The abbey at Pomposo was founded in the 6th century, possibly by the colleagues of the Irish monk Columbanus and by the 9th century was famous for its library and scriptorium. It is also the place where modern musical notation was invented and codified in the 11th century. The current church was built in the 9th century and expanded and modified through to the 14th century before being abandoned in 1650. The nine story bell tower is an 11th century addition.
The abbey museum contains various carvings and frescoes removed from the abbey and has plenty of information in English. The quality of the frescoes was just amazing and the colours fantastic, with very earthy yellows, browns and reds. There were more frescoes in the refectory and chapter house and the church itself is awesome with a mosaic and tiled floor and almost every wall covered in more frescoes. The bell tower is only open at weekends I think so we couldn't go up there this time. There are a couple of small cafes on site and parking is free. Entrance was a bargain €5 and we probably spent an hour on site, including the obligatory...
Read morePESSIMA ORGANIZZAZIONE E ASSENZA DI PROFESSIONALITÀ!!! Fate attenzione a non farvi fregare dalla disorganizzazione di chi gestisce il posto. Abazzia stupenda, niente da dire, purtroppo devo dare una stella per l'organizzazione che è assolutamente pessima, anche i bambini delle elementari saprebbero fare meglio. Eravamo un gruppo di 12 persone, tra cui anziani, abbiamo deciso di fare la visita guidata per avere un'esperienza il più completa possibile di questo luogo affascinante. Al momento dell'acquisto non ci hanno fornito di walkie tokie per poter seguire quello che la guida spiegava, non ci è stato detto il punto di inizio, ma soprattutto non ci è stato detto che quello che avevamo pagato era solo per la guida e che bisognava fare un altro biglietto per poter accedere all'abazzia. Così dopo una decina di minuti dall'inizio della visita la guida ha mandato noi e molte altre persone (che anche loro non erano state informate) a fare il biglietto, peccato che la guida non ha aspettato e se n'è andata. Se sanno di avere questa totale assenza di comunicazione nella gestione del tour avrebbero dovuto aspettare le persone che dovevano fare ancora il fatidico biglietto a causa loro, perché se ti fanno pagare un prezzo non specificando nulla, nessuno si sogna che è solo una parte del biglietto, devono essere dei deficienti o dei ladri a poter pensare che uno prende una guida per guardare "le mosche che volano" senza prendere il biglietto per accedere all'abbazia. Dunque ben 104 euro buttati via in una guida che non siamo riusciti a seguire perché le persone anziane del nostro gruppetto non erano poi più in grado di raggiungere la guida e qualcuno ovviamente è rimasto con loro. Solo in tre siamo poi riusciti ad accedere e a parte che gli altri hanno dovuto attenderci due ore fuori sotto la pioggia, alla fine non abbiamo nemmeno potuto vedere il campanile perché era troppo tardi e lo avevano chiuso... Ovviamente anche quello non hanno detto che chiudeva per l'ora di pranzo. Che dire, sono molto rammaricata e delusa perché anche per gli amanti del genere fanno passare la voglia. Questa è assenza di professionalità e non saper lavorare, LA COMUNICAZIONE È ALLA BASE DI TUTTO e siccome chi gestisce non è in grado di comunicare (e non so come possa fare questo genere di lavoro in questo modo assolutamente poco professionale senza venire licenziata), informatevi prima di andare a...
Read moreTesoro di arte e di storia, meritatamente incluso nel Patrimonio Mondiale dell'Unesco, questa abbazia benedettina, in stile romanico, affascina pur con la semplicità dell'architettura della Chiesa, dedicata a Santa Maria,, del chiostro e dell'imponente campanile. Pregevoli gli affreschi dell'Aula Capitolare, del Refettorio e della Chiesa, nella quale si può ammirare anche uno splendido pavimento, formato da mosaici (eterogenei per stile ed epoca di realizzazione) con intarsi di preziosi marmi. La storia dell'abbazia è sintetizzata nel Museo, nel quale sono esposti reperti ed oggetti d'arte dal VI al XIX secolo. All'interno della Chiesa vi è un pannello che ricorda ai visitatori che uno dei monaci benedettini dell'abbazia, Guido d'Arezzo, fu l'inventore della scrittura musicale basata sulle sette note. Per chi desidera avere ulteriori informazioni sul complesso abbaziale c'è la possibilità di servirsi di telefoni guida ( al costo di un euro per due persone). All'esterno della chiesa, un giardino ben curato con fiori ed alberi accentua il fascino dell'ambiente. È una visita che consiglio vivamente di fare. Ad essa io e mio marito abbiamo dedicato parte di un pomeriggio durante il soggiorno a Ferrara, da cui l'abbazia dista circa 50 Km (dai quaranta ai cinquanta minuti in auto). Dal parcheggio si percorre un breve tratto di strada, fiancheggiata da un parco, che con il verde della vegetazione e con i suoi specchi di acqua fa immergere già nell'atmosfera di serenità e bellezza di questo complesso abbaziale. Vi sono anche tavolini e panche di legno per fermarsi a godere un po' di ombra o per fare un picnic. Il biglietto d'ingresso intero costa cinque euro, ma io e mio marito, per la prima volta dopo tanti anni, abbiamo avuto la sorpresa di poter entrare gratuitamente perché insegnanti. È stata una soddisfazione non tanto per il risparmio non rilevante ma per il riconoscimento che credo sia dovuto a chi, nella propria professione, tanto trasmette alle nuove generazioni a livello di formazione culturale e contribuisce a stimolare la passione per la "Bellezza" (storica, artistica, letteraria, ecc.). Un esempio da estendere a tutto il territorio nazionale. Finora solo a Madrid, appunto come professori, io e mio marito non abbiamo pagato un solo euro per i biglietti d'ingresso a tutti i musei o altri luoghi di rilevanza...
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