Il nuraghe e la chiesa di S. Sabina convivono in uno stesso sito posto a poche decine di metri dalla SS129 direzione Nuoro. È la conferma dell'abituale riuso di un'area sacra dal periodo nuragico con continuità fino al periodo bizantino ed oltre fino ai nostri giorni, essendo la chiesa consacrata ed abitualmente frequentata da fedeli. L'accesso è controllato, anche ai fini anti-Covid, da un volenteroso giovane che provvede alla biglietteria e, quando non pressato da nuovi visitatori, anche a fornire alcune notizie sul sito e sulle altre emergenze archeologiche ed architettoniche della zona avvalendosi dell'aiuto di alcuni esaurienti cartelli didascalici. Peccato che la graziosa costruzione, dotata anche di bagni, dedicata alla biglietteria e con alcuni capienti vani con esposti i cartelli di cui sopra, non venga meglio sfruttata. Il nuraghe è del tipo monotorre, con due tholos sovrapposte integre e scala, o meglio rampa, che consente una non proprio agevole salita sull'attuale piano di copertura; è molto ben conservato, imponente rispetto alla piana che lo circonda. Nelle immediate vicinanze si trovano alcuni resti dell'antico villaggio nuragico a capanne circolari. Il sito archeologico, sebbene spezzettato in tante proprietà che non facilitano l'accesso agli ulteriori resti archeologici, comprende, sull'altro lato della SS129, anche un pozzo sacro e due tombe dei giganti recintate però in aree private. MA IL VERO GIOIELLO DEL SITO dal mio punto di vista (laico! - ndr) è la chiesa bizantina di S. Sabina. L' edificio, costituito in origine da un unico ambiente circolare ed absidato coperto da una bassa cupola schiacciata al quale sono state aggiunte, in epoca successiva, le due cappelle rettangolari laterali, anche queste absidate, è ricco di riusi di elementi nuragici ed è costruito con fasce alternate di pietra calcarea e pietra basaltica che ne impreziosiscono i volumi. La mia prima impressione è stata quella di intravedere, pur con le dovute variazioni di scala e di materiali, le forme e le proporzioni di più blasonati edifici religiosi di epoca bizantina : la chiesa di S. Vitale a Ravenna ed il mausoleo di S. Costanza a Roma. L'interno, semplice e scarno, ha subito uno di quegli interventi (dicono giustificato da studi stratigrafici del sottosuolo - ndr) che riescono a togliere l'anima a costruzioni così equilibrate. Il pavimento, infatti, originariamente in grossi conci piramidali di roccia basaltica, è stato sostituito con moderne mattonelle rettangolari di gres colore grigio!!! Con tutta la strumentazione esistente per le indagini del sottosuolo era proprio necessario sostituire tutta la pavimentazione della chiesa?!? È proprio vero! Tra fare, e fare male, e non fare, è...
Read moreIl nuraghe e la chiesa fanno parte di un complesso archeologico che comprende anche un pozzo sacro e due tombe dei giganti poco fuori il paese di Silanus, nel Marghine. Il nuraghe monotorre, databile al 1600-1000 a.C. in età del Bronzo, ha l’ingresso rivolto a sud e si trova a circa 50 mt dalla chiesa omonima. La torre ha la base che misura 12,60 mt di diametro e ha un’altezza residua di 8,60 mt data da 17 filari di pietre di basalto di grosse dimensioni lavorate in modo più minuzioso nei filari superiori. L’ingresso ha un grosso architrave che introduce una camera a pianta circolare di 4,15 mt di diametro dotata di tre nicchie disposte a croce e una copertura ad ogiva di 8,35 mt ancora ben conservata. La scala d’andito, che consente ancora di salire sulla sommità, ha una nicchia al suo lato opposto. Nel 1881 fu rinvenuto al suo interno un grosso vaso decorato con tecnica ad incisione ed in tempi più recenti, durante i lavori di ripulitura della Soprintendenza di Sassari, vennero riportate alla luce altre ceramiche. Parte del nuraghe venne smembrato per poter riutilizzare i conci di basalto scuro nella costruzione della chiesa di S. Sabina, visibili a occhio nudo nella parte inferiore della chiesa, spiccando rispetto ai conci di calcare chiaro della parte superiore. La chiesa invece non ha una data di costruzione certa, la pianta dell’edificio è in stile romanico-bizantino e venne modificata intorno all’XI sec. d.C. Inizialmente fu eretta col solo abside centrale, in seguito vennero aggiunti i due vani laterali. La cupola centrale ha forma ovoidale e sulla sommità ospita una croce in ferro mentre i vani laterali presentano una copertura in legno a doppio spiovente. L’ingresso è provvisto di un grosso architrave monolitico in basalto e ai lati vi sono due blocchi scavati in modo tale da ricreare due acquasantiere. La soglia della porta si è scoperto essere stata ottenuta da una stele che con molta probabilità faceva parte di una delle due tombe dei giganti a poca distanza dalla chiesa. Nel 1987 furono eseguiti dei lavori di consolidamento del pavimento che portarono alla luce resti di muratura di capanne nuragiche con aggiunte di epoca romana, frammenti di ceramica ed ossa. Il pavimento venne poi ricostruito in cemento in sostituzione dei massi di basalto provenienti dal nuraghe. La chiesa subì ulteriori lavori di restauro della cupola e di ricostruzione di uno dei vani laterali crollati.
Luogo ben curato gestito da una cooperativa. Ad oggi le tombe dei giganti non...
Read moreOn the way to the east from the west to the east of the island, there is an interesting historical link, which includes, in addition to a small Christian church, a completely normal nurago tower, which can be reached to the top. The church is extremely modest and apart from the beautiful external architecture, it does not offer anything exciting. The tower is interesting and allows you to (finally) climb to the top. View of the surrounding landscape. Worth a visit. The entrance fee is €5 and it is...
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