Sono stata di recente alla cena della Signora Emma, assieme al mio compagno. La location è suggestiva: rustica e romantica all’esterno, più eccentrica e moderna nella cucina interna. Avrei quasi voluto essere lì d’estate, per godere della terrazza accanto alla piscina.
Il cibo è stato semplice e stagionale: ortaggi freschi, porzioni adeguate, sapori tradizionali. Una selezione onesta, coerente con il concetto “cucina di casa”.
Fin qui tutto bene.
Sfortunatamente, nonostante questi elementi positivi, un aspetto preciso ha compromesso completamente la nostra esperienza.
La Signora Emma e il marito, con cui abbiamo cenato a tavola, hanno più volte sottolineato che il loro format non è un ristorante tradizionale e che ogni serata viene dedicata all’ospite del giorno.
Purtroppo, dalla mia esperienza posso dire che si sono dimenticati di un punto fondamentale: anche se l’ambientazione è familiare, resta pur sempre un servizio. E l’ospite rimane un cliente — cioè un ospite che paga.
Mi aspettavo una serata curiosa, con conversazioni inclusive e un ritmo naturale. Invece, dopo esserci seduti in cucina insieme agli host, la conversazione è partita su un tema completamente scollegato dalla cena ed è proseguita per ore senza coinvolgerci. I nostri tentativi di inserirci non sono stati presi molto in considerazione. Nessuna domanda su di noi, nessuna curiosità reale su chi fossimo, nonostante ci fosse stato presentato questo format come un modo per “conoscere persone nuove”.
La cosa che mi ha colpita di più è stata l’incapacità di leggere qualsiasi segnale corporeo: posture, sguardi per provare a chiudere la serata. Siamo rimasti al tavolo dalle 19:30 a mezzanotte non per scelta, ma perché era quasi impossibile trovare uno spazio per congedarci senza sembrare maleducati.
Ed è questo che considero più grave. Perché questa non è semplicemente una cena “particolarmente loquace”. È una mancanza strutturale di ospitalità — proprio nel contesto in cui l’ospitalità dovrebbe essere il cuore del format.
Non voglio negare la gentilezza della coppia, né escludo che per altre persone questa stessa serata possa risultare piacevole e socialmente appagante. Ma per me è stata...
Read moreA fine settembre, nel periodo del mio compleanno, io e un mio amico siamo stati ospiti della signora Emma a Bagnolo Piemonte. Era da tempo che desideravo sperimentare l'home restaurant, qualcosa che unisse l'aspetto gastronomico a quello conviviale. Un'esperienza culinaria oltre le nostre aspettative: dagli antipasti a base di verdure dell'orto alla pasta fatta a mano, dal ragù -buonissimo- secondo la ricetta tradizionale della nonna, alla marmellata appena fatta, ai liquori artigianali. . . L'accoglienza informale, i ritmi rilassati e una piacevolissima chiacchierata con la famiglia di Emma hanno dato un plus all'esperienza. Inutile dire che torneremo all'Home Restaurant da Emma, magari in occasione di una bella Bagna...
Read moreSiamo stati in questo Home restaurant ieri sera io e mia moglie e direi che ci siamo trovati come a casa. Piatti della tradizione cucinati in modo impeccabile dalla Signora Emma, abbiamo ricevuto un accoglienza super .Ci siamo sentiti come fossimo in famiglia , complimenti al marito di Emma molto cordiale e disponibile con cui si e' fatta una bella chiacchierata . Bravo anche il loro figlio che collabora molto con la famiglia. Brava Emma che e' riuscita a coinvolgere in modo piacevole la propria famiglia nel progetto. Bellissimo anche il posto fuori e le altre strutture ....DA PROVARE NE RIMARRETE...
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