Sono stato in questo hotel insieme alla mia famiglia (moglie e tre figli) e al mio gruppo di viaggio il 24 aprile 2018. Matmata è stata la nostra prima tappa e, pur essendo la terza volta che ritornavo, ogni volta ritrovo in questo luogo una magia e una poesia che mi stupisce ed emoziona, di conseguenza anche il mio giudizio sull’albergo è generoso e benevolo malgrado diverse pecche nella gestione. La struttura dell’albergo è molto articolata: si entra in una grandissima hall tutta rivestita di marmo bianco e grigio chiaro, con colonne sempre rivestite di marmo e decorazioni geometriche in nero e color sabbia. Ci sono divanetti in pelle chiara, tavolini in marmo con eleganti sedie in ferro battuto, un tavolo da biliardo, un lungo desk della reception anch’esso in marmo con decorazioni geometriche, alle finestre ci sono grandi tende blu tuareg, al centro del salone troneggia come elemento decorativo un enorme formazione minerale di rose del deserto che dà un un tocco di esoticità all’ambiente. La parte interna dell’hotel è molto diversa sia strutturalmente, sia per i materiali usati. Ci sono diversi cortili circolari e comunicanti tra loro con muri di colore ocra intorno ai quali sono disposte le camere su due piani simulando la casa-tipo troglodita scavata nella roccia che è organizzata attorno ad un buco circolare che serve da cortile dove si aprono le camere e la cucina al livello più profondo; i cortili nelle case originali hanno una doppia funzione, quella di raccogliere l’acqua piovana e fungono da anticamera della casa e le stanze, scavate nella roccia, sono fresche d’estate e calde d’inverno, nell’hotel cortili e stanze riproducono l’estetica ma non la funzione. Così come ogni abitazione troglodita porta un simbolo sopra il proprio ingresso come monito di protezione, anche le camere d’albergo portano incisi sopra le porte i simboli berberi apotropaici, presenti anche sui muri. Capite bene come la struttura dell’hotel così concepita risulta molto suggestiva ed esotica almeno per noi europei. Io e mia moglie siamo stati sistemati al secondo piano in una stanza tradizionale (cioè con grande finestra e soffitti alti) molto ampia, con un letto matrimoniale su cui l’inserviente, che abbiamo anche conosciuto, aveva lasciato carinamente un cuore fatto di asciugamani intrecciati e petali di bouganville. Certo, la manutenzione lascia a desiderare (maniglie delle porte, rifiniture nel bagno, un buco in alto nella porta del bagno, i mobili) ma la stanza era confortevole, con il frigo bar, un bagno comodo e con una vista molto bella sul cortile pieno di bouganville di vari colori che di sera ospitano tantissimi uccellini. Le altre stanze al pianterreno, invece, (comprese quelle dove alloggiavano i nostri figli) simulano le stanze originali berbere scavate nella roccia perché hanno soffitti molto bassi, sono senza finestre e hanno i letti in muratura con materassi e coperte tipiche. Tutto molto pittoresco. La sala da pranzo, molto grande, è invece più anonima rispetto ad altre di hotel della zona che ho visto le volte scorse, ha tavoli e sedie piuttosto banali con tovagliato e apparecchiatura non caratteristiche. Inoltre la cena che ci hanno servito è stata modesta sia per quantità ma soprattutto per qualità: ci hanno servito il brik (crêpe fritta ripiena di uova, verdura e carne) che era discreto, insalata dall’aspetto poco invitante (che abbiamo lasciato) e pesce, forse di lago, veramente immangiabile. Inoltre mi hanno fatto pagare per una bottiglia d’acqua da portare in camera tre dinari, un prezzo effettivamente troppo alto per quei posti. Anche la colazione non è stata un granché sia per assortimento dell’offerta, sia per qualità dei cibi offerti, ma, a scusante di tutto ciò, rilevo che la crisi economica in questo periodo si fa sentire, il personale è poco e mal pagato, il turismo latita anche se ormai queste zone sono molto tranquille oltre che sempre interessantissime e assai stimolanti culturalmente ed emotivamente. Perciò, concludo dicendo che l’Hotel “Le Diar el Barbar” denuncia gli antichi fasti di un tempo e la decadenza attuale ma è pur sempre una struttura molto tranquilla, gradevole e accogliente in un posto incantevole come Matmata. Io ci tornerei senz’altro a patto che, come ho scritto nel titolo della recensione, il servizio ristorazione migliori...
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