Storia L'interno del santuario La Vergine di Boccadirio, che dà il nome al santuario Targa che ricorda la sepoltura di Cornelia Vangelisti nel chiostro di San Domenico a Prato
Secondo la tradizione popolare2, il 16 luglio 1480, giorno della festa del Carmine, due pastorelli della contea allora appartenente ai signori Pepoli di Bologna - Donato Nutini e Cornelia Vangelisti, nativi del luogo - ebbero una visione della Madonna, apparsa in corrispondenza del rio Davena (punto di confluenza dei due torrenti Tanone e Butrione, da cui il nome della località Boccadirio), che predisse loro una vita consacrata nella religiosità4.
Fu così che la popolazione di Baragazza decise di costruire nel XVI secolo una piccola chiesa con tabernacolo intitolata alla Beata Vergine delle Grazie. La struttura attuale del santuario rispetta abbastanza fedelmente quella originaria cinquecentesca anche se nel corso dei secoli numerose sono state le modifiche apportate. In particolare, di rilievo è il prospetto principale rifatto negli anni 1890 su progetto di Aristotele Puccetti.
La storia del santuario - la cui costruzione iniziò verso la fine del XVI secolo, mentre solo nel XVIII secolo furono completati il loggiato ed il chiostro - è stata descritta da un sacerdote, don Lorenzo Amorotti, parroco a Castiglione dei Pepoli dal 1609 al 1621, anno della sua morte, nel libro Origine e ritratto della miracolosa Madonna di Boccadirio, ripreso in seguito in uno scritto di Paolo Guidotti, coautore di una pubblicazione sul santuario[6].
Fonte dello scritto, una lettera, detta dell'"Anonima", conservata presso l'Archivio di Stato di Bologna. La lettera risale agli anni 1580 e viene attribuita ad una suora del monastero di Santa Caterina in Prato, il medesimo luogo religioso in cui era vissuta anni prima Cornelia Vangelisti, poi suor Brigida (morta nel 1543), una dei due bambini che ebbero la mistica visione.
Sempre secondo la tradizione, è a suor Brigida che si deve l'acquisizione dell'immagine della Beata Vergine delle Grazie, opera del 1505 di Andrea Della Robbia, conservata sull'altare maggiore del santuario, che dal 1947 è gestito dalla Congregazione dei Sacerdoti del Sacro Cuore di Gesù[7].
Il santuario è per questo oggetto di una particolare venerazione dai pratesi, che spesso organizzano pellegrinaggi, anche a piedi,...
Read moreI came yo visit a good friend and her family 3and a helf years ago and came to this church yo request blessings for my daughter and for my friend's daughter because they were about to become moms. I was introduced to señor Padre Roberto, he talk and educated me with the history of this Sanctuary gave us the the moms to be and the childres that God was giving this 2 woman. Today I returned with the same request, you see my daughter is pregnant again. Father Roberto was in the church and reintroduce ourselves again, he gave his blessing to everyone including our non to be, the bb and out husband and us. Thank you...
Read moreDa secoli, pur essendo in Emilia il santuario della B.V. delle Grazie di Boccadirio è il santuario per eccellenza della città di Prato. È vero che si trova in provincia di Bologna, ma Prato è la città più popolosa più vicina al Santuario ove esiste ancora la tradizione del pellegrinaggio a piedi passando dalla val di Bisenzio. Rimane comunque il secondo santuario più importante della Emilia, dopo San Luca a Bologna. È un luogo mistico per tutti anche per i non credenti, perché ha uno speciale fascino di silenzio interiore e di meditazione facilitato anche dalla bellezza silvestre del luogo, perché è situato nei bellissimi e folti boschi dell'appennino emiliano a stretto confine con quello toscano Per i credenti poi è il santuario per pregare meditare e presentare la propria anima con devozione alla Beata Vergine che ha fatto veramente tante grazie dalla sua apparizione ai due pastorelli fino ad oggi. È un luogo di riconciliazione con Dio e con la propria coscienza. Nel silenzio e nella preghiera si ha un'elevazione dello spirito che può arrivare anche a sentire la pace nell'anima. Inoltre è bellissimo come viene tenuto. Nella semplicità si presenta con il chiostro con un prato verde smeraldo e gerani rossi. La Madonnina è di Luca della Robbia. La chiesa non particolarmente grande è comunque, come ho già scritto un luogo mistico unico che ispira nella sua semplicità pensieri profondi e nello stesso tempo appaganti. Si consiglia di andare anche nella stagione invernale perché anche se fa molto freddo tuttavia ciò non scalfisce per niente la spiritualità che il...
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