Ho aspettato ad esprimere un giudizio perché volevo anche sentire l'opinione su di un primo piatto significativo, la paniscia, da parte di un conoscente che è venuto a cena un mese orsono, mi diceva in una compagnia di sessanta persone. Io ci sono stato in precedenza, in una compagnia di otto persone, una sera di venerdì. Rientravo in questa osteria dopo circa quindici anni, allora in una cena con due amici, ricordo che non gustai un qualcosa che mi stimolasse poi a ritornarci. Veniamo fatti accomodare in una sobria saletta ad un tavolone rotondo, assetto ottimale per raccontarci fatti e misfatti guardandoci in faccia tutti quanti; è già stato apparecchiato su una tovaglia bianca di cotone, noto completezza di particolari, nessuna ostentazione ma sobrietà e soprattutto una accurata pulizia del locale. Il personale si dimostra subito attento e solerte, il padrone di casa ci viene a salutare affabilmente e scambia due parole, si farà poi rivendere nel corso della cena ma sempre con garbo e discrezione. Tre di noi, io compreso, chiediamo un assaggio di antipasto, che in una osteria è d'obbligo: salame sotto grasso squisito! si scioglie in bocca, prosciutto crudo delicato, qualche altro salume e sottaceti fatti in casa. Tutto positivo. Si passa poi allo scopo della nostra cena, un mix di primi perché, a detta di una componente del gruppo, i primi qui' sono buoni. Ci vengono serviti in piattoni comuni messi a centro tavola e portati, come deve essere, tutti insieme. Reduci dalla sagra dell'oca avvenuta qualche sera prima, ravioli di oca: al dente, ben conditi e qui mi fermo, perché non ho le cognizioni per qualificare questo piatto . Agnolotti: buoni sfoglia e ripieno, sugo un po' slavato, quasi indefinito, avrei preferito un sugo più denso e corposo. Gnocchi: formaggio di capra/zafferano, superlativi! Per me, il meglio assoluto, ben cotti, delicati, con tutti i componenti equilibrati, il classico piatto che...non vorresti mai che finisse. Paniscia: piattone stupendo da vedere, le verdure sono gustose, quilibrate e senza preponderanza di cavolo o di altro componente, dimensionalmente corrette; il riso...mi ha determinato disagio: molliccio, avanzato di cottura sul quasi scotto, mi è parso che fosse stato bollito a parte poi aggiunto alle verdure, portato poi avanti fino a superare il limite della normale consistenza. Oppure, e' il tipo di riso, che non tiene la cottura? Lo stesso fenomeno l'ha constatato anche il mio conoscente cui accennai in apertura di recensione e a cui dissi della constatazione. Strano, anche perché, i vari componenti di questa paniscia erano omogenei, attirava; infatti ne ho consumato un piatto ma ho avvertito ancora, nel giorno successivo, un retrogusto quasi di amido che persisteva. Comunque, nell'insieme una riuscita esperienza, anche grazie al personale addetto, cortese e attento, pronto ad intervenire per riordinare o assecondare una richiesta. Ambienti senza vociare assordante, prezzo correlato ad una osteria e a quanto offerto. Se non ci fosse stato il fenomeno paniscia e il sugo degli agnolotti avrei valutato di piu, per questo assegno così tre stelle e un grazie per...
Read more"POSTO ACCOGLIENTE" Circondato da campi prevalentemente dedicati alla raccolta del riso, a pochi km dal Comune di Bellinzago Novarese, si trova questa accogliente Osteria che si ripromette di preservare e conservare la Tradizione della cucina casalinga che, come dice la destinazione, tendevano i piatti una festa per la gola. Onestamente confermo in pieno quanto dicono e consiglio vivamente. La tipologia del luogo va intesa, oltre che come necessità di ristoro anche come momento di aggregazione e convivialità, abbandonando la fretta tipica delle grandi città con la quiete e tranquilla anima dei Borghi agricoli. Il cibo è cucinato al momento e segue la tradizione Novarese che rispecchia i sapori con prodotti del luogo. Tutto risulta apprezzabile grazie alla maestria della cuoca e di tutta la cucina che rende l'esperienza molto simile a quella casalinga dei giorni di Festa. Personale presente, gentile e ben preparato ha saputo ridurre i tempi di attesa tra le varie portate. I tempi sono comunque dettati anche dalla preparazione al momento dei piatti, alcuni dei quali, tipo la Paniscia, che richiedono tempistiche più lunghe. Qualità prezzo, Quantità e Qualità che trovano il maggior compromesso possibile. Ci siamo trovati veramente bene e garantisco di essermi alzato da tavola soddisfatto e sazio, cosa poi non proprio scontata al giorno d'oggi. Il locale si trova all'interno di una vecchia Badia del XII Secolo, passata dalle mani dei monaci che la trasformarono in comunità religiosa, agricola ed infine residenziale per Vitaliano VIII Borromeo. La sua Storia si può trovare facilmente anche sulle varie tabelle storiche che si trovano in loco. Bella esperienza da rifare assaggiando anche tutti gli altri prodotti. I gusti sono gusti ma la qualità è innegabile....
Read moreEcco un locale che è un ristorante, ma ha conservato l'ambizione e le prerogative tipiche di un'osteria!. Location molto bella, storica, spersa in mezzo alla campagna, che trovi "quasi per caso" e scopri che il passaparola funziona alla grande: dove la trovi una trattoria/osteria che al giorno d'oggi è in grado di assistere nel bere e nel mangiare gruppi numerosi (ne ho contato almeno tre, ma erano di più)? Più di novanta coperti all'interno non sono pochi! E poi il bello della trattoria: pochi piatti sostanziosi (alcuni fuori stagione), ma cucinati molto bene ed alta qualità dei prodotti. Porzioni più che adeguate, al limite dell'abbondante. Alcune pecche nella carta dei vini, poco estesa e nei dolci (ma questa era la tradizione delle osterie di una volta), tutto ad un prezzo accettabilissimo. Piccola nota a parte: ho letto di alcune "critiche" sulla paniscia, ma questo è un piatto invernale, fatto con prodotti del territorio (la vedo dura trovare oggi le verze), in mille e una versione prodotta dai vari campanili delle provincie: quella che ho degustato non era assolutamente male (tenuto conto del periodo estivo). Concludendo, è un locale da ritornarci, ben coscienti di quello che ci si aspetta di degustare, possibilmente in nutrita ed allegra compagnia: non farete...
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