Il lago artificiale formatosi in seguito allo sbarramento del fiume Sele, rappresenta il cuore dell' Oasi. L'invaso è circondato da ambienti molto vari come il bosco igrofilo, il prato allagato, la foresta ripariale, il canneto e le aree palustri. Nel tratto collinare si estendono ampie zone a macchia mediterranea, bosco ceduo, campi coltivati e prati naturali. L'Oasi fa parte della Riserva naturale regionale Foce Sele-Tanagro Flora e fauna L'area palustre è in gran parte colonizzata dalla cannuccia di palude a cui si affiancano la tifa, lo sparganio, scirpus e giungo. Tra le piante sommerse spiccano la lenticchia d'acqua e le diverse specie di potamogeton. Il bosco igrofilo è costituito da salici, pioppo nero, pioppo bianco ed ontano nero. Negli ampi prati naturali e nei lembi di macchia mediterranea, in primavera, spiccano le fioriture di narcisi, gigli d'acqua, ranuncoli e diverse specie di orchidee. L'avifauna acquatica comprende: beccaccino, svasso maggiore, germano reale, folaga, airone cenerino e tarabuso. Tra i rapaci: falco di palude, nibbio bruno e poiana. Tra i passeriformi: cannaiola, cannareccione e pendolino. Tra i mammiferi, la lontra (simbolo dell'oasi) gode di un habitat ancora incontaminato. Strutture Centro visite, tre sentieri natura, aree attrezzate per la sosta, capanni d'osservazione, centro di recupero animali selvatici e stazione di inanellamento. Come si svolge la visita La visita dura circa 2 ore. Dal centro visite, si percorre in leggera discesa un tratto di strada sterrata e dopo una sosta panoramica sull'oasi si prosegue attraversando una serie di prati naturali per raggiungere poi, dopo pochi minuti, le rive del lago. Da qui con un percorso molto suggestivo, costruito su palafitta, si attraversa uno stagno, circondato da un tratto di canneto e di bosco allagato. Si continua, poi, a costeggiare la riva del lago utilizzando un camminamento realizzato con traversine di legno, raggiungendo così, i vari osservatori per dedicarsi in silenzio all'osservazione degli uccelli presenti. Si consiglia un abbigliamento mimetico, scarpe comode ed...
Read morePremetto di aver copiato ed incollato il pensiero del signor Vincenzo Raia espresso qualche mese fa e ad oggi, dopo la mia esperienza mi trovo assolutamente d'accordo con tutto quello scritto dal signor Vincenzo:
Cosa c'è da condividere o recensire? L'esperienza semplicemente non c'è, non si può definire tale. Massimo rispetto per il WWF e per il lavoro svolto in difesa degli animali. Ma aprire al pubblico un luogo dove gli animali praticamente non ci sono, dire che ci sono 2 km di passeggiata quando sono in tutto 200 metri (se si esclude la strada che ti distanzia dal parcheggio), e rubare 6 euro a persona per sostare in luoghi scomodi e non ospitali per circa 6 ore, per vedere solo libellule e 2, ma dico "due" uccelli in lontananza che neanche con uno zoom da 300 mm si riescono a catturare data la distanza, penso sia molto prossimo alla truffa. Per non parlare delle macchine agricole attive intorno che regalano un rumore continuo di motore in sottofondo. Ripeto, massimo rispetto e ammirazione per la natura, per la creazione, e per tutto quello che si fa in difesa di essa, ma è un luogo che ha valenza per gli addetti ai lavori, ma a nessun titolo è in grado di aprire al pubblico, nè da un punto di vista ricreativo nè di osservazione, perchè non si sta più comodi e non si vede più di quanto non accada su un qualunque altro punto delle...
Read moreCosa c'è da condividere o recensire? L'esperienza semplicemente non c'è, non si può definire tale. Massimo rispetto per il WWF e per il lavoro svolto in difesa degli animali. Ma aprire al pubblico un luogo dove gli animali praticamente non ci sono, dire che ci sono 2 km di passeggiata quando sono in tutto 200 metri (se si esclude la strada che ti distanzia dal parcheggio), e rubare 6 euro a persona per sostare in luoghi scomodi e non ospitali per circa 6 ore, per vedere solo libellule e 2, ma dico "due" uccelli in lontananza che neanche con uno zoom da 300 mm si riescono a catturare data la distanza, penso sia molto prossimo alla truffa. Per non parlare delle macchine agricole attive intorno che regalano un rumore continuo di motore in sottofondo. Ripeto, massimo rispetto e ammirazione per la natura, per la creazione, e per tutto quello che si fa in difesa di essa, ma è un luogo che ha valenza per gli addetti ai lavori, ma a nessun titolo è in grado di aprire al pubblico, nè da un punto di vista ricreativo nè di osservazione, perchè non si sta più comodi e non si vede più di quanto non accada su un qualunque altro punto delle...
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