Ieri sera, per la prima volta, io e Anna siamo stati a Cascina Ranverso e all'arrivo, inaspettatamente, al centro di un verde ondulato paesaggio " toscano" scopriamo la stupenda struttura che è l'agriturismo. Entriamo e, attraversando la sala banchetti dove vediamo una mise en place degna di un locale stellato, raggiungiamo il ristorante. Piccola delusione, almeno per noi: sui tavoli non ci sono le tovaglie ma nemmeno dei runner e le posate sono disposte su, per me orribili, piastre di metallo che sono la più stupida mania degli ultimi tempi. Peccato! La maitre, molto cortese, ci fa accomodare e ci porta, come benvenuto, un calice di spumante. Che sollievo, finalmente non un brut!!! Come entrèè ci servono un ottimo vitello tonnato. Gli antipasti: il budino di "luvertin" (germogli di luppolo per i non piemontesi), buono -la battuta di fassone con la polvere di olive, buona; se però mi dici che ci sia la polvere di olive, vorrei sentirla. I primi: -i ravioli, buoni. -i paccheri al ragù di gallina; secondo me, per poter assaporare il sugo forse sarebbe meglio non usare il pomodoro. Un ragù bianco sarebbe il massimo. I secondi: la faraona; peccato che la protezione utilizzata per conservarla in frigo non abbia svolto bene la sua funzione. I dolci: -molto buoni sia il semifreddo con le ciliegie che il gelato con le fragole. Sottolineo ancora la disponibilità e la cortesia di tutto il personale di sala. All'uscita abbiamo anche intrattenuto un piacevolissima conversazione con una delle cameriere. Un piccolo appunto invece va al personale di cucina. I cuochi non devono lavorare mai senza guanti, se poi hai una cucina a vista diventa deleterio quando succede. Forse l'esterno, la sala banchetti, la cucina a vista, ci avevano dato l'impressione di essere in un ristorante stellato. Ciò detto, secondo me, manca davvero poco per raggiungere un' ottima qualità e noi ci torneremo ancora. Magari al momento della prenotazione chiederemo di avere una tovaglia sul tavolo. In ogni caso consiglio ai gestori di alcune locande di quart'ordine che in valle si autodefiniscono "agriturismo": -andate a imparare come si fa. Se la location non può per forza essere paragonabile a quella di cui sopra, cari gestori, gli improbabili camerieri che ti portano le forchette tenute per i rebbi e ti servono piatti mal riscaldati al microonde sono indice di un vostro cattivo lavoro e non sareste degni di lavorare in...
Read moreUna perla nel cuore della Val di Susa – emozione e qualità senza tempo Era da un po’ che desideravamo tornare alla Cascina Ranverso, un luogo a cui siamo particolarmente affezionati: ci siamo sposati qui il 16 novembre 2019, poco dopo l’apertura. La ristrutturazione è stata grandiosa e l’intera struttura è immersa in un contesto naturale spettacolare: la vista a 360 gradi sulla Val di Susa, con la Sacra di San Michele e il Musinè a fare da cornice, è semplicemente mozzafiato. La cascina produce formaggi e vini propri, e mette a disposizione anche suite bellissime per chi desidera soggiornare immerso nella tranquillità delle colline. In passato ci eravamo fermati per qualche aperitivo, ma questa volta abbiamo cenato nel bellissimo giardino, e l’esperienza è stata – come sempre – impeccabile. Lo chef Giuseppe e tutto lo staff si sono dimostrati professionali, attenti e gentili, facendoci sentire coccolati dall’inizio alla fine. Ad accoglierci, una entrée di benvenuto, curata e gustosa, che ha dato subito il tono alla serata. Abbiamo assaggiato alcuni piatti dal nuovo menù di agosto: • Vitello tonnato con germogli di piselli: delicato e ben presentato. • La parmigiana di alici: sorprendente, intensa ma equilibrata, con una piacevole nota umami. • Rognoncino di vitello con purè: ben strutturato, e l’erba cipollina aggiungeva una nota perfetta. • Tortilla di patate e cipolle con stracciatella, limone e salsiccia di Bra: ottima combinazione, forse avrei gradito un tocco in più di limone, ma è una preferenza personale, comunque mi è piaciuta tantissimo un ottimo piatto ben realizzato. A chiudere in dolcezza, un plumcake alle carote e cioccolato bianco: goloso e ben bilanciato. Il vino rosé delle Langhe, servito in un elegante porta ghiaccio da tavolo, ha accompagnato splendidamente tutta la cena. Il servizio è stato sublime, come sempre. Cascina Ranverso resta per noi un luogo del cuore, dove la qualità e l’atmosfera si uniscono in modo perfetto. Consigliatissimo, sia per un’occasione speciale che per una serata in cui concedersi il meglio. Adatto per una serata romantica. Ottimo rapporto...
Read moreSono stata ad un'apericena con una decina di amiche, una sera i primi di luglio. Posto meraviglioso incastonato su una collinetta con un bel panorama e vista sulla sagra di San Michele durante il tramonto. L'apericena, su prenotazione, era all'aperto nel verde del giardino della cascina, tavoli e posto a sedere ben addobbati, quella sera c'era anche della musica d'intrattenimento, tutto molto bello ed incantevole TRANNE il terribile buffet! Si iniziava alle 20:00 con mono porzioni tipo finger food a buffet.... peccato che tra l'ingordigia e cafonaggine dei presenti e scarsezza di quantità di porzioni, metà dei tavoli non ha assaggiato praticamente NULLA, neanche il poco pane o focaccia messa a disposizione😤 abbiamo chiesto ai cortesi camerieri se rifornivano nuovamente il buffet ma ci è stato detto di no perché sarebbe arrivato altro. Se arrivavi dopo le 20:05 non c'era più nulla sul buffet. Altro era pasta al forno e agnolotti che fortunatamente siamo riuscite a prendere perché messe in coda precipitosamente appena abbiamo visto arrivare le teglie, poi stessa cosa per la mini e "mezza cruda" grigliata composta da un piccolo spiedino, un mini hamburger ed un pezzetto di salsiccia. Poi il dolce, frutta con get, lo servivano al tavolo. Il tutto con aperitivo compreso al costo di 35€ più gli extra, acqua, altri aperitivi e caffè, in totale abbiamo pagato quasi 50€ a testa per non mangiare nulla se non che una porzione di pasta. Conclusione: posto splendido, camerieri cortesi, cibo terribile e scarsissimo. Peccato perché il posto è davvero incantevole...
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