Parto con una premessa, quando mi reco in un ristorante che ho scelto, sono alla ricerca di un'esperienza, di qualcosa che mi resti dentro e che porterò con me nel bagaglio delle mie esperienze. A prescindere dal livello del ristorante si possono cercare tante cose diverse, quello che conta per me è restare positivamente sorpreso. Quando ho prenotato il ristorante ho ricevuto le seguenti informazioni: -Menù degustazione 150€ a pers. -Percorso vini Francesi 80€ a pers. (non sono stati tutti vini francesi e questa cosa a me non è piaciuta perchè non mi è stato comunicato il cambio, si chiamano aspettative disattese un concetto molto semplice, siamo o non siamo in un ristorante di livello?). Inizio col dire che il locale è semplicemente bellissimo, raffinato ma anche moderno e nel complesso molto elegante. Abbiamo iniziato la serata davanti ad un bellissimo camino acceso che scaldava la conversazione. In quel momento ho chiesto 2 bicchieri di bollicine mi hanno portato un ricci curbastro brut, davvero gradevole se non che me l'hanno caricato sul conto finale con 30€ in più(almeno penso sia quello il motivo perchè non mi è stato dato nessun dettaglio so solo che ho pagato 260€ invece di 230€), direi, più ricci furbastro che curbastro. Meglio sdrammatizzare. La cena inizia e da un punto di vista del cibo la cena è stata straordinaria ogni piatto raccontava una storia intensa fatta di profumi e sapori che hanno davvero lasciato un segno profondo dalla prima all'ultima portata. Come si è intuito è il vino e il servizio di sala che non mi sono sembrati all'altezza, mi spiegherò meglio.. Mi spiace che non posso dare maggiori dettagli sul vino ma sono stati presentati velocemente e non è stato lasciato un elenco con cantina e tipologia: Vino 1: bollicina rosè francese, strepitoso Vino 2: bianco fermo francese, avrei passato tutta la serata con il naso nel bicchiere eccezionale Vino 3: rosso francese buono Vino 4: rosso italiano Cesanese del piglio buono ma per nulla all'altezza dei predecessori Arriva la mezzanotte e io avevo fatto voli pindarici su quale bottiglia avremmo condiviso in sala per brindare al nuovo anno, chissà quale vino ci proporrà Salvatore considerando che stiamo pagando un cifra ragguardevole il percorso dei vini. Ragazzi ci credete che in un ristorante stellato la notte di S. Silvestro con quello che ho pagato ho brindato con un bicchiere di Bellavista?? Il primo prezzo tra l'altro. Un vino che si trova anche al supermercato che mi ha letteralmente rovinato la bocca. In quel momento giuro che tutta l'esperienza si è accartocciata su sè stessa nulla contava più, ero rimasto deluso. Il colpo di grazia è arrivato sul dolce, che in sé, come già detto era semplicemente straordinario come tutto il resto del cibo però il dolce non era accompagnato da nessun vino (ma non ho pagato 80€ di degustazione vini???). La cameriera mi risponde: il vino dolce non è previsto ma se vuole glielo porto a parte! A parte????Cosaaa???? Oh mio dio. Alchè gli chiedo se quanto meno potevo avere il fantastico franciacorta del conad(il bellavista) perchè quella goccia che mi aveva messo per brindare era finita.. lì mi risponde che il vino non c'è più.. ah sì? Non avete previsto di riempire il bicchiere durante il dolce????? Lì la cena è finita in tutti i sensi, i commensali sono stati letteralmente catapultati dal locale poco dopo l'una, non c'è stata una fetta di panettone, una piccola pasticceria, un caffè, o un distillato niente di tutto questo. Arriva il momento di pagare e pago 260€, poi dico gentilmente al cameriere di riferire allo chef che ero rimasto deluso dal finale della serata accennando al bellavista lui senza la minima competenza su come gestire una lamentela di un cliente, si fa una risatina sotto i baffi. Ti consiglio di cercare sul dizionario o su google 2 termini: customer care e client nurturing. Nonostante ho mangiato divinamente, non credo che metterò più piede in questo locale (mentre a metà cena dicevo ai commensali di iniziare a prenotare per il prossimo anno) le persone e il percepito fanno troppo...
Read moreSoldi buttati. L'apparenza e l'assenza di contenuto sono gli ingredienti principali che caratterizzano questo locale. Le sale sono carine ma l’ambiente nel complesso non risulta particolarmente curato. All’interno (inizio agosto) fa molto caldo. Ci viene detto che l'impianto di climatizzazione è stato fatto funzionare al mattino per rinfrescare la sala, e che a pranzo non sarebbe stato necessario mantenerlo attivo; in un edificio scarsamente coibentato in una giornata con 35°C all'ombra, chiunque può facilmente comprendere come questa spiegazione suoni di presa in giro. Dopo aver chiesto di attivarlo nuovamente, dato il clima quasi invivibile, ci è stato risposto, dalla stessa persona di prima, che l'impianto era guasto. Come si può aprire al pubblico un ristorante di questo livello in tali condizioni? E perché raccontare frottole ai clienti? I piatti sono prevalentemente orientati all'aspetto estetico, con esiti incerti e discutibili. Seppure le materie prime denotino una buona qualità, il loro utilizzo conduce a risultati insoddisfacenti, con alcuni piatti completamente insipidi (porcino) e altri troppo salati (emulsione 45°), anche al palato meno esperto. Data la fama dello chef e le lodi tessute nei riguardi del locale che si trovano nelle recensioni (si legge di filosofia del cibo, cibo dell’anima…), non mi sarei mai aspettato un’esperienza così deludente. A completare il quadro, la visita in sala dello chef/titolare che, presentatosi in scarpe da ginnastica e senza mascherina, ha risposto con atteggiamento di sufficienza e arroganza a domande e curiosità dei commensali, a sottolineare l’ignoranza di chi non avesse “capito” un suo piatto. Ciliegina sulla torta, un quadretto che ritrae lo chef “trionfante” di fianco alla cassa; che...
Read moreNous sommes venus entre amis dans ce restaurant gastronomique. Service efficace et armonieux. J'ai été très surpris de cette expérience avec des plats qui paraissent si simples mais qui offrent une magnifique expérience. Même avec certains ingrédients que je n'aime pas dans la vie de tous les jours, j'ai pu les découvrir sous un autre angle qui m'a fait aimer ce service à sept portées. Concernant les 4 vins qui nous ont été servis, ils complètent vraiment le plat et je pense qu'il est fondamental de les prendre si l'on veut aller jusqu'au but de l'expérience. Ce que j'ai le moins aimé a été le premier gâteau avec les lentilles, trop sucré à mon goût et un peu dur à terminer. Deuxièmement, j'aurais aimé avoir à disposition l'eau sur la table, bien qu'elle soit versée à des nombreuses reprises par la dame, j'aime boir beaucoup pendant mon repas. Je comprends que ce n'est pas esthétique d'avoir des butailles sur la table, mais peut être des jolies carafes auraient fait l'affaire. J'ai bien aimé les explications du maître de salle et la gentillesse de la dame du service. Ils ont répondu de manière satisfaisante à toutes nos questions et les explications étaient claires et rapides. Les plats que j'ai le plus aimé c'est sûrement la salade au Campari et truffes et les cappelletti farcis. Intéressante découverte l'oignon qui a fait l'unanimité des 7 convives et desté beaucoup de curiosité. J'ai trouvé la salle un peu vide en décoration, mais cela nous a permis de nous concentrer sur la table et le service et peut-être c'était le but. Concernant le prix, environ 150€ par personne, c'est correct et ce à quoi je m'attendais car nous avons pris le service à 7 plats...
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