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Ilice di Carrinu — Attraction in Zafferana Etnea

Name
Ilice di Carrinu
Description
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Baita nei boschi del Parco dell'Etna
Via Vicinale Carlino, SN, 95019 Zafferana Etnea CT, Italy
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Ilice di Carrinu
ItalySicilyZafferana EtneaIlice di Carrinu

Basic Info

Ilice di Carrinu

95019 Zafferana Etnea, Metropolitan city of Catania, Italy
4.8(178)
Open until 12:00 AM
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spot

Ratings & Description

Info

Outdoor
Scenic
Off the beaten path
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Reviews of Ilice di Carrinu

4.8
(178)
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5.0
5y

Quando la natura sfida i secoli🍃🍃🍃 La presenza di alberi secolari sull’Etna non è un fatto scontato. Le numerose eruzioni succedutesi nel corso dei millenni, sino ad oggi, ne hanno spesso impedito la sopravvivenza. La presenza di qualche albero che ha sfidato gli eventi e la natura per perdurare merita sempre attenzione e rispetto. E’ il caso dell’Ilice del Carrinu, la cui datazione vi attribuisce un’età ci circa 700 anni, rendendolo il leccio più anziano dell'Etna. L’albero è ubicato nel territorio di Zafferana Etnea, ma gli accessi ricadono nel territorio di Milo. Due gli ingressi. Uno più a valle, l’altro sito dopo la cava di inerti. Il primo è più breve, ma il percorso si svolge su un terreno in salita e in parte accidentato. Superato ilt ratto iniziale, difatti, inizia una salita caratterizzata da sassi che richiede molta attenzione nell’intraprenderla. Meglio aiutarsi con un bastone o, se gli arbusti lo permettono, addentrarsi lungo il sentiero che fra i boschi procede in parallelo a quello principale. Il percorso è di circa 1 km, ma La fatica è sicuramente ripagata dalla vista dell’albero. Imponente e sontuoso a segnare il trionfo della natura. L’area si presta anche alla sosta, particolarmente piacevole all’ombra degli alberi. Per gli amanti del trekking, segnalo la presenza di ulteriori sentieri che permettono di raggiungere l’area di Piano Bello, in prossimità della Valle del Bove. Inutile dire che il sito è privo di sorveglianza, al che può capitare di incontrare il solito incivile che non ha rispetto ne dell’ambiente (come dimostra qualche rifiuto lasciato con disinteresse) né dell’albero, su cui qualche idiota non manca mai di arrampicarsi, mettendone a rischio...

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3y

L’Ilice di Carrinu, la cui datazione vi attribuisce un’età ci circa 700 anni, rendendolo il leccio più anziano dell'Etna. Localizzato nel Parco dell'Etna, nel comune di Zafferana Etnea, non è complicato da trovare. Due gli ingressi. Uno più a valle, l’altro sito dopo la cava di inerti. Il primo è più breve, ma il percorso si svolge su un terreno in salita e in parte accidentato. Il sentiero inizia in cima al comune di Milo, da una strada provinciale, facilmente raggiungibile digitando su Google Maps "Ilice di Carrinu". Dopo aver parcheggiato l’auto si percorre a piedi una salita con una pendenza non troppo esagerata, ma da fare con attenzione perché piena di pietre (consiglio di indossare scarpe da trekking). Il percorso è di circa 1 km, ma La fatica è sicuramente ripagata dalla vista dell’albero. Imponente e sontuoso a segnare il trionfo della natura. In cima alla salita si percorre un tratto in mezzo al bosco, e poi tra la vegetazione, la maestosa quercia. Avvicinatevi con rispetto, toccatelo, parlateci e chiudete gli occhi per immergervi nella saggezza di chi ha vissuto questo mondo per oltre...

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6y

Più di 700 anni di vita. Già solo questo basterebbe ad accendere la curiosità. In più aggiungo il fascino, l'imponenza e la maestosità di un albero che è il "Signore del vulcano"! Localizzato nel Parco dell'Etna, precisamente nel comune di Zafferana Etnea, non è complicato da trovare. Il sentiero inizia in cima al comune di Milo, da una strada provinciale, facilmente raggiungibile digitando su Google Maps "Ilice di Carrinu". Il tragitto si snoda per un quarto d'ora, venti minuti, con una pendenza non troppo esagerata ma costellata da innumerevoli rocce e detriti vulcanici (armarsi di scarpe da trekking resistenti). Lungo il percorso qualche cartello non vi farà andare fuori strada. Quando si arriva rimarrete stupefatti dalla bellezza di questo gigante dei boschi, che riconoscerete immediatamente per la sua magnificenza. Un luogo molto pulito e incantevole, cerchiamo di mantenerlo così intatto perché nonostante le innumerevoli eruzioni vulcaniche si è preservato...

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K GABRIELK GABRIEL
Quando la natura sfida i secoli🍃🍃🍃 La presenza di alberi secolari sull’Etna non è un fatto scontato. Le numerose eruzioni succedutesi nel corso dei millenni, sino ad oggi, ne hanno spesso impedito la sopravvivenza. La presenza di qualche albero che ha sfidato gli eventi e la natura per perdurare merita sempre attenzione e rispetto. E’ il caso dell’Ilice del Carrinu, la cui datazione vi attribuisce un’età ci circa 700 anni, rendendolo il leccio più anziano dell'Etna. L’albero è ubicato nel territorio di Zafferana Etnea, ma gli accessi ricadono nel territorio di Milo. Due gli ingressi. Uno più a valle, l’altro sito dopo la cava di inerti. Il primo è più breve, ma il percorso si svolge su un terreno in salita e in parte accidentato. Superato ilt ratto iniziale, difatti, inizia una salita caratterizzata da sassi che richiede molta attenzione nell’intraprenderla. Meglio aiutarsi con un bastone o, se gli arbusti lo permettono, addentrarsi lungo il sentiero che fra i boschi procede in parallelo a quello principale. Il percorso è di circa 1 km, ma La fatica è sicuramente ripagata dalla vista dell’albero. Imponente e sontuoso a segnare il trionfo della natura. L’area si presta anche alla sosta, particolarmente piacevole all’ombra degli alberi. Per gli amanti del trekking, segnalo la presenza di ulteriori sentieri che permettono di raggiungere l’area di Piano Bello, in prossimità della Valle del Bove. Inutile dire che il sito è privo di sorveglianza, al che può capitare di incontrare il solito incivile che non ha rispetto ne dell’ambiente (come dimostra qualche rifiuto lasciato con disinteresse) né dell’albero, su cui qualche idiota non manca mai di arrampicarsi, mettendone a rischio l’integrità.
Massimo CalcagnoMassimo Calcagno
L’Ilice di Carrinu, la cui datazione vi attribuisce un’età ci circa 700 anni, rendendolo il leccio più anziano dell'Etna. Localizzato nel Parco dell'Etna, nel comune di Zafferana Etnea, non è complicato da trovare. Due gli ingressi. Uno più a valle, l’altro sito dopo la cava di inerti. Il primo è più breve, ma il percorso si svolge su un terreno in salita e in parte accidentato. Il sentiero inizia in cima al comune di Milo, da una strada provinciale, facilmente raggiungibile digitando su Google Maps "Ilice di Carrinu". Dopo aver parcheggiato l’auto si percorre a piedi una salita con una pendenza non troppo esagerata, ma da fare con attenzione perché piena di pietre (consiglio di indossare scarpe da trekking). Il percorso è di circa 1 km, ma La fatica è sicuramente ripagata dalla vista dell’albero. Imponente e sontuoso a segnare il trionfo della natura. In cima alla salita si percorre un tratto in mezzo al bosco, e poi tra la vegetazione, la maestosa quercia. Avvicinatevi con rispetto, toccatelo, parlateci e chiudete gli occhi per immergervi nella saggezza di chi ha vissuto questo mondo per oltre sette secoli.
Andrea PagliariAndrea Pagliari
Più di 700 anni di vita. Già solo questo basterebbe ad accendere la curiosità. In più aggiungo il fascino, l'imponenza e la maestosità di un albero che è il "Signore del vulcano"! Localizzato nel Parco dell'Etna, precisamente nel comune di Zafferana Etnea, non è complicato da trovare. Il sentiero inizia in cima al comune di Milo, da una strada provinciale, facilmente raggiungibile digitando su Google Maps "Ilice di Carrinu". Il tragitto si snoda per un quarto d'ora, venti minuti, con una pendenza non troppo esagerata ma costellata da innumerevoli rocce e detriti vulcanici (armarsi di scarpe da trekking resistenti). Lungo il percorso qualche cartello non vi farà andare fuori strada. Quando si arriva rimarrete stupefatti dalla bellezza di questo gigante dei boschi, che riconoscerete immediatamente per la sua magnificenza. Un luogo molto pulito e incantevole, cerchiamo di mantenerlo così intatto perché nonostante le innumerevoli eruzioni vulcaniche si è preservato alla perfezione!
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Quando la natura sfida i secoli🍃🍃🍃 La presenza di alberi secolari sull’Etna non è un fatto scontato. Le numerose eruzioni succedutesi nel corso dei millenni, sino ad oggi, ne hanno spesso impedito la sopravvivenza. La presenza di qualche albero che ha sfidato gli eventi e la natura per perdurare merita sempre attenzione e rispetto. E’ il caso dell’Ilice del Carrinu, la cui datazione vi attribuisce un’età ci circa 700 anni, rendendolo il leccio più anziano dell'Etna. L’albero è ubicato nel territorio di Zafferana Etnea, ma gli accessi ricadono nel territorio di Milo. Due gli ingressi. Uno più a valle, l’altro sito dopo la cava di inerti. Il primo è più breve, ma il percorso si svolge su un terreno in salita e in parte accidentato. Superato ilt ratto iniziale, difatti, inizia una salita caratterizzata da sassi che richiede molta attenzione nell’intraprenderla. Meglio aiutarsi con un bastone o, se gli arbusti lo permettono, addentrarsi lungo il sentiero che fra i boschi procede in parallelo a quello principale. Il percorso è di circa 1 km, ma La fatica è sicuramente ripagata dalla vista dell’albero. Imponente e sontuoso a segnare il trionfo della natura. L’area si presta anche alla sosta, particolarmente piacevole all’ombra degli alberi. Per gli amanti del trekking, segnalo la presenza di ulteriori sentieri che permettono di raggiungere l’area di Piano Bello, in prossimità della Valle del Bove. Inutile dire che il sito è privo di sorveglianza, al che può capitare di incontrare il solito incivile che non ha rispetto ne dell’ambiente (come dimostra qualche rifiuto lasciato con disinteresse) né dell’albero, su cui qualche idiota non manca mai di arrampicarsi, mettendone a rischio l’integrità.
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Andrea Pagliari

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