Estremamente interessante e toccante. Mi colpisce la valutazione di Martina che ritiene il museo interessante dal punto di vista culturale, ma che "non l'affascina". Mi piacerebbe sapere cosa trova di non affascinante nello scoprire che ci sono persone che hanno lottato fino alla morte per i propri e altrui ideali (anche nostri), mettendo le basi per un futuro di democrazia e libertà, sacrificando tutto: la loro storia, il loro presente e il loro futuro, per consentire a noi di vivere quello per cui loro hanno lottato e che forse ora non siamo in grado di preservare. Mi piacerebbe sapere da Martina che cosa non ti ha affascinato dalla passione e idealismo di queste persone, e poi, tutta la sofferenza umana perpetrata di allora e di oggi, che si ripete nelle nuove guerre e campi di "concentramento moderni" per orgoglio, interesse di parte e stupidità di ognuno di noi. Il museo del deportato serve sì come testimonianza di un passato, ma anche per tenere desta quella sensibilità che ci permette di riconoscere tra noi l'indifferenza, le violenze, i soprusi, la mancanza di libertà di espressione, di voto, di scelte...ed evitare che tutto questo si ripeta. Un abbraccio a tutte le Martine...
Read moreAssolutamente da vedere. In un'ala del palazzo dei Pio in piazza a Carpi, città medaglia d'oro della Resistenza, questo museo-monumento nazionale al deportato è stato inaugurato 50 anni fa per raccogliere i materiali dei campi di concentramento e di sterminio. La mostra era stata in precedenza allestita nel chiostro del palazzo e era stata sostenuta dal primo sindaco di Carpi del dopoguerra, Bruno Lodi. Nel cortile delle steli, sono ricordati 60 nomi tra oltre 10000 campi allestiti dai nazisti in tutta europa. Il museo è composto di 13 sale che ripropongono tre fasce di attenzione: le pareti illustrate da grandi artisti (Picasso, Guttuso, Léger per citarne alcuni), la banda intermedia con graffiti che riportano le frasi dei condannati a morte della resistenza europea con la sola eccezione del carpigiano beato Odoardo Focherini, le vetrine pozzo dove sono esposti ricordi dei campi. Da vedere insieme al campo di raccolta e transito di Fossoli a qualche chilometro da Carpi. Visite guidate...
Read morePosto di impagabile memoria. L’associazione che lo gestisce è riuscita a portare le più alte cariche del Parlamento Europeo che hanno lasciato preziose riflessioni e chiare indicazioni su dove l’Europa deve guardare facendo memoria appunto di quel passato. Il mare come nuovo lager nel quale muore gente senza più speranza non può essere vergogna di questa Europa. Di particolare valore le sculture di Sauro Cavallini che fu lì internato, e che grazie all’impegno del figlio Teo sono in qualche modo tornare dove l’orrore e la voglia di vivere le...
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