Scalando si n'chiampara Se un giorno la contessa Amalia Nani Mocenigo non avesse avuto problemi con la carne cotta, l'intraprendente Giuseppe Cipriani non avrebbe creato il Carpaccio e se non avesse avuto la passione per la tradizione pittorica veneziana non l'avrebbe chiamato in tal modo. E se una sera qualcuno di noi non avesse avuto problemi con una fame galeotta, un nostro intraprendente commensale non ci avrebbe condotto al Carpaccio e se non avessimo avuto la passione per la tradizione culinaria calabrese non avremmo mangiato la N'chiampara.
La n'chiampara per chi non lo sapesse è la tipica frittata di cipolle cosentina che si prepara senza uova, ma semplicemente con acqua e farina. Piatto povero, ma saporito. E come il carpaccio, nato per esigenze salutari, la n'chiampara nasce per esigenze pecuniarie ed al Carpaccio se ne può assaggiare una grande versione. Per raggiungere questo carinissimo ristorante, bisogna scalare l'altura che porta da Bisignano ad Acri lungo la statale 660, entrando in pieno mood pre-alpino.
Ma ritornando alla n'chiampara, sia sa che non viene da sola, ma accompagnata da altri mille piatti semplici, ma golosi. Dalle ricotte alle verdure, dai funghi alla trippa, dalle polpette di ricotta ai salumi vari.....al carpaccio. Ma per agevolare il trangugiare di questo ben di Dio, trovandoci in un ristorante-enoteca, si deve stappare una buona bottiglia. Colto dalla sindrome della foto di classe (si sa che al cospetto della quale si cerchi se stessi ovvero ciò che si conosce meglio) intravedo da lontano un'etichetta familiare, e senza pensarci su, la ordiniamo. Per scoprire in seguito però, la presenza di altre etichette calabresi che da tempo cercavo e che la cantina del Carpaccio possiede a iosa....non vorrei anticipare il commento finale, ovvero che bisogna assolutamente ritornare in questo ristorante, ma sulla cantina il bisogno di spoilerare mi impossessa....per cui si tornerà. Ma la cantina non è l'ultimo motivo per ritornare....non è finita qui! Il primo ordinato è un mix di delicatezza e sapore: tagliolini al tartufo. Nonostante la sazietà procurata con i mille antipasti, magicamente i tagliolini creano sacche ulteriori nei nostri stomaci e noi, novelli ruminanti, maciniamo l'intero abbondante piatto....pura serenità pre-alpina. Ma da ruminanti ormai provetti, il conto delle sacche vuote non torna, per cui approcciamo un altro primo con zucchine e zafferano e anche maialini con melassa di fichi e arrosti vari per poi atterrare su un buon tartufo di pizzo al cioccolato che richiamava un bel distillato, ma gli impegni del giorno dopo ci hanno distolto dal perseverare.
Con meno di una piotta a coppia, guadagniamo la porta dopo una bella chiacchierata con il proprietario e rincasiamo con una bella sensazione di meridionalità che ci coccola fino al sonno dei giusti....continuando a sognare n'chiampare...
Read moreBeautiful restaurant with amazing food, I brought my mom here and she speaks no Italian and I am still learning. I thought there would be a physical menu, so I had trouble keeping up with the Italian of the waitress and owner but she was incredibly nice and understanding and even used Google translate on her phone to help us order our first course which was very kind and thoughtful of her. We were unfortunately too full to order second courses but the desert was also amazing. Service and food were all fantastic! I'd love to come back again with a bigger group, and when my Italian...
Read moreWe were treated to a fantastic meal experience, despite it being very low season. The food was delicious, with seemingly endless plates brought out for our antipasti. Highlights were stewed pork, ricotta, capocollo and sweet onion jam. The goat sugo was also very nicely done - but I was so full at that point that I couldn’t fully appreciate it. Special thanks for Alessandro for hosting...
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