principale. A Fonte Avellana ha risieduto anche per un periodo Dante e vi ha scritto la parte finale di un canto del paradiso, tanto che quei versi si possono leggere anche in una targa sulla facciata della chiesa. Sono organizzatissimi anche per i turisti, ci sono locali iginieici, vasta area per pick nick e parcheggio, c'è un bar che prepara panini e caffe oppure si puo decidere di mangiare nel refettorio dei monaci con un menu fisso di 20 euro tutto compreso. C'è anche un negozio chiamato "farmacia" dove vendono cose prodotte dai monaci e da altri conventi nelle vicinanze, si possono trovare marmellate, olio, miele, saponi, creme, caramelle e soprattutto un bel po di alcolici. Assolutamente da prendere la "Tintura imperiale", un distillato alcolico che da come dice il foglio illustrativo è una panacea contro ogni male, dal mal di stomaco al raffreddore, mal di denti... Intorno al monastero ci sono numerosi sentieri per camminare. Volendo è anche possibile soggiornare al monastero (previa prenotazione ovviamente), sia proprio all'interno del monastero che in stanze esterne per chi non è interessato a seguire le...
Read moreHo avuto il piacere di visitare il suggestivo Monastero di Fonte Avellana in una fredda, a tratti nevosa giornata invernale. Questo scenario ha reso l’esperienza ancora più affascinante, aggiungendo un tocco di magia al percorso che si snoda tra le montagne fino all’abbazia.
All’arrivo, presso la farmacia Erboristeria, è possibile prenotare la visita guidata, della durata di circa 30 minuti. Non è richiesto un biglietto d’ingresso, ma è suggerita una piccola offerta di 2 euro. Durante il tour, si ha l’opportunità di immergersi nella storia e nell’arte dell’abbazia, iniziando dalla zona che un tempo ospitava gli amanuensi. Questo spazio è realizzato seguendo le geometrie della sezione aurea e l’analemma di Vitruvio, il che aggiunge un fascino unico all’esperienza. Si può anche dare un’occhiata alla preziosa biblioteca, un luogo ricco di storia e cultura.
Il percorso prosegue nel chiostro e si avvicina alla porta d’ingresso della zona di clausura, non accessibile al pubblico, ma all’interno della quale sono custoditi volumi di grande valore. Questi possono essere consultati dai ricercatori nella sala biblioteca esterna. Successivamente, si visita la cripta, dove termina il tour, con accesso diretto alla chiesa. Al suo interno, è impossibile non soffermarsi ad ammirare il coro ligneo, di straordinaria fattura, che spicca sebbene il suo stile contrasti leggermente con l’ambiente circostante.
Uscendo dalla chiesa, ci si ritrova nella piazzetta principale, dove si può visitare l’erboristeria e, subito fuori, una zona ristoro gestita anche dai monaci camaldolesi dell’abbazia. Una visita consigliatissima, che regala emozioni uniche tra storia, spiritualità e...
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