Nell'intento di rincasare il prima possibile, io e Watson decidiamo di condurre la nostra indagine gastronomica a Castellazzo novarese e precisamente all'Hosteria la Bohème. Conosco i locali perché negli anni della mia gioventù erano occupati da un bar/birreria che nelle serate fredde risultava oltremodo ospitale quanto tranquillo; ora quegli stessi spazi sono stati ristrutturati e resi accoglienti, con uno stile che si rifà all'arte povera. Veniamo sistemati nella saletta più piccola delle due che compongono il ristorante oltre agli spazi di servizio: cucina, bagni, cassa, ecc. La sala è riscaldata da un bel camino già funzionante anche se la serata è calda, ma forse, vista la collocazione nella pianura novarese, fra risaie e canali irrigui, l'iniziativa ha l'intento di tenere asciutte le pareti che di umidità ne raccoglieranno parecchia. La signora che ci accoglie è cortese e gioviale e nonostante il leggero anticipo, ci conduce senza problemi al nostro tavolo già pronto. Questo è ampio come da tempo non ne vedevo e fa piacere trovare posti in cui i. commensali non devono sistemarsi in spazi sacrificati. Dal menù scegliamo 2 antipasti di vitello tonnato, 2 primi a base ravioli del plin: per Watson al sugo d'arresto mentre per me cacio pepe e guanciale croccante; di secondo io prendo stufato d'asino con polenta mentre Watson opta per il ganassino brasato cotto a bassa temperatura con parate schiacciate. Nell'attesa delle portate ci viene servito un antree: panino napoletano (una sorta di strudel di pane e saluni molto buono) e scegliamo anche il vino (una bottiglia di Coste della Sesia nebbiolo di Antognolo) e l'acqua. L'antipasto è generoso in quantità e discreto in qualità. I primi sono entrambi buoni, ma frequentando il Monferrato e l'Albese dove i ravioli del plin sono di casa, resto perplesso: la dimensione è più quella di un classico raviolo piemontese che di quella del plin, ma forse lo chef ha dita grandi, dato che il plin deriva il suo nome e la sua forma da come la pasta ripiena viene chiusa: con un pizzicotto! Per i secondi il giudizio non è condiviso: mentre Watson è entusiasta della guancia io sono alquanto deluso dallo stufato d'asino con polenta: lo stufato è sbriciolato e scarso in quantità e la polenta è poco consistente e poco saporita. Anche il Coste della Sesia di Antognolo è deludente: poco corpo, pochi profumi. Terminiamo con un caffè, buono, e paghiamo € 60 a testa: prezzo nella media, ma il livello dei piatti mi ha...
Read moreOsteria notata lungo la strada del ritorno a casa... E messa subito alla prova 😬
L'esterno probabilmente non rende quanto l'interno dove si trovano grandi camini e soffitto a volta in mattoni.
Già l' ingresso è stato super positivo dove siamo stati accolti (credo) dalla padrona di casa super gentile e simpatica... Ci ha accompagnati e coccolati per tutta la permanenza (anche se serviti da un'altra ragazza) e cosa da non sottovalutare è corsa per salutarci mentre pagavamo il conto nonostante fosse in cucina.
Menù non lunghissimo ma sicuramente con ottimo cibo, ingredienti freschi e di qualità che prendono dai contadini e aziende agricole locali...e mangiando lo si sente!! Quelli che hanno commentato negativamente e sparando a zero non so proprio a cosa siano abituati. Oltre al cibo non può mancare il bere e qua si fa largo un menù del vino di tutto rispetto della zona di barolo e qualcosa del Piemonte in generale tutto ben diviso.
Se posso permettermi consiglierei di fare la catalana un po' più spessa, solo questo perché il sapore, la freschezza e qualità degli ingredienti è straordinaria.
Consiglio questo locale? Certo!!! Tornerei? Sicuramente!!
Se siete in zona fermatevi... Non...
Read moreSiamo stati qui a pranzo perché ci serviva un posto carino ma soprattutto a pochissimi minuti dall’outlet di Vicolungo (questo è a circa 6/7 min). L’esperienza è stata assolutamente positiva: menù locale ma al tempo stesso particolare, con accostamenti non scontati e sapori decisi. Il risotto agli asparagi è stato uno dei più buoni mai mangiati probabilmente.. davvero perfetto (anche se non sono di stagione e quindi ero un po’ titubante inizialmente), ma anche il resto ci ha soddisfatto. Unico dubbio sul servizio: il personale non è stato tutto gentile e affabile, sia all’ingresso nel momento dell’accoglienza (abbastanza freddo) che durante il servizio (ci hanno portato l’entree offerta, senza nemmeno accennare cosa fosse).. un po’ di lentezza nella fase iniziale e qualche dimenticanza anche durante il pranzo. Ci tengo però a fare i complimenti alla signora con i capelli lunghi, di cui ricordo con piacere la dolcezza verso il cliente. Come prezzi, circa 30/40 € a testa con due portate e un calice di vino...
Read more