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Pomposa Abbey — Attraction in Unione Delta del Po

Name
Pomposa Abbey
Description
Pomposa Abbey is a Benedictine monastery in the comune of Codigoro on the Adriatic coast near Ferrara, Italy. It was one of the most important in northern Italy, famous for the Carolingian manuscripts preserved in its rich library, one of the wealthiest of Carolingian repositories, and for the Romanesque buildings.
Nearby attractions
Nearby restaurants
Ristorante Abbazia Pomposa
Via Pomposa, 16, 44021 Codigoro FE, Italy
Snack Bar
Via per Volano, 7, 44021 Codigoro FE, Italy
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Keywords
Pomposa Abbey tourism.Pomposa Abbey hotels.Pomposa Abbey bed and breakfast. flights to Pomposa Abbey.Pomposa Abbey attractions.Pomposa Abbey restaurants.Pomposa Abbey travel.Pomposa Abbey travel guide.Pomposa Abbey travel blog.Pomposa Abbey pictures.Pomposa Abbey photos.Pomposa Abbey travel tips.Pomposa Abbey maps.Pomposa Abbey things to do.
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Pomposa Abbey
ItalyEmilia-RomagnaUnione Delta del PoPomposa Abbey

Basic Info

Pomposa Abbey

Via Pomposa Centro, 12, 44021 Codigoro FE, Italy
4.6(2.8K)
Open 24 hours
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spot

Ratings & Description

Info

Pomposa Abbey is a Benedictine monastery in the comune of Codigoro on the Adriatic coast near Ferrara, Italy. It was one of the most important in northern Italy, famous for the Carolingian manuscripts preserved in its rich library, one of the wealthiest of Carolingian repositories, and for the Romanesque buildings.

Cultural
Accessibility
attractions: , restaurants: Ristorante Abbazia Pomposa, Snack Bar
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Phone
+39 0533 719119
Website
emiliaromagna.beniculturali.it

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Giovedì Modern: La Battaglia del Feudo - TORNEO MTG MODERN
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Thu, Dec 4 • 9:00 PM
18 Piazza del Popolo, 44034 Copparo
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Nearby restaurants of Pomposa Abbey

Ristorante Abbazia Pomposa

Snack Bar

Ristorante Abbazia Pomposa

Ristorante Abbazia Pomposa

4.3

(174)

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Snack Bar

Snack Bar

5.0

(5)

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Reviews of Pomposa Abbey

4.6
(2,849)
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5.0
1y

The abbey at Pomposo was founded in the 6th century, possibly by the colleagues of the Irish monk Columbanus and by the 9th century was famous for its library and scriptorium. It is also the place where modern musical notation was invented and codified in the 11th century. The current church was built in the 9th century and expanded and modified through to the 14th century before being abandoned in 1650. The nine story bell tower is an 11th century addition.

The abbey museum contains various carvings and frescoes removed from the abbey and has plenty of information in English. The quality of the frescoes was just amazing and the colours fantastic, with very earthy yellows, browns and reds. There were more frescoes in the refectory and chapter house and the church itself is awesome with a mosaic and tiled floor and almost every wall covered in more frescoes. The bell tower is only open at weekends I think so we couldn't go up there this time. There are a couple of small cafes on site and parking is free. Entrance was a bargain €5 and we probably spent an hour on site, including the obligatory...

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1.0
1y

PESSIMA ORGANIZZAZIONE E ASSENZA DI PROFESSIONALITÀ!!! Fate attenzione a non farvi fregare dalla disorganizzazione di chi gestisce il posto. Abazzia stupenda, niente da dire, purtroppo devo dare una stella per l'organizzazione che è assolutamente pessima, anche i bambini delle elementari saprebbero fare meglio. Eravamo un gruppo di 12 persone, tra cui anziani, abbiamo deciso di fare la visita guidata per avere un'esperienza il più completa possibile di questo luogo affascinante. Al momento dell'acquisto non ci hanno fornito di walkie tokie per poter seguire quello che la guida spiegava, non ci è stato detto il punto di inizio, ma soprattutto non ci è stato detto che quello che avevamo pagato era solo per la guida e che bisognava fare un altro biglietto per poter accedere all'abazzia. Così dopo una decina di minuti dall'inizio della visita la guida ha mandato noi e molte altre persone (che anche loro non erano state informate) a fare il biglietto, peccato che la guida non ha aspettato e se n'è andata. Se sanno di avere questa totale assenza di comunicazione nella gestione del tour avrebbero dovuto aspettare le persone che dovevano fare ancora il fatidico biglietto a causa loro, perché se ti fanno pagare un prezzo non specificando nulla, nessuno si sogna che è solo una parte del biglietto, devono essere dei deficienti o dei ladri a poter pensare che uno prende una guida per guardare "le mosche che volano" senza prendere il biglietto per accedere all'abbazia. Dunque ben 104 euro buttati via in una guida che non siamo riusciti a seguire perché le persone anziane del nostro gruppetto non erano poi più in grado di raggiungere la guida e qualcuno ovviamente è rimasto con loro. Solo in tre siamo poi riusciti ad accedere e a parte che gli altri hanno dovuto attenderci due ore fuori sotto la pioggia, alla fine non abbiamo nemmeno potuto vedere il campanile perché era troppo tardi e lo avevano chiuso... Ovviamente anche quello non hanno detto che chiudeva per l'ora di pranzo. Che dire, sono molto rammaricata e delusa perché anche per gli amanti del genere fanno passare la voglia. Questa è assenza di professionalità e non saper lavorare, LA COMUNICAZIONE È ALLA BASE DI TUTTO e siccome chi gestisce non è in grado di comunicare (e non so come possa fare questo genere di lavoro in questo modo assolutamente poco professionale senza venire licenziata), informatevi prima di andare a...

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5.0
6y

Tesoro di arte e di storia, meritatamente incluso nel Patrimonio Mondiale dell'Unesco, questa abbazia benedettina, in stile romanico, affascina pur con la semplicità dell'architettura della Chiesa, dedicata a Santa Maria,, del chiostro e dell'imponente campanile. Pregevoli gli affreschi dell'Aula Capitolare, del Refettorio e della Chiesa, nella quale si può ammirare anche uno splendido pavimento, formato da mosaici (eterogenei per stile ed epoca di realizzazione) con intarsi di preziosi marmi. La storia dell'abbazia è sintetizzata nel Museo, nel quale sono esposti reperti ed oggetti d'arte dal VI al XIX secolo. All'interno della Chiesa vi è un pannello che ricorda ai visitatori che uno dei monaci benedettini dell'abbazia, Guido d'Arezzo, fu l'inventore della scrittura musicale basata sulle sette note. Per chi desidera avere ulteriori informazioni sul complesso abbaziale c'è la possibilità di servirsi di telefoni guida ( al costo di un euro per due persone). All'esterno della chiesa, un giardino ben curato con fiori ed alberi accentua il fascino dell'ambiente. È una visita che consiglio vivamente di fare. Ad essa io e mio marito abbiamo dedicato parte di un pomeriggio durante il soggiorno a Ferrara, da cui l'abbazia dista circa 50 Km (dai quaranta ai cinquanta minuti in auto). Dal parcheggio si percorre un breve tratto di strada, fiancheggiata da un parco, che con il verde della vegetazione e con i suoi specchi di acqua fa immergere già nell'atmosfera di serenità e bellezza di questo complesso abbaziale. Vi sono anche tavolini e panche di legno per fermarsi a godere un po' di ombra o per fare un picnic. Il biglietto d'ingresso intero costa cinque euro, ma io e mio marito, per la prima volta dopo tanti anni, abbiamo avuto la sorpresa di poter entrare gratuitamente perché insegnanti. È stata una soddisfazione non tanto per il risparmio non rilevante ma per il riconoscimento che credo sia dovuto a chi, nella propria professione, tanto trasmette alle nuove generazioni a livello di formazione culturale e contribuisce a stimolare la passione per la "Bellezza" (storica, artistica, letteraria, ecc.). Un esempio da estendere a tutto il territorio nazionale. Finora solo a Madrid, appunto come professori, io e mio marito non abbiamo pagato un solo euro per i biglietti d'ingresso a tutti i musei o altri luoghi di rilevanza...

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Marcus HurleyMarcus Hurley
The abbey at Pomposo was founded in the 6th century, possibly by the colleagues of the Irish monk Columbanus and by the 9th century was famous for its library and scriptorium. It is also the place where modern musical notation was invented and codified in the 11th century. The current church was built in the 9th century and expanded and modified through to the 14th century before being abandoned in 1650. The nine story bell tower is an 11th century addition. The abbey museum contains various carvings and frescoes removed from the abbey and has plenty of information in English. The quality of the frescoes was just amazing and the colours fantastic, with very earthy yellows, browns and reds. There were more frescoes in the refectory and chapter house and the church itself is awesome with a mosaic and tiled floor and almost every wall covered in more frescoes. The bell tower is only open at weekends I think so we couldn't go up there this time. There are a couple of small cafes on site and parking is free. Entrance was a bargain €5 and we probably spent an hour on site, including the obligatory coffee stop.
Anna Maria PolverinoAnna Maria Polverino
Tesoro di arte e di storia, meritatamente incluso nel Patrimonio Mondiale dell'Unesco, questa abbazia benedettina, in stile romanico, affascina pur con la semplicità dell'architettura della Chiesa, dedicata a Santa Maria,, del chiostro e dell'imponente campanile. Pregevoli gli affreschi dell'Aula Capitolare, del Refettorio e della Chiesa, nella quale si può ammirare anche uno splendido pavimento, formato da mosaici (eterogenei per stile ed epoca di realizzazione) con intarsi di preziosi marmi. La storia dell'abbazia è sintetizzata nel Museo, nel quale sono esposti reperti ed oggetti d'arte dal VI al XIX secolo. All'interno della Chiesa vi è un pannello che ricorda ai visitatori che uno dei monaci benedettini dell'abbazia, Guido d'Arezzo, fu l'inventore della scrittura musicale basata sulle sette note. Per chi desidera avere ulteriori informazioni sul complesso abbaziale c'è la possibilità di servirsi di telefoni guida ( al costo di un euro per due persone). All'esterno della chiesa, un giardino ben curato con fiori ed alberi accentua il fascino dell'ambiente. È una visita che consiglio vivamente di fare. Ad essa io e mio marito abbiamo dedicato parte di un pomeriggio durante il soggiorno a Ferrara, da cui l'abbazia dista circa 50 Km (dai quaranta ai cinquanta minuti in auto). Dal parcheggio si percorre un breve tratto di strada, fiancheggiata da un parco, che con il verde della vegetazione e con i suoi specchi di acqua fa immergere già nell'atmosfera di serenità e bellezza di questo complesso abbaziale. Vi sono anche tavolini e panche di legno per fermarsi a godere un po' di ombra o per fare un picnic. Il biglietto d'ingresso intero costa cinque euro, ma io e mio marito, per la prima volta dopo tanti anni, abbiamo avuto la sorpresa di poter entrare gratuitamente perché insegnanti. È stata una soddisfazione non tanto per il risparmio non rilevante ma per il riconoscimento che credo sia dovuto a chi, nella propria professione, tanto trasmette alle nuove generazioni a livello di formazione culturale e contribuisce a stimolare la passione per la "Bellezza" (storica, artistica, letteraria, ecc.). Un esempio da estendere a tutto il territorio nazionale. Finora solo a Madrid, appunto come professori, io e mio marito non abbiamo pagato un solo euro per i biglietti d'ingresso a tutti i musei o altri luoghi di rilevanza storico- culturale.
Padua WolfangoPadua Wolfango
Luogo rilassante piacevole in cui fare picnic, in caso in cui non fosse organizzato c'è un bar ristorante e un ristorante dove puoi mangiare piatti tipici del Ferrarese. L'abbazia e museo vi consiglio di visitarli. L'origine dell'Abbazia risale ai secoli VI-VII, quando sorse un insediamento benedettino su quella che era l'Insula Pomposia, un'isola boscosa circondata da due rami del fiume e protetta dal mare. Dopo il Mille cominciò la stagione di maggior splendore e divenne centro monastico fiorente votato ad una vita di preghiera e lavoro, la cui fortuna si legò alla figura dell'abate San Guido. Il monastero pomposiano accolse illustri personaggi del tempo, tra i quali è da ricordare Guido d'Arezzo, il monaco inventore della scrittura musicale basata sul sistema delle sette note. Chi ama l'arte antica non deve perdere l'occasione di ammirare nella basilica di Santa Maria uno dei cicli di affreschi più preziosi di tutta la provincia di ispirazione giottesca e il bellissimo pavimento a mosaico con intarsi di preziosi marmi collocati tra il VI e XII secolo. Pleasant relaxing place in which to have a picnic, in case it is not organized there is a bar restaurant and a restaurant where you can eat typical dishes from the Ferrarese area. I recommend you visit the abbey and museum. The origins of the Abbey date back to VI-VII centuries, when a Benedictine settlement arose on what was the Insula Pomposia, a wooded island surrounded by two branches of the river and protected by the sea. After the year 1000, the season of greatest splendor began and it became a flourishing monastic center devoted to a life of prayer and work, whose fortune was linked to the figure of Abbot San Guido. The Pomposian monastery welcomed illustrious figures of the time, among whom we should remember Guido d'Arezzo, the monk who invented musical writing based on the system of seven notes. Those who love ancient art should not miss the opportunity to admire in the Basilica of Santa Maria one of the most precious cycles of frescoes in the entire province of Giotto inspiration and the beautiful mosaic floor with inlays of precious marble placed between the 6th and 12th centuries.
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Tesoro di arte e di storia, meritatamente incluso nel Patrimonio Mondiale dell'Unesco, questa abbazia benedettina, in stile romanico, affascina pur con la semplicità dell'architettura della Chiesa, dedicata a Santa Maria,, del chiostro e dell'imponente campanile. Pregevoli gli affreschi dell'Aula Capitolare, del Refettorio e della Chiesa, nella quale si può ammirare anche uno splendido pavimento, formato da mosaici (eterogenei per stile ed epoca di realizzazione) con intarsi di preziosi marmi. La storia dell'abbazia è sintetizzata nel Museo, nel quale sono esposti reperti ed oggetti d'arte dal VI al XIX secolo. All'interno della Chiesa vi è un pannello che ricorda ai visitatori che uno dei monaci benedettini dell'abbazia, Guido d'Arezzo, fu l'inventore della scrittura musicale basata sulle sette note. Per chi desidera avere ulteriori informazioni sul complesso abbaziale c'è la possibilità di servirsi di telefoni guida ( al costo di un euro per due persone). All'esterno della chiesa, un giardino ben curato con fiori ed alberi accentua il fascino dell'ambiente. È una visita che consiglio vivamente di fare. Ad essa io e mio marito abbiamo dedicato parte di un pomeriggio durante il soggiorno a Ferrara, da cui l'abbazia dista circa 50 Km (dai quaranta ai cinquanta minuti in auto). Dal parcheggio si percorre un breve tratto di strada, fiancheggiata da un parco, che con il verde della vegetazione e con i suoi specchi di acqua fa immergere già nell'atmosfera di serenità e bellezza di questo complesso abbaziale. Vi sono anche tavolini e panche di legno per fermarsi a godere un po' di ombra o per fare un picnic. Il biglietto d'ingresso intero costa cinque euro, ma io e mio marito, per la prima volta dopo tanti anni, abbiamo avuto la sorpresa di poter entrare gratuitamente perché insegnanti. È stata una soddisfazione non tanto per il risparmio non rilevante ma per il riconoscimento che credo sia dovuto a chi, nella propria professione, tanto trasmette alle nuove generazioni a livello di formazione culturale e contribuisce a stimolare la passione per la "Bellezza" (storica, artistica, letteraria, ecc.). Un esempio da estendere a tutto il territorio nazionale. Finora solo a Madrid, appunto come professori, io e mio marito non abbiamo pagato un solo euro per i biglietti d'ingresso a tutti i musei o altri luoghi di rilevanza storico- culturale.
Anna Maria Polverino

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Luogo rilassante piacevole in cui fare picnic, in caso in cui non fosse organizzato c'è un bar ristorante e un ristorante dove puoi mangiare piatti tipici del Ferrarese. L'abbazia e museo vi consiglio di visitarli. L'origine dell'Abbazia risale ai secoli VI-VII, quando sorse un insediamento benedettino su quella che era l'Insula Pomposia, un'isola boscosa circondata da due rami del fiume e protetta dal mare. Dopo il Mille cominciò la stagione di maggior splendore e divenne centro monastico fiorente votato ad una vita di preghiera e lavoro, la cui fortuna si legò alla figura dell'abate San Guido. Il monastero pomposiano accolse illustri personaggi del tempo, tra i quali è da ricordare Guido d'Arezzo, il monaco inventore della scrittura musicale basata sul sistema delle sette note. Chi ama l'arte antica non deve perdere l'occasione di ammirare nella basilica di Santa Maria uno dei cicli di affreschi più preziosi di tutta la provincia di ispirazione giottesca e il bellissimo pavimento a mosaico con intarsi di preziosi marmi collocati tra il VI e XII secolo. Pleasant relaxing place in which to have a picnic, in case it is not organized there is a bar restaurant and a restaurant where you can eat typical dishes from the Ferrarese area. I recommend you visit the abbey and museum. The origins of the Abbey date back to VI-VII centuries, when a Benedictine settlement arose on what was the Insula Pomposia, a wooded island surrounded by two branches of the river and protected by the sea. After the year 1000, the season of greatest splendor began and it became a flourishing monastic center devoted to a life of prayer and work, whose fortune was linked to the figure of Abbot San Guido. The Pomposian monastery welcomed illustrious figures of the time, among whom we should remember Guido d'Arezzo, the monk who invented musical writing based on the system of seven notes. Those who love ancient art should not miss the opportunity to admire in the Basilica of Santa Maria one of the most precious cycles of frescoes in the entire province of Giotto inspiration and the beautiful mosaic floor with inlays of precious marble placed between the 6th and 12th centuries.
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