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Tomba dei Giganti Sa Domu 'e S'Orcu — Attraction in Siddi

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Tomba dei Giganti Sa Domu 'e S'Orcu
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Tomba dei Giganti Sa Domu 'e S'Orcu
ItalySardiniaSiddiTomba dei Giganti Sa Domu 'e S'Orcu

Basic Info

Tomba dei Giganti Sa Domu 'e S'Orcu

SP44, 09020 Siddi SU, Italy
4.7(290)
Open 24 hours
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Cultural
Scenic
Off the beaten path
attractions: , restaurants:
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Mon, Dec 29 • 9:15 AM
09029, Tuili, Sardegna, Italy
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Ilaria CardellaIlaria Cardella
Un luogo fuori dal tempo che dall'alto della Giara domina indisturbato da millenni. La Tomba dei Giganti “Sa dom’e S’Orcu” è ubicata nell’altopiano di Siddi ad un’altezza di circa 355 mt. Si colloca in modo abbastanza centrale nella Giara, con asse sud-est/nord-ovest ed è circondata dai resti di almeno 14 nuraghi. La zona era un riparo naturale che consentiva alle popolazioni di insediarsi e considerarsi protetti. Il sito è attribuibile all’età del Bronzo (XVI-XIV sec. a.C.) e ad oggi risulta quasi perfettamente conservato. Al momento degli scavi da parte dell’equipe dell’archeologo Ubaldo Badas, ciò che costituiva il dorso superiore è stato rinvenuto lungo i fianchi in stato di crollo, mentre la facciata che sino alla metà degli anni 40’ risultava in discreto stato di conservazione, ha poi subìto un crollo rovinoso di alcuni blocchi del prospetto. La Soprintendenza Archeologica di Cagliari si è poi occupata del restauro. La mole megalitica con corpo tombale absidato è lunga 15,20 ed è realizzata con grossi blocchi di basalto bel lavorati e disposti a filari regolari estratti dallo stesso altopiano di origine vulcanica sul quale sorge. La particolarità della facciata di questa tomba è la diversità di grandezza dei blocchi che compongono i tre filari inferiori rispetto a quelli superiori: sono più piccoli e di altezza inferiore. L’altezza ormai residua senza il sesto filare di blocchi presenti in origine è di 4,5 mt. Esternamente, l’esedra misura 18 mt di corda e alla base vi era un bancone-sedile di cui rimangono oggi poche tracce. L’ingresso al sepolcro è sormontato da un massiccio architrave che al centro presenta una profonda spaccatura. Una volta entrati troviamo alla nostra sinistra una grande nicchia sopraelevata rispetto al pavimento, con probabile funzione di contenimento del corredo funerario. La camera tombale di sezione trapezoidale misura circa 10 mt, larga 1,25 e alta 2.50 ad ogiva tronca. Le lastre che fungono da copertura alla camera funeraria si conservano nella loro sequenza originaria, esclusa la più estrema. La maggiore di esse pesa 12,48 tonnellate. Il fondo del sepolcro è invece chiuso da un’unica lastra verticale infissa nel terreno a coltello. Si ipotizza che la camera sepolcrale potesse contenere oltre 300 deposizioni ma non è stato rinvenuto alcun frammento, se non resti in frantumi dei corredi ceramici adagiati su un letto di ciottoli di fiume nell’area pavimentale che, così come nella TdG di Bidistili a Fonni, simboleggiavano il viaggio sull’acqua che il defunto faceva per raggiungere l’aldilà secondo l’interpretazione data dall’archeologo Giovanni Lilliu. Come arrivare: dalla SS 131 prendere l’uscita per Sanluri, direzione Lunamatrona. Da qui la SP 46 sino al bivio per Siddi proseguendo sulla Provinciale 5. La si percorre superando il paese verso Gonnostramatza sinchè un cartello sulla destra nell’altopiano indicherà la via per la tomba (a circa 2,2 km).
Maria Teresa PisciMaria Teresa Pisci
Sa Domu'e S'orku è una tomba detta dei "Giganti" che si trova nella Giara di Siddi. Tomba che risale al Bronzo Recente (1300_1000 a.C.). Appartiene alla tipologia costruttiva "a filari", infatti venne edificata con conci megalitici rettangolari posti in fila e aggettanti in alzato. All'interno nel cosiddetto "corridoio" venivano riposte le salme, senza distinzione di sesso, di età o ceto sociale compresi i corredi funerari. Per fare spazio ai nuovi morti, venivano rimosse e accantonate le vecchie ossa, in un lato della sepoltura, infatti, nello scavo archeologico, vennero rinvenuti centinaia di teschi appartenenti, quindi, ad una numerosa comunità. Per procedere alla sepoltura, probabilmente veniva spostata una delle grandi lastre e da li si calava il cadavere che poi veniva deposto sul pavimento. Sul davanti, ancora oggi, presenta delle grandi pietre posizionate alla base del monumento a formare una esedra o spazio comune, dove presumibilmente, si officiavano cerimonie in onore dei defunti e i riti di incubazione dedicati agli adolescenti. Questi ultimi trovano testimonianza in alcuni testi degli antichi Latini. Il culto per gli antenati era molto sentito e radicato, nella Cultura e Civiltà Nuragica. I' altopiano dove si trova Sa Domu 'e S'Orcu presenta numerosi Nuraghi, dal semplice monotorre a quello complesso, compreso un arcaico Nuraghe a corridoio. La posizione elevata fa si che il tutto sia inserito in un contesto paesaggistico meraviglioso e di notevole interesse archeologico. Per visitare l'altipiano con tutte le sue attrattive, bisogna organizzarsi e dedicarle almeno una settimana. Da lassù si ridiscende sicuramente arricchiti.
Ivan LicariIvan Licari
La tomba dei giganti Sa Domu ‘e S’Orcu è senza alcun dubbio uno dei monumenti nuragici più belli e meglio conservati di tutta la Sardegna, che si trova all’interno della giara di Siddi, a pochi chilometri dal centro abitato. Fu realizzata su un’area basaltica leggermente rialzata rispetto al territorio circostante e si presenta con la tipica struttura con fronte ad esedra a filari. L’ingresso alla tomba dei giganti Sa Domu ‘e S’Orcu, che è largo 1 metro ed orientato a sud-est, trova spazio al centro dell’esedra prima analizzata ed è magistralmente sormontata da un architrave con una profonda fenditura al suo centro. Oltrepassando l’ingresso, spostandoci sulla sinistra, si può scorgere un grande nicchione sopraelevato, probabilmente con scopi votivi, particolarmente rifinita. L’opera muraria che rappresenta la sede della camera funeraria, dalla pianta rettangolare e sezione ad ogiva tronca, è stata realizzata con blocchi più piccoli rispetto a quelli dei filari di base, invece la parete di testata è costituita da un’unica lastra che viene inserita a coltello. Dall’analisi di altri monumenti di questo tipo, si è ipotizzato che la camera funeraria della tomba dei giganti Sa Domu ‘e s’Orcu potesse contenere anche 300 deposizioni e che tale struttura venne pure utilizzata anche in periodo punico e romano, come testimoniamo alcuni reperti ceramici e monete recuperate al suo interno.
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Un luogo fuori dal tempo che dall'alto della Giara domina indisturbato da millenni. La Tomba dei Giganti “Sa dom’e S’Orcu” è ubicata nell’altopiano di Siddi ad un’altezza di circa 355 mt. Si colloca in modo abbastanza centrale nella Giara, con asse sud-est/nord-ovest ed è circondata dai resti di almeno 14 nuraghi. La zona era un riparo naturale che consentiva alle popolazioni di insediarsi e considerarsi protetti. Il sito è attribuibile all’età del Bronzo (XVI-XIV sec. a.C.) e ad oggi risulta quasi perfettamente conservato. Al momento degli scavi da parte dell’equipe dell’archeologo Ubaldo Badas, ciò che costituiva il dorso superiore è stato rinvenuto lungo i fianchi in stato di crollo, mentre la facciata che sino alla metà degli anni 40’ risultava in discreto stato di conservazione, ha poi subìto un crollo rovinoso di alcuni blocchi del prospetto. La Soprintendenza Archeologica di Cagliari si è poi occupata del restauro. La mole megalitica con corpo tombale absidato è lunga 15,20 ed è realizzata con grossi blocchi di basalto bel lavorati e disposti a filari regolari estratti dallo stesso altopiano di origine vulcanica sul quale sorge. La particolarità della facciata di questa tomba è la diversità di grandezza dei blocchi che compongono i tre filari inferiori rispetto a quelli superiori: sono più piccoli e di altezza inferiore. L’altezza ormai residua senza il sesto filare di blocchi presenti in origine è di 4,5 mt. Esternamente, l’esedra misura 18 mt di corda e alla base vi era un bancone-sedile di cui rimangono oggi poche tracce. L’ingresso al sepolcro è sormontato da un massiccio architrave che al centro presenta una profonda spaccatura. Una volta entrati troviamo alla nostra sinistra una grande nicchia sopraelevata rispetto al pavimento, con probabile funzione di contenimento del corredo funerario. La camera tombale di sezione trapezoidale misura circa 10 mt, larga 1,25 e alta 2.50 ad ogiva tronca. Le lastre che fungono da copertura alla camera funeraria si conservano nella loro sequenza originaria, esclusa la più estrema. La maggiore di esse pesa 12,48 tonnellate. Il fondo del sepolcro è invece chiuso da un’unica lastra verticale infissa nel terreno a coltello. Si ipotizza che la camera sepolcrale potesse contenere oltre 300 deposizioni ma non è stato rinvenuto alcun frammento, se non resti in frantumi dei corredi ceramici adagiati su un letto di ciottoli di fiume nell’area pavimentale che, così come nella TdG di Bidistili a Fonni, simboleggiavano il viaggio sull’acqua che il defunto faceva per raggiungere l’aldilà secondo l’interpretazione data dall’archeologo Giovanni Lilliu. Come arrivare: dalla SS 131 prendere l’uscita per Sanluri, direzione Lunamatrona. Da qui la SP 46 sino al bivio per Siddi proseguendo sulla Provinciale 5. La si percorre superando il paese verso Gonnostramatza sinchè un cartello sulla destra nell’altopiano indicherà la via per la tomba (a circa 2,2 km).
Ilaria Cardella

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Sa Domu'e S'orku è una tomba detta dei "Giganti" che si trova nella Giara di Siddi. Tomba che risale al Bronzo Recente (1300_1000 a.C.). Appartiene alla tipologia costruttiva "a filari", infatti venne edificata con conci megalitici rettangolari posti in fila e aggettanti in alzato. All'interno nel cosiddetto "corridoio" venivano riposte le salme, senza distinzione di sesso, di età o ceto sociale compresi i corredi funerari. Per fare spazio ai nuovi morti, venivano rimosse e accantonate le vecchie ossa, in un lato della sepoltura, infatti, nello scavo archeologico, vennero rinvenuti centinaia di teschi appartenenti, quindi, ad una numerosa comunità. Per procedere alla sepoltura, probabilmente veniva spostata una delle grandi lastre e da li si calava il cadavere che poi veniva deposto sul pavimento. Sul davanti, ancora oggi, presenta delle grandi pietre posizionate alla base del monumento a formare una esedra o spazio comune, dove presumibilmente, si officiavano cerimonie in onore dei defunti e i riti di incubazione dedicati agli adolescenti. Questi ultimi trovano testimonianza in alcuni testi degli antichi Latini. Il culto per gli antenati era molto sentito e radicato, nella Cultura e Civiltà Nuragica. I' altopiano dove si trova Sa Domu 'e S'Orcu presenta numerosi Nuraghi, dal semplice monotorre a quello complesso, compreso un arcaico Nuraghe a corridoio. La posizione elevata fa si che il tutto sia inserito in un contesto paesaggistico meraviglioso e di notevole interesse archeologico. Per visitare l'altipiano con tutte le sue attrattive, bisogna organizzarsi e dedicarle almeno una settimana. Da lassù si ridiscende sicuramente arricchiti.
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La Tomba dei Giganti “Sa dom’e S’Orcu” è ubicata nell’altopiano di Siddi ad un’altezza di circa 355 mt. Si colloca in modo abbastanza centrale nella Giara, con asse sud-est/nord-ovest ed è circondata dai resti di almeno 14 nuraghi. La zona era un riparo naturale che consentiva alle popolazioni di insediarsi e considerarsi protetti. Il sito è attribuibile all’età del Bronzo (XVI-XIV sec. a.C.) e ad oggi risulta quasi perfettamente conservato. Al momento degli scavi da parte dell’equipe dell’archeologo Ubaldo Badas, ciò che costituiva il dorso superiore è stato rinvenuto lungo i fianchi in stato di crollo, mentre la facciata che sino alla metà degli anni 40’ risultava in discreto stato di conservazione, ha poi subìto un crollo rovinoso di alcuni blocchi del prospetto. La Soprintendenza Archeologica di Cagliari si è poi occupata del restauro. La mole megalitica con corpo tombale absidato è lunga 15,20 ed è realizzata con grossi blocchi di basalto bel lavorati e disposti a filari regolari estratti dallo stesso altopiano di origine vulcanica sul quale sorge. La particolarità della facciata di questa tomba è la diversità di grandezza dei blocchi che compongono i tre filari inferiori rispetto a quelli superiori: sono più piccoli e di altezza inferiore. L’altezza ormai residua senza il sesto filare di blocchi presenti in origine è di 4,5 mt. Esternamente, l’esedra misura 18 mt di corda e alla base vi era un bancone-sedile di cui rimangono oggi poche tracce. L’ingresso al sepolcro è sormontato da un massiccio architrave che al centro presenta una profonda spaccatura. Una volta entrati troviamo alla nostra sinistra una grande nicchia sopraelevata rispetto al pavimento, con probabile funzione di contenimento del corredo funerario. La camera tombale di sezione trapezoidale misura circa 10 mt, larga 1,25 e alta 2.50 ad ogiva tronca. Le lastre che fungono da copertura alla camera funeraria si conservano nella loro sequenza originaria, esclusa la più estrema. La maggiore di esse pesa 12,48 tonnellate. Il fondo del sepolcro è invece chiuso da un’unica lastra verticale infissa nel terreno a coltello. Si ipotizza che la camera sepolcrale potesse contenere oltre 300 deposizioni ma non è stato rinvenuto alcun frammento, se non resti in frantumi dei corredi ceramici adagiati su un letto di ciottoli di fiume nell’area pavimentale che, così come nella TdG di Bidistili a Fonni, simboleggiavano il viaggio sull’acqua che il defunto faceva per raggiungere l’aldilà secondo l’interpretazione data dall’archeologo Giovanni Lilliu.

Come arrivare: dalla SS 131 prendere l’uscita per Sanluri, direzione Lunamatrona. Da qui la SP 46 sino al bivio per Siddi proseguendo sulla Provinciale 5. La si percorre superando il paese verso Gonnostramatza sinchè un cartello sulla destra nell’altopiano indicherà la via per la tomba (a...

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L’ingresso alla tomba dei giganti Sa Domu ‘e S’Orcu, che è largo 1 metro ed orientato a sud-est, trova spazio al centro dell’esedra prima analizzata ed è magistralmente sormontata da un architrave con una profonda fenditura al suo centro. Oltrepassando l’ingresso, spostandoci sulla sinistra, si può scorgere un grande nicchione sopraelevato, probabilmente con scopi votivi, particolarmente rifinita.

L’opera muraria che rappresenta la sede della camera funeraria, dalla pianta rettangolare e sezione ad ogiva tronca, è stata realizzata con blocchi più piccoli rispetto a quelli dei filari di base, invece la parete di testata è costituita da un’unica lastra che viene inserita a coltello.

Dall’analisi di altri monumenti di questo tipo, si è ipotizzato che la camera funeraria della tomba dei giganti Sa Domu ‘e s’Orcu potesse contenere anche 300 deposizioni e che tale struttura venne pure utilizzata anche in periodo punico e romano, come testimoniamo alcuni reperti ceramici e monete recuperate al...

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