L’origine di Belmonte come luogo sacro è riconducibile, tra storia e leggenda, ai primi decenni dell’anno mille quando sorse un monastero benedettino dipendente dalla famosa abbazia di Fruttuaria, fondata nel 1003 dal monaco Guglielmo proveniente dal grande monastero di Cluny. In breve tempo l’abbazia estese i suoi possedimenti tanto da annoverare, nella sola regione pedemontana, più di cinquanta dipendenze e, tra queste, il priorato di Santa Maria di Belmonte. Questa prima cella benedettina a Belmonte è da mettersi in relazione con la chiesa che la leggenda dice essere stata eretta dal re Arduino per ringraziare la Madonna che l’aveva guarito da una grave malattia. Ciò che è certo è che fin dal 1200, secondo le cronache del tempo, essa divenne un piccolo centro di devozione popolare. Dal 1326 a Belmonte troviamo un monastero femminile fondato dal Vescovo di Asti, Guido di Valperga e monaco di Fruttuaria. Ritornando alla leggenda, a questo Vescovo, afflitto da grave malattia, sarebbe apparsa la Vergine che, in cambio dell’immediata guarigione, gli chiese di stabilire a Belmonte un monastero femminile. Dalla storia sappiamo che il 15 dicembre 1326 l’abate di Fruttuaria concedeva al Vescovo Guido la terra di Belmonte per l’erezione del monastero delle monache di Santa Scolastica. Nel 1620 iniziarono l’ampliamento del piccolo Santuario e la costruzione del convento, non solo per la dimora dei religiosi ma anche per poter accogliere e ospitare i pellegrinaggi che sempre più numerosi salivano a Belmonte dai paesi della terra canavesana. Avvenimento di fondamentale importanza, nella storia del Santuario, fu la prima solenne incoronazione della statua della Madonna con il divin Figlio, avvenuta nel 1788. In quell’occasione la Santa Sede, riconoscendo le innumerevoli grazie ottenute per intercessione della Vergine, proclamò la Madonna "Regina di Belmonte". Purtroppo a questo evento gioioso ne seguirono altri di grande calamità a causa delle due soppressioni degli Ordini Religiosi: la prima decretata da Napoleone durante la rivoluzione francese e la seconda dallo Stato Italiano nel 1866. Superata questa dolorosa bufera nel 1872 il Santuario poteva riprendere la sua normale attività ed i frati, in segno di riconoscenza, intrapresero giganteschi lavori per dare al Santuario un volto nuovo. Alla fine del 1800, con la realizzazione dei progetti dell’ingegnere conte Carlo Reviglio della Veneria prima e dell’ingegnere conte Carlo Ceppi poi, il Santuario assumeva l’aspetto che presenta attualmente: bianca sagoma che si staglia nel verde intenso da cui è incorniciata e si affaccia come balcone, proteso verso la pianura. Nella notte è presenza di luce fino a lontani orizzonti che invita al ringraziamento e all’invocazione di Colei che è la stella luminosa del nostro cammino. Sulla facciata del Santuario, in alto, spicca l’affresco del pittore Giacomo Grosso che raffigura la Vergine con il re Arduino e San Francesco inginocchiati accanto a Lei e ai lati di questi Sant’Elena e San Secondo a sinistra, San Benedetto e Santa Cristina a destra. L’11 agosto 1888 veniva consacrata la nuova chiesa e pochi giorni dopo, il 17 agosto, avveniva la seconda incoronazione della Madonna con solenni cerimonie che si conclusero il mese seguente con una grandiosa processione. L’ultima incoronazione, per restituire alla Madonna le corone sottratte con furto sacrilego il 7 gennaio 2006, fu compiuta dall’Arcivescovo di Torino, il Cardinale Severino Poletto, alla presenza di una folla immensa che gremiva ogni spazio accessibile attorno al Santuario. Erano presenti alla cerimonia una ventina di Sindaci per testimoniare la grande fede e devozione delle popolazioni canavesane che riconoscono e invocano la Madonna di Belmonte come loro Regina e Madre tenerissima. Al sopraggiungere della sera, con le sue prime ombre, Belmonte ritornava nel suo mistico silenzio che sa di mistero, mentre in cielo s’accendevano le prime stelle, luci di speranza per un...
Read moreGood morning! Welcome a Bemonte! This place is "Sito UNESCO" by 2003. Here you can see landscape (this is one cause of Belmonte by July 2003 is a "Sito Unesco"....) If you would visit this place you can see many people who walk, run, read, everyday. Another possibly if you would visit Sacro Monte of Belmonte you can see children, young, adult, family,... Belmonte is place of art, nature, history, cultur,... So for all of this, you are WELCOME HERE! --- Sono ormai anni che frequento questo "luogo sacro". Che dire? A voi da scoprire... Paesaggio, natura, storia, cultura, arte, affreschi, statue, teatro montano, tradizioni locali, pellegrinaggi, devozione, turismo religioso, si intrecciano e lo rendono " Patrimonio dell'Umanità" dal 3...
Read moreCon il suo Santuario e le cappelle della Via Crucis, è posto sopra un poggio che si erge isolato nel territorio del comune di Valperga a quota 727 metri, coperto da una folta vegetazione. Il sito unisce ad elementi di interesse naturalistico per la presenza di una qualità non comune di granito di colore rosso, per il patrimonio boschivo e per la suggestione di un grandioso panorama che spazia su larga parte del territorio piemontese, elementi di interesse archeologico e storico. Sono state infatti rinvenute tracce di una antica cultura preistorica risalente all’età del bronzo, mentre scavi effettuati di recente hanno portato alla luce i resti di un villaggio longobardo e delle sue fortificazioni. La tradizione vuole che sia stato Re Arduino ad ordinarne la costruzione per ringraziare la Vergine di una miracolosa guarigione che egli avrebbe ottenuto in Ivrea nel 1002 quand’era gravemente infermo. Al 1960 risale la costruzione della imponente statua a San Francesco, opera in bronzo alta 4,50 metri e pesante 1000 kg. Posta sul punto più alto del monte, la statua del santo pare interpretare, sospesa tra terra e cielo, il “Cantico delle Creature” inciso sul suo piedestallo. Le 13 cappelle si sviluppano lungo un cammino circolare sulla sommità del monte, con un percorso ad anello che parte dal Santuario e vi fa ritorno. Esse ospitano statue ed affreschi con le scene della...
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