Cena di famiglia per festeggiare alcuni compleanni. Avevamo cenato un po' più di un anno fa con un giro pizza e ci eravamo trovati bene, per cui chiamo per prenotare un altro giro pizza. La prenotazione non è immediata, ma alla fine mi viene confermata.
Ricordavamo una pizza un po' particolare, molto buona, ma questa volta non l'abbiamo trovata all'altezza della precedente: abbastanza buona sì, ma non particolare come la precedente; abbiamo avuto qualche qui pro quo per quanto riguarda le bibite: mio fratello, che inizialmente non aveva chiesto una birra, ha ordinato una birra mentre già stavamo mangiando la pizza, e ci è stata addebitata come birra in più. Non me ne sono resa conto immediatamente e l'ho pagata, ma in teoria doveva essere compresa nella cifra pattuita. Abbiamo dovuto chiedere una seconda volta alla cameriera di chiedere ai bambini se volevano la coca cola, perché la prima volta se ne è scordata. Ma fin qui direi che tutto è riparabile. Quello che ci ha innervosito enormemente e che mi ha fatto terminare la serata con un gran mal di testa è stata la musica: c'era un cantante che faceva musica dal vivo. Bella voce, intonato, ma volume complessivo eccessivo: praticamente non riusciamo quasi a parlare tra noi, se non urlando. Chiediamo alla cameriera se è possibile abbassare il volume. Non cambia nulla. Vado dal direttore per chiederlo una seconda volta: c'è un leggero abbassamento, che dura pochi minuti e poi di nuovo il volume diventa decisamente fastidioso. Quando al momento di pagare mi viene chiesto se tutto è andato bene, dico che la musica, pur buona, con quel volume diventa spiacevole. Risposta del direttore: "Glielo avevo detto che c'era musica dal vivo, no?". Non me lo aveva detto: ma musica dal vivo vuol dire "ti impedisco di parlare e ti faccio venire il mal di testa"?. Se chiedo il favore di abbassare per ben due volte non devo essere minimamente ascoltata?
Non credo che ripeteremo l'esperienza.