Cibo e vino semplici, genuini, onesti senza stonature e con punte di eccellenza tra le colline del Monferrato
Sotto la “topia”, alle 8 di un venerdì sera Di fine giugno. Caldo il giusto. Zanzare poche... fortuna! Siamo in due. Settimana dura, problemi tanti, come tutti ma, evviva, ora si esce. Il signore che viene a tavola, il menu lo racconta con i suoi modi burberi, senza fronzoli e con la simpatia nel cuore. La signora, sua moglie, compensa col suo sorriso. Gli antipasti sono... e come ne accenna due, mia moglie lo blocca...quelli vanno bene,. E prosegue: per i primi ve li racconto e per i secondi pure, tanto “per conoscenza”. Ok, vada. Non memorizzo se non i polipetti, tanto temo che dopo gli antipasti non ci sarà molto spazio per altro. E infatti:
Salame fresco spettacolare, poco stagionato come piace a me, ben accompagnato da grissini gustosi (tipo rubatà?) Toma al rosmarino stagionata come si deve e gustosa da affondarci i denti
Carne cruda l’unica NON battuta al coltello veramente buona condita giusta, di pepe, di sale e di limone.
Tortino salsiccia e spinaci, a me molto gradito, mia moglie non ama.
Insalata di farro, estiva e piacevole.
Vitello tonnato buono, salsa buona con cappero che si sente il giusto e buona la bestia.
Giardiniera non do giudizi, non sono un estimatore o intenditore. A me comunque è piaciuta.
E ora? Mia moglie al cellulare, scrive, messaggia, e intanto aspetta la torta di pesche che ha già preso altre volte. Non è che ci viene per quella, ma poco ci manca.
Così decido per me e prendo: Polipetti (che poi sono i moscardini) con patate al forno: non sapevo facessero il pesce in mezzo alle colline. Così ho provato. Che piatto! Piccantini, teneri e per fortuna con razioni piemontesi e non...liguri.
E per concludere Mousse allo zabaione (ecco io tornerò per questa!) e finalmente Torta di pesche da sempre il cavallo di battaglia,a dire di mia moglie che ne è una grande estimatrice.
Una nota importante. Il vino. Etichette poche. Carta dei vini non c’è. Ma se devo dire, disposto a rinunciare a tutto ciò se in cambio mi danno sempre una Favorita (Drocco 2016) come questa: fruttata, profumata, aromatica, fresca al palato, 12.5gradi, un colore paglierino da invitare, ah e un gusto da ricordare. Lo so, il menù era più da rosso (della stessa azienda vitivinicola mi ha detto di avere nebbiolo dolcetto Barbera e non ricordo altro), ma avevo puntato i moscardini e quella Favorita era “la morte sua” e poi il caldo non invitava di sicuro diversamente.
Il conto. 12 euro il giro di antipasti 9 euro i moscardini (una razione che ci mangi in due) 2 euro il contorno di patate 10 euro la Favorita, che ne valeva 20!
Secondo te? Beh, certo...
Read moreThis was one of the best restaurant experiences I ever had in my entire life. We had the tasting menu and the gnocchi with butter and sage and it felt like we were dining in heaven. The tasting menu was a journey of discovery through regional delicacies and had a really good price-performance ratio. As a vegetarian in Italy it is often hard to find food that tastes interesting but this restaurant exceeded our expectations. But not only the food was great, the staff were so kind and their interactions with us were so warm and authentic. They took the time to explain the whole menu to us in englisch and were so open. The restaurant itself had a very nice ambience and we had very lovely seats inside. We left the restaurant with a huge smile on our faces. We definitely recommend it, if you are looking for a nice restaurant...
Read moreEsperienza pessima ieri sera. Menù a voce senza prezzi e lista allergeni. Abbiamo ordinato 2 menù degustazione. Una fetta di pane era grigia da un lato probabilmente per un coltello molato è mai pulito, fatto notare alla cameriera non si sono nemmeno scusati o sostituito il cestino del pane. Grissini confezionati, l'antipasto alla piemontese l'abbiamo avanzato perché sembrava un mix di verdure sott'aceto appena unite, Parmigiano in bustina servito con il primo, i plin al sugo di arrosto erano salati, vino rosso della casa acido. Il servizio: musi lunghi e disinteressati, attese infinite al termine di ogni piatto con locale vuoto, ci hanno tolto la pelle del salame dal piatto mettendoci le dita dentro per poi lasciarci il piatto per la portata successiva, il bagnetto del tomino al verde era marrone ossidato. Nel bel mezzo della cena hanno iniziato a rassettare in cucina con schiamazzi e rumori di stoviglie che si sentivano in sala, noncuranti delle porte aperte e dimenticandosi di venire a servire al tavolo. Buoni il vol au vent gorgonzola e cipolla e i dolci. Pagato ben 65.50 euro. Non €1 di sconto nemmeno per i due caffè non presi che facevano parte del menú. Se ci sono errori e disservizi perlomeno ci si scusa col cliente....
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