Il Forte di Vinadio val la pena di esser visitato. La storia che promana da ogni pietra è forte e appare viva, particolarmente godibile durante una giornata soleggiata, come quella che abbiamo fortunatamente attraversato oggi io e l'amico che mi accompagnava. La struttura è di tipo militare e di estensione elevata, probabilmente fra le maggiori di tutto l'arco alpino. Architettonicamente affascinante, sfortunatamente ristrutturata solo in parte e per taluni locali adibita a deposito di mezzi di trasporto moderni, loro parti e materiali di lavoro. Si osservano, inoltre, parti risistemate ad arte e altre arruffate, probabilmente frutto dell'interessamento di scelte amministrative, direzioni e gruppi di lavoro differenti. Le pecche descritte rammaricano, poiché l'opera è così bella e porta con sé una storia così rilevante da meritare non solo le 4 stelle, ma anche le 5 (raggiungibili, dunque, con un ripristino ben fatto e anche solo poche accortezze). I lavori di erezione sono cominciati nel 1834 per volontà di Carlo Alberto di Savoia e terminati nel 1847 con un paio d'anni, all'interno, d'interruzione. Durante la II Guerra Mondiale, il forte è stato oggetto di bombardamento da parte degli Alleati, ma anche di distruzione dall'interno da parte dei Tedeschi in ritirata, col brillamento di una polveriera. Durante la I Guerra Mondiale fu sede carceraria per Austriaci, ma (e qui si rinviene un piccolissimo spicchio di storia dell'Unità d'Italia sconosciuto ai più, come perlopiù proprio dell'Unità d'Italia sconosciuta appare una storia pingue e trasparente) anche per Garibaldini che, insieme allo stesso "Eroe" dei Due Mondi, avrebbero esagerato a parer degli stessi Savoia, cercando un'inopportuna marcia su Roma. Dopo 24 giorni di prigionia, alla prima occasione, li si fece, comunque, destinatari di amnistia. Sicuramente gli eventi di un certo rilievo che potrebbero emergere con studi vieppiù approfonditi, per ogni periodo vissuto da questa struttura militare, sono parecchi. Concludo la recensione con l'invito a osservare i buchi sul muro, lasciati all'interno dei locali adibiti a palestra e cinema, dati da fucilate o pistolettate, i quali suscitano stupore e sgomento...
Read moreImpressive and intriguing fortress built between 1834 and 1847 to defend the country against French attacks. It is one of the most important military works in the whole alpine arc ! During the First World War, the fort (which ultimately never experienced clashes) was disarmed and transformed into a prisoner camp by the Austrians.
A real masterpiece of engineering and military technique and for its construction which employed during certain periods 4000 people !
The fortification, which runs along the village to the west, has a length as the crow flies of around 1,200 meters which develop from La Roche du Fortin to the...
Read moreAmazing fort that was built in the late 800, was famous for the "cannoni installazione a campana " Unique in the Italian forts built in the same period... The fort doesn't has war experience , in fact during the first war all the armaments were transferred to the east front (Friuli, Veneto and Trentino) , used then as a warehouse or troop training ... after which it began a slow decay process due to the fact that modern weapons technology made it no longer useful for war purposes ... abandoned for several years it no longer had adequate maintenance and to today it remains a structure abandoned to...
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