Ho letto le altre poche recensioni di queto posto (che compare anche come Hotel Anissa) che parlano di accoglienza positiva. La mi esperienza è stata invece completamente negativa. Non so se dipendesse dal fatto che io e la mia ragazza fossimo gli unici ospiti dell'albergo ma chi ci ha accolto ci ha fatto vivere la nostra esperienza peggiore in marocco. ||Che le stanze e la struttra non fossero grannché (a parte l'affaccio sulla palmeraia indubbiamente bella) lo sapevamo già: stanze non più che dignitose, odore di gatto in tutta la struttura, lenzuala sintetiche, materassi scomodi, bagno scomodo,niente acqua calda per la doccia. Tutto molto spartano ma la cosa peggiore ripeto è stata l'accoglienza.||Dopo un'apparente cordialità (grandi sorrisi, il solito tè alla menta, una sciacquatina sommaria all'auto) è cominciato l'accerchiamento. Il giovane che ci ha accolto (non il titolare), dopo essersi vantato che il giorno dopo avrebbe avuto ben 40 ospiti (impossibile per qulla struttura!) e che il suo buonissimo ristorante era frequentatissimo e indicato su Lonely Planet (falso!), ha voluto subito offrirci una giro verso le gole del Todra attraverso le palmeraia con una camminata di mezzora e al ritorno ci avrebbe accompagnato (con la nostra auto!) al mercato della frutta di Tinerhir. Abbiamo subito declinato l'invito ad andare in città (a mio avviso una delle più brutte del Marocco) e ci siamo detti possibilisti per la camminata verso le gole.||Una volta sistemati i bagagli il ragazzo si è di nuovo offerto di accompagnarci attraverso la pameraia fino alle gole, tutto "gratis" solo perchè "non aveva potuto studiare e voleva praticare l'inglese con noi". Impietositi stavamo per accettare ma al momento della partenza ha chiarito che avrebbe voluto essere pagato e che non ce lo aveva detto prima perché troppo "timido". A questo punto abbiamo rifiutato non per i soldi ma perché il raggiro era ormai chiaro (anche perché il vero titolare, che aveva bevuto un té con noi, ci aveva detto che per le gole bisognava guidare per 3-4 km: ed è infatti quello che abbiamo fatto).||Ma il nostro rifiuto è stato la nostra rovina: da quel momento è cominciato un trattamento da incubo. Oltre a esserci stata offerto un'altra escursione per il todra da uno dei tanti marocchini che giravano per la struttura (amici/familiari/soci?), al momento della cena ci è stato offerto del cibo immangiabile (riso scotto e freddo) rifiutato anche dal gatto che saltava in continuazione sulla tavola. L'unica cosa che ci è rimata da fare era andare a dormire. Abbiamo allora chiesto il telecomando per il condizionatore, e il solito tizio ci ha risposto: "mi dispiace ma oggi è rotto, ieri funzionava e lo ripareremo domani". Chiaramente non voleva darcelo tanto, ha aggiunto, "qui la notte fa freddo, io ci sono cresciuto, c'è addirittura bisogno delle coperte". Ovviamente la stanza al contrario era caldissima e la notte non abbiamo potuto dormire, sia per il caldo, sia per le zanzare, sia per le chiacchiere che lui e i suoi amici hanno fatto fino all'1:00 nel giardino. Il giorno dopo alla domanda "Dormito bene?" ovviamente ho risposto "No, troppo caldo" e lui: "Cosa ci volete fare? Questa è la stagione calda". Dopo una colazione mediocre abbiamo pagato 40 euro per la doppia (prezzo ingiustificato) e prima di andarcene, sapendo che andavamo verso il deserto, il solito tizio ha insito per volerci vendere le sue bottiglie di acqua fredda (peccato che il deserto dista quasi 3 ore e con quella temperatura qualsiasi acqua ghiacciata sarebbe arrivata calda).||Non so se è questa è l'accoglienza standard, ma se avrete a che fare con la stessa persona che abbiamo incontrato noi, la vostra permanenza sembrerà una truffa ai limiti dell'offesa...
Read moreThe worst food we had in all of Morocco. It was also the most expensive lunch stop we had. The location was nice, but in no way made up for the food. You would be best to grab anything else and eat by the stream in the gorge with the locals.
I had a veggie tajine which consisted of rice, still in the water, carrots and potatoes. No spices, not even salt. I couldn’t even call it eating, it was simply chewing tasteless mush. I got through three bites and stopped. My wife had chicken skewers and veggies, which just the same bland carrot and potato and overcooked tough dry chicken, again no seasoning. She could not eat it. The borough fresh fruit, but at that point we were tired and just wants to get away from the wasps and flies.
We got up and left and the waiter just took our money with no apology or even asking why we didn’t eat. This place is a trap with free meals for the drivers, maybe they get the good food or at least some salt at their table. All of the other restaurants we visited that also had free food for the drivers, but they were all good and better priced.
Avoid at all costs, it will leave a bad taste, actually no taste, in your mouth. It is a terrible way to end a visit to the breathtaking ...
Read moreHo letto le altre poche recensioni di queto posto (che compare come Maison d'Hotes Anissa) che parlano di accoglienza positiva. La mia esperienza è stata invece completamente negativa. Non so se il fatto che io e la mia ragazza fossimo gli unici ospiti dell'albergo ma chi ci ha accolto ci ha fatto vivere la nostra esperienza peggiore in marocco. ||Che le stanze e la struttra non fossero grannché (a parte l'affaccio sulla palmeraia indubbiamente bella) lo sapevamo già: stanze non più che dignitose, odore di gatto in tutta la struttura, lenzuala sintetiche, materassi scomodi, niente acqua calda per la doccia. Tutto molto spartano ma la cosa peggiore ripeto è stata l'accoglienza.||Dopo un'apparente cordialità (grandi sorrisi, il solito tè alla menta, una sciacquatina sommaria all'auto) è cominciato l'accerchiamento. Il giovane che ci ha accolto (non il titolare), dopo averci detto che il giorno dopo avrebbe avuto ben 40 ospiti (impossibile èer qulla struttura!) e che il suo buonissimo ristorante era frequentatissimo e indicato su Lonely Planet (falso!) ha voluto subito offrirci una giro verso le gole del Todra attraverso le palmeraia con una camminata di mezzora e al rtorno ci avrebbe accompagnato (con la nostra auto!) al mercato della frutta di Tinerhir. Abbiamo subito declinato l'invito ad andare in città (a mio avviso una delle più brutte del Marocco) e ci siamo detti possibilisti per la camminata verso le gole.||Una volta sistemati i bagagli il ragazzo è tornato ad offrirsi di accompagnarci attraverso la pameraia fino alle gole, tutto "gratis" solo perchè "non aveva potuto studiare e voleva praticare l'inglese con noi". Impietositi stavamo per accettare ma al momento della partenza ha chiarito che avrebbe voluto essere pagato e che non ce lo aveva detto prima perché troppo "timido". A questo punto abbiamo rifiutato non per i soldi ma perché il raggiro era ormai chiaro (anche perché il vero titolare che aveva bevuto un té con ci aveva detto che per le gole bisognava guidare per 3-4 km: ed è infatti quello che abbiamo fatto).||Ma il nostro rifiuto è stato la nostra rovina: da quel momento è cominciato un trattamento da incubo. Oltre a esserci stata offerta un'altra escursione per il Todra da uno dei tanti marocchini che giravano per la struttura (amici/familiari/soci?), al momento della cena ci è stato offerto del cibo immangiabile (riso scotto e freddo) rifiutato anche dal gatto che saltava in continuazione sulla tavola. L'unica cosa che ci è rimata da fare era andare a dormire. Abbiamo allora chiesto il telecomando per il condizionatore, e il solito tizio ci ha risposto: "mi dispiace ma oggi è rotto, ieri funzionava e lo ripareremo domani". Chiaramente non voleva darcelo tanto, ha aggiunto, "qui la notte fa freddo, io ci sono cresciuto, c'è addirittura bisogno delle coperte". Ovviamente la stanza era caldissima e la notte non abbiamo potuto dormire, sia per il caldo, sia per le zanzare, sia per le chiacchiere che lui e i suoi amici hanno fatto fino all'1:00 nel giardino. Il giorno dopo alla domanda "Dormito bene?" ovviamente ho risposto "No, troppo caldo" e lui: "Cosa ci volete fare?, Questa è la stagione calda". Dopo una colazione mediocre abbiamo pagato 40 euro per la doppia (prezzo ingiustificato) e prima di andarcene, sapendo che andavamo verso il deserto, ha insistito per volerci vendere le sue bottiglie di acqua fredda (peccato che il diserto dista quasi 3 ore e con quella temperatura qualsiasi acqua ghiacciata sarebbe arrivata calda).||Non so se è questa è l'accoglienza standard, ma se avrete a che fare con la stessa persona che abbiamo incontrato noi, la vostra permanenza sembrerà una truffa ai limiti dell'offesa...
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