VILLA MARGHERITA — Hotel in Unione Montana Alpi Graie

Dopo un pò di tempo siamo ritornati ed abbiamo pranzato in questo albergo ristorante dall'atmosfera decisamente retrò, spartana e genuina.

Ci hanno fatto accomodare ed hanno "aperto le danze" con il menù fisso, prettamente piemontese, che proponeva una serie di antipasti e, nello specifico: insalata russa; insalata di songino con toma, uova sode, crostini, fagioli e cavolo; vitello tonnato; albese con gorgonzola; voul a vent; fagottino croccante di tomino e speck; tonno affumicato. Tutto mediamente gradevole e buono.

A seguire si può scegliere tra 4-5 primi e noi abbiamo condiviso (le porzioni sono generose!) una buona polenta concia e gnocchi alla bava.

Quindi i secondi a scelta (sempre tra 4-5 opzioni) e la nostra scelta è caduta su una gustosa scaloppa alla valdostana ed assaggio di tome (ma in alternativa cinghiale, filetto al pepe verde, coniglio alla cacciatora)

A chiudere dolci (di produzione propria, come tutto il resto o quasi) ed abbiamo optato per un delicato tiramisù, un buon creme caramel ed una fresca macedonia al maraschino.

Ad accompagnare il pasto dell’acqua, una bottiglia di vino (un dignitoso Dolcetto Cantina Il Pozzo) e 3 buoni caffè per un totale di 60 euro in 3 persone, conto molto onesto.

Consiglio di prenotare (in particolare nel weekend) per chi cerca essenzialità, buona (ed economica) cucina piemontese... e bada alla sostanza e non...

Eravamo stati a Lemie alcuni anni fa e per caso ci siamo fermati per un caffè ma poi siamo rimasti per un aperitivo gustato all'aria aperta dopo aver visto altri avventori,2 o 3 tavoli che degustavano il loro. Affettati, bruschettine ed altro ancora tutto preparato al momento tanto che il proprietario ci aveva detto "la cucina ormai è chiusa e non so cosa riesco a farvi e cosa mi è rimasto". Avrei messo un 4 stelline non tanto per l'aperitivo, gradevole, ma per la cortesia del titolare. Era stata una bella sorpresa quindi quest'anno ci siamo tornati per ripetere l'esperienza precedente e magari pranzare ma ... sorpresa sorpresa il titolare è stato molto scortese e poco ospitale,e la cucina era aperta..... peccato non ci torneremo più.... non si trattano così male i clienti ... sono i clienti che mantengono aperti...

Entrare in questo ristorante - un po' fuori mano, al fondo delle valli di Lanzo - è fare un salto all'indietro, in piena atmosfera anni '80. Locale ampio, che si sviluppa in tre sale modestamente arredate, non appena si entra, si è in famiglia. Divertente osservare gli avventori: facce montanare, famiglie con nonni anziani al séguito (specialmente al pranzo domenicale), bambini e adolescenti. Una volta a tavola, scorpacciata assicurata e a fronte di un conto finale molto contenuto, avrete ottimi antipasti piemontesi, polenta concia da ricordare (con la toma locale), oltre a carni, selvaggina e un carrello dei dolci fornitissimo. Tutto buono, abbondante e servito senza fretta e direi...con allegria. Una...