Santa Maria dei Tridetti (Staitì, nel reggino ionico), descrizione dell’archeologo Paolo Orsi 1912 – dal...
Read moreLa fondazione e la leggenda: Sulla data della sua fondazione sono state formulate varie ipotesi. Una leggenda racconta che un tempo sulla stessa area sorgeva un piccolo tempio. Edificato dai Lo Cresi Zefhiri nel V-VI secolo a.C., elevato per ringraziare il Dio Nettuno per averli salvati da una tempesta. Secondo il racconto la sua statua era stata coperta da un prezioso mantello gemmato, poi trafugato da Annibale, durante la sua permanenza sulla costa Ionica calabrese, per punire i Lo Cresi, alleati di Roma. A suffragare l'ipotesi di un preesistente tempio dedicato al dio Nettuno fu il ritrovamento, nei pressi dell'attuale chiesa, di una moneta recante l'immaggine di Nettuno col tridente e la leggenda greca Pose-Jeno che si spiega col nostro “come ti salvo”. Partendo dal presupposto che un tempio doveva preesistere, i basiliani se ne impossessarono tra il VII e VIII, trasformandolo in una Chiesa greca in onore della Madonna del Tridente (chiara allusione alla divinità del mare), poi divenuto Tridetti. Secondo una diversa interpretazione etimologica, invece, la parola potrebbe derivare dal greco tridactilon (tre dita) per indicare il Bambino benedicente in braccio alla Vergine. L'unico documento pervenuto sulla chiesa risale al 1060. Ritratta di un privilegio con cui il Conte Ruggiero d'Altavilla dispose l'assegnazione di parte delle rendite della badia al Capitolo di Bova dal quale la stessa dipendeva. Gli studiosi ritengono che per procedere a un operazione del genere non soltanto il monastero brasiliano dovesse esistere prima del Mille, ma a quella data doveva aver raggiunto già una certa importanza. Paolo Orsi, archeologo sovrintendente alle antichità e alle belle arti della Calabria, che scoprì la struttura nel 1912, ne fissa l'origine al XI secolo, accettando l'ipotesi di un piccolo tempio...
Read moreTrès jolie ruine d'une église qui faisait probablement partie d'un couvent aujourd'hui disparu. Une partie de la nef centrale, ainsi qu'un bout des murs latéraux et de la coupole, ont été perdus à jamais, bien que le corps du presbytère, avec un morceau de coupole, et la façade d'accès à l'église soient encore debout.
Certains chercheurs pensent que l'église a été construite dans la seconde moitié du XIe siècle, tandis que d'autres soutiennent qu'elle a été construite dans la première moitié du XIIe siècle. Elle ne serait donc pas normande comme d'autres semble l'affirmer. L'influence de Bysance est plus certaine et elle aurait été destinée au rite grec.
Ce qui est sûr c'est qu'un charme tout particulier s'en dégage, on y sent une profonde émotion, un calme, une connection étrange avec le passé. La visite se fait malgré tout en moins...
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