Hotel Arnstein is a lovely small three star hotel. The rooms are clean and comfortable and they are serviced daily. The price for half pensione (dinner,bed and breakfast ) is very reasonable. There is no ‘Wellness’ i.e. no sauna spa area which is basically a way for hotel owners to gain another star and charge exorbitant rates for the privilege. The clientele staying at this hotel are mainly skiers or hikers. If you are a skier and don’t have a car you can get the bus (number 245) from Merano to S. Gertrude and then walk up the hill to the hotel following the path to the church (trail number 140). You can hire a locker at the ski slope and drop your gear off there on the way. The bus runs hourly. ||David the hotel owner is the perfect host and he is also an amazing chef. He sources his produce from the local area and cooks many of the local Tyrolean specialties. The food was the best I have ever eaten in the south Tirol and I have been holidaying in this area for over 20 years. The restaurant is also very popular with the locals so if you want to have a meal here you must book. ||The hotel staff are friendly and polite. The main languages spoken are German and Italian. The younger staff also speak English very well as they must learn it at school from the age of 9. ||We did not ski this time but we have skied at Ultental many times before. The ski resort ‘Schwemmalm’ is small offering 25km of piste with 4 or 5 lifts. It does not get as crowded as some of the better known ski areas in the Dolomites. Weekends can be busy though with the locals. There is also a cross country skiing track between S. Niccolò and S. Gertrude. We snow walked this visit keeping to the open trails. There is over 700 km of trails in this area for hiking or mountain bike riding. I am looking forward to visiting again in the warm weather to enjoy the mountain trails...
Read moreAbbiamo trascorso tre giorni a fine stagione in questo splendido albergo nell’ultima frazione della Val d’Ultimo.||Da vent’anni David Schwienbacher, proprietario e chef in cucina, conduce l’Arnstein, aiutato da un piccolo team di collaboratrici e collaboratori, alcuni appartenenti sua famiglia, tutti giovani, motivati, disponibili e simpatici. L’atmosfera che vi si respira sin dal primo momento è particolarmente calorosa ed invitante. La struttura, non troppo grande, riprende lo stile tradizionale di questi luoghi, ha una bella sala pranzo ed un altrettanto accogliente bar, dove domina il colore dei rivestimenti in legno chiaro, che è anche un po’il punto di riferimento del piccolo paese. Le stanze sono luminose, curate, pulitissime. Il riposo notturno è garantito dal silenzio che ammanta, anche di giorno, questa incantevole località. Ottima, con una completa offerta di prodotti freschi, la prima colazione. Ma il vero punto d’orgoglio di Schwienbacher à il ristorante: Su tavolini elegantemente apparecchiati, con tovaglie immacolate, David offre ogni sera (al sabato ed alla domenica il ristorante è aperto anche a mezzogiorno) un ricco menu di piatti ispirati alla tradizione locale, rivisitati con moderazione, ma anche classici internazionali. Prodotti ed ingredienti sempre di stagione. Una cucina curata, concreta, gustosa. Anche la cantina dei vini è di primordine, ma si possono trovare etichette di grande qualità – in particolare quelle altoatesine – senza preoccuparsi per il portafogli. In questo senso David Schwienbacher ha certamente raccolto l’eredità dell’indimenticato, compianto, Giancarlo Godio, lo chef che tra gli anni ‘70 ed ‘80 creò dal nulla, poco più a monte, nella località di Fontana Bianca, quel ristorante Genziana che fu il primo “stellato” in Alto Adige. Ottimo il rapporto prezzo qualità, sia per il ristorante sia...
Read moreSe dovessi dare un giuudizio su questo hotel e fossimo in un epoca diversa (senza pandemia, per intenderci), darei il voto massimo. Tutto perfetto. Camere pulite, personale gentile e cene degne di un ritorante stellato, ad un prezzo onesto. E, se fosse solo, questo, il giudizio sarebbe "ottimo".||Però... ahimè c'è un però. Nessun membro del personale (sia esso in sala, al bar, in cucina) indossa la mascherina. Nonostante i cartelli appesi all'ingresso (evidentemente solo per motivi legali) gli unici ad indossare la maschera durane i pasti erano i clienti italiani (e nemmeno tutti). ||Si tratta in realtà di una tendenza comune a tutta la Val d'Ultimo... poche mascherine e nessuno che chiede il green pass per stare all'interno di un ristornate. L'unica volta che lo abbiamo mostrato di nostra iniziativa ad una cameriera di una malga, abbiamo avuto l'impressione che nemmeno sapesse cosa fosse.||Mi pare chiaro che essendo in pochi e desiderosi di recuperare le perdite avute con l'assenza totale del turismo invernale, gli abitantoi della Val d'Ultimo si sentano esenti dal rispetto delle norme sanitarie e forse anche immuni dal virus. Sia chiaro che, se così fosse, sarebbe eccellente, ma credo che negare l'esistenza della pandemia sia miope. ||Usare una mascherina chirugica è un sacrificio di poco conto rispetto al prezzo che l'Europa e il mondo intero sta pagando (in termini sociali, sanitari ed economici) a causa del Covid. ||Alla luce di tutto questo, il mio giudizio globale è "nella media", con voti minimi in termini di servizio e pulizia (MA FACENDO RIFERIMENTO SOLAMENTE AL MANCATO O RIDOTTO RISPETTO DELLE NORME IGIENICHE DOCUTE...
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